Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Psicosi 4:48

compagnia Uroboros Teatro
Regia: Federico Ruscito
Drammaturgia:
Attori: Elisa Ciocca, Luisa Belviso, Andrea Carpiceci
Trailer: Link
Anno: 2011
Psicosi 4:48 è l’ultima opera della scrittrice inglese Sarah Kane morta suicida all’età di 28 anni.

È il grido di un anima divelta, ridotta in pezzi, confusa, schiacciata,presa in un vortice in cui lucidità e follia alternano stati di veglia ed incubo.
È un cammino verso la serenità, un percorso tortuoso per fermare il tumulto del cuore.
Solo un’ora e dodici minuti al giorno di lucidità, solo un’ora e dodici prima che le medicine tornino a fare effetto. Solo un breve momento per decidere, un solo attimo per agire.
È la disperata ricerca dell’amore, in una mente soffocata dal dolore del mondo e bisognosa di un affetto che nessuno può donarle.
Solo la morte, sembra l’unica via di fuga, solo la morte può essere chiamata libertà.

Lo spettacolo è un costante confronto tra realtà e sogno. Partendo da questo parallelismo inizia il lavoro
della compagnia, così come nella psicosi, il vero e l’onirico si intrecciano in maniera indissolubile, sicchè
nell’animo della protagonista del monologo la psicosi diventa una gabbia dai confini invisibili.

La scissione dell’io sotto psicofarmaci, la costante lotta tra lucidità e follia nell’anima di una donna fragile
e messa a nudo, si manifesta in scena come una Dea Madre, unica e trina. I tre aspetti della dea incarnano le
inclinazioni della protagonista: la scelta della morte come unica via di fuga, il disperato attaccamento alla vita
e la mascolina ragione. Queste si combattono in scena per fuggire da quell’eterno scandirsi del tempo segnato
dagli psicofarmaci.

É il tempo in cui tutto resta in bilico al confine che separa coscienza e follia.
Il tempo in cui la psicosi regna padrona, carceriera dell’anima, dove anche il proprio io tende a confondersi,
dove l’identità stessa di genere si mischia e cambia forma.
È in questo momento che il lato maschile e femminile della protagonista entrano nel turbine della psicosi.
È in questo momento che il “Lei” diviene un “Lui” e che l’amore per il dottore si trasforma in un amore saffico.
È un bisogno d’amore troppo grande da trattenere in un vuoto troppo grande da colmare.
Un ora e dodici minuti per riprendere il controllo di se, prima di precipitare nuovamente nell’oblio.
Un ora e dodici minuti per tornare a essere una cosa sola, per riunire corpo e anima, per ricucire il sudario
del cuore.

Un ora e dodici minuti per amare, per lottare contro i propri demoni, per cercare un senso al senso, per de-
cidere se vivere o morire.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

La compagnia Uroboros Teatro si forma nel 2010 in seno all'ass.cult "opus in fabula", sotto la guida del regista Federico Ruscito.

Dal 2010 il gruppo, formato da Elisa Ciocca, Luisa Belviso e Andrea Carpiceci, inizia un percorso di ricerca sul testo "Psicosi 4:48" di Sarah Kane che si conclude con l'allestimento dello spettacolo nel 2011.

Ad oggi la compagnia continua il suo lavoro di ricerca teatrale con lo studio di nuovi testi.


L'associazione "OPUS in fabula" nasce nel maggio 2008 con l'intento di creare un nuovo approccio alle arti. La sua attenzione si concentra principalmente nel lavoro multidisciplinare dei suoi prodotti siano essi spettacoli, manifestazioni o laboratori. Operano all'interno dell'Associazione infatti professionisti provenienti dalle più diverse formazioni e aree disciplinari garantendo così una visione più completa in ogni singolo evento artistico.
Condividi