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Con le frecce contro i carri armati

theA'term
Regia: Gianni Spezzano
Drammaturgia:
Attori: Francesco D'Antonio, Basilio Pappadà, Luigia Pigliacelli, Gianni Rossi, Gianni Spezzano, Luca Di Gennaro, Camilla Dania, Peppe Tosti, Giannina Raspini, Claudio Filardi, Luigi Lauria, Mario Paradiso Jr.
Anno: 2011
Esposizione dell’idea artistica
Tutto nasce dai “Demoni” di Dostoevskij. Mi aveva incuriosito molto il tema della rivoluzione e la nascita del movimento anarchico. Facendo una ricerca su internet delle fonti che ispirarono Dostoevskij mi sono imbattuto nella storia di P.Nacaev, giovane anarchico morto suicida, che insieme a Bukunin stilò il “Catechismo del buon rivoluzionario”. Rimasi colpito dall'estremismo delirante di un ideale portato al suo eccesso.
Parole cariche di una potenza rinnovatrice che genera uno spirito combattivo pronto a tutto pur di ottenere dei risultati tangibili e significativi.
Personalmente non condividevo i concetti che leggevo ma mi domandavo perché oggi ci siamo trovati ad assistere ad una caduta libera dei valori ideologici, soprattutto tra noi giovani.
L'avvenimento storico, più vicino a me, dove potessi ritrovare un vero moto di rivolta sovversivo è stato il G8 di Genova. Avvenimento troppo poco discusso e spazzato via dall'avvento mediatico dell'11 Settembre 2001.
Genova è stato teatro di fatti che faticano a giustificarsi. Da tutte le parti.
Credo che questo sia dovuto maggiormente alla grande crisi comunicativa in cui viviamo noi ragazzi, sperduti, tra il lancio delle varie “Bombe Informatiche” a cui siamo sottoposti.
Il problema comunicativo più grande che ho riscontrato personalmente è quello dell'interpretazione.
Siamo davvero sicuri che ciò che intendiamo personalmente venga recepito nella stessa maniera da tutti? Questa domanda ha guidato le mie riflessioni lungo tutto il testo.
In che panorama politico si svolge tutto il dramma? In un mondo in cui la politica non è più un'Ideologia ma semplicemente Economia, Politica Economica, che nelle Università amano tanto farci studiare.
Ho sentito l'esigenza di rifarmi ai fatti di Genova però reinventando un mondo nuovo, dove Genova diventa Stenopoli , dove i ragazzi hanno Epiteti, non nomi, il governo è rappresentato da generici Ministri e dove tutto diventa una metafora di non comunicabilità, soprattutto dell'individuo che diviene Prototipo.
Nel testo vi è un avvenimento principale esterno che non è condizionato o creato dai personaggi che subiscono l'azione e si ritrovano a fronteggiare una situazione inaspettata.
Ho scelto la satira politica per le scene dei Ministri in modo da smorzare i toni drammatici degli argomenti e riuscendo a disegnare in maniera molto più funzionale la mia idea di Stato.

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theA'term nasce come un laboratorio permanente di sperimentazione registica e attoriale, durante il quale vengono prodotti spettacoli inediti da proporre ai festival, ai concorsi, ai teatri di innovazione e sperimentazione. Il gruppo teatrale è di recente formazione (Marzo 2011), ma la continuità lavorativa e il comune intento di realizzare un percorso editoriale e scenico ha portato alla nascita di un'associazione culturale (ottobre 2012).
La compagnia si propone di portare in scena spettacoli con drammaturgia inedita, con una linea editoriale che abbraccia temi contemporanei quali la comunicazione (da quella mediatica a quella sociolinguistica), la socio-politica, il civile.

Gianni Spezzano
Attore e drammaturgo, dopo il percorso universitario (Laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Salerno), consegue un BA in Performing Arts presso la Link Academy con la tesi “Scrittura scenica: metodologia per un gruppo di lavoro che vuole fondare la sua ricerca sul potenziale umano/attoriale.” Relatrice: Fabiana Iacozzilli.

Legato da sempre a tematiche politiche e civili ha iniziato il suo percorso drammaturgico quasi parallelamente a quello attoriale. La sua prima opera è Con le frecce contro i carri armati, un’opera dal linguaggio scenico misto, tipico della sua produzione, che alterna ad una scrittura realistica una di tipo satirico/fumettista. Rielaborazione dei fatti di Genova del 2001, si allontana dalla cronaca per reinventare luoghi e fatti, per una messa in scena che si arricchisce di significati connotativi critici.

Prosegue il suo percorso con Patrizio - come quei divi di Hollywood che sono eterni, monologo drammatico in cui miscela un racconto crudo e minimalista con momenti di teatro di narrazione. Patrizio, rampollo emergente del Clan dei Corbese, racconta in prima persona la storia della sua vita, mentre si prepara a recarsi al funerale di Antonio Corbese, suo intimo amico, e del suo rapporto con il suo “Babbo”, filo sottile che lo lega ad una vita, e ad una Napoli degli anni ’80, in cui gli spiragli di salvezza erano ancora visibili in lontananza. La decadenza di una società attraverso gli occhi di chi ha subito la leggerezza di una generazione, quella del Padre di Patrizio, a cui sono sfuggite di mano tutte le certezze e sicurezze di un futuro per i propri figli.

Cura la direzione artistica della compagnia theA’term (Roma). Per la quale scrive, dirige ed interpreta altre opere come Squali In Vasca Da Bagno (attore, drammaturgo, regista), Bamb’olina (regia e drammaturgia), Corte Marziale (regia e drammaturgia).

Da attore ha lavorato con registi come Andrea Baracco, Marcello Cotugno, Roberto Gandini, Ugo Mangini, Alessandro Preziosi, Andrea Taddei.
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