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Schifo

Two Little Mice
Regia: Kabir Tavani
Drammaturgia: Robert Schneider adattamento a cura di Kabir Tavani
Attori: Kabir Tavani
Anno: 2018


Generi: Prosa

Tags: Immigrato, Rose, Schifo, Monologo

Un uomo entra in scena da solo e si siede davanti ad uno specchio immaginario; accanto a lui un vaso pieno di rose rosse.
Comincia a parlare.
Dice di chiamarsi Sad, ma forse mente. Dice di essere un disertore iracheno, partito da Basra e arrivato in una sconosciuta cittadina della Germania per studiare la filosofia occidentale.

Oggi vive in uno squallido appartamento con il suo amico egiziano Nabil ed è un immigrato illegale, come ce ne sono tanti.
Ogni sera percorre a piedi dodici chilometri, entra in cinquantotto locali e cerca di vendere le sue cinquanta rose rosse. Lo fa per sopravvivere.
Ama la lingua del paese che lo ospita, ama i suoi artisti e i suoi pensatori. Eppure tutto quello che della Germania lo aveva affascinato e che aveva studiato in Irak, qui non gli serve a niente.

La lingua che sente parlare non è quella che ha apprezzato e immaginato: è zoppa, imbestialita. E così pure la società in cui è venuto a vivere è zoppa e imbestialita.
La colpa non può che essere sua e di tutti quegli stranieri, immigrati regolari e irregolari, che come lui ogni giorno infangano e insudiciano questa terra tanto grande. Se lo sente ripetere e ci crede, alla fine.
Ci crede così tanto da dire al suo pubblico come trattare quali come lui, arriva perfino ad urlarglielo. Non può fare altro che mettersi dalla parte degli xenofobi, degli uomini e delle donne occidentali dai capelli chiari e dalle mani bianche che loro malgrado devono tollerare la presenza di Sad e degli altri inutili parassiti, violenti, incivili e buoni a nulla.
Lui l'extracomunitario, lo straniero che vende rose ai quarantenni tedeschi, non è degno di sedersi sulle panchine tedesche, non è degno nemmeno di usare i gabinetti pubblici tedeschi.

È Sporco, qualcosa che fa schifo, che insozza e va disprezzato, insultato, lavato via, eliminato, ucciso.
Sad è un vigliacco, assuefatto all’inferiorità di cui si sente costantemente accusato e disposto a tutto per di trovare il suo posto in un mondo che lo emargina, ma nel frattempo continua a sfruttarlo.
Una lancinante e lucida accusa, questo monologo scritto quasi venticinque anni fa dal drammaturgo austriaco Robert Schneider, in cui viene messa sotto i riflettori una società marcia, che invece di accusare se stessa non esita ad attribuire agli altri, a quelli che non le appartengono, agli Stranieri, la colpa della propria profonda sporcizia.

Altri crediti: Light Design: Gianni Staropoli

Produzione: Two Little Mice in collaborazione con Asti Teatro e Tieffeteatro

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Two Little Mice è una compagnia cinematografica e teatrale che nasce dalla passione di un gruppo di giovani per l’audiovisivo e le arti performative in generale. Negli ultimi anni è stata attiva nella realizzazione di progetti di fiction indipendenti tra cui la serie “Anime e Sangue”.

I ragazzi di Two Little Mice vengono da diversi ambiti di formazione. Registi, montatori, fotografi, grafici, attori, scrittori e musicisti si sono uniti in un unico gruppo con il desiderio di creare arte in completa libertà, sostenendosi l’un l’altro.

Caratterizzata da una grande ambizione e da un’irrefrenabile fantasia, Two Little Mice si ispira ai grandi autori del romanzo e del cinema di fantasia (Da Italo Calvino a Niel Gaiman, da Federico Fellini a Guglielmo del Toro) alla ricerca di quegli elementi fantastici che, fondendosi con la realtà quotidiana, hanno da sempre dominato la poetica europea.

Il suo scopo è realizzare e diffondere opere a sfondo fantastico nel tentativo di risvegliare nello spettatore la meraviglia e riaccendere quell’animo infantile presente in tutti noi.

Con lo spettacolo "Io, Pindaro e Lapalisse" è tra i vincitori del bando Giovani Direzione 2017.
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