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MIRANDOLINA

SENZA MISURA TEATRO
Regia: Nicola Alberto Orofino
Drammaturgia: Nicola Alberto Orofino
Attori: Carmela Buffa Calleo
Trailer: Link
Anno: 2018


Generi: Prosa

Tags: goldoni, femminismo, femminicidio

Archetipo di donna forte, dominatrice, sicura, volitiva. Autenticamente donna di oggi.
Mirandolina si presenta cosi, quasi una femminista ante tempo:
A maritarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e godo la mia libertà. Tratto con tutti, ma non m'innamoro mai di nessuno. Voglio burlarmi di tante caricature di amanti spasimati; e voglio usar tutta l'arte per vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che son nemici di noi, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura.
Un vero e proprio manifesto rivoluzionario. Eppure la stessa donna che dice queste parole all’inizio della commedia finirà non solo per sposarsi, ma anche per rinnegare del tutto il proprio stile di vita:
Signori miei, ora che mi marito, non voglio protettori, non voglio spasimanti, non voglio regali. Sinora mi sono divertita, e ho fatto male, e mi sono arrischiata troppo, e non lo voglio fare mai più. Questi è mio marito... Cambiando stato, voglio cambiar costume.
Un cambiamento a 360°. Il proposito iniziale è stato completamente sovvertito. Mirandolina non vuole più divertirsi, non vuole più rischiare. Cambia costume a tal punto da rinnegare quel programma politico e femminista annunciato al primo atto. Una vera e propria debacle. Un passo indietro che dichiara un fallimento su tutti i fronti.
Che cosa è successo? O meglio, quale accadimento, quale fatto così sconvolgente e inquietante subisce Mirandolina da farle rinnegare completamente i suoi propositi iniziali?
Tra l’inizio e la fine di questa storia si inserisce il personaggio del Cavaliere con cui Mirandolina intrattiene un rapporto misterioso, forse inquietante, sicuramente fondante la Mirandolina del finale. Non sappiamo, nonostante le innumerevoli scene dedicate, che cosa succede veramente tra i due. Le verità di quel rapporto rimangono imperscrutabili. Ma sappiamo che da lì in poi Mirandolina cambia stato e costume…
La storia che Carlo Goldoni ci riferisce nella sua Locandiera, per la prima volta in scena nel lontano 1753, anno della sua prima rappresentazione, ci viene raccontata nell’inconfondibile stile leggero, ironico e sagace di cui il Messer Carlo era l’ideatore. Mirandolina in un ottica illuminista (e maschilista) appassiona, stupisce, incanta, seduce… Faceva ridere, e anche molto, il pubblico contemporaneo al Maestro veneziano, perché in quel tempo i nuovi valori di libertà e razionalità, la fiducia incondizionata nel progresso economico e commerciale, l’esaltazione di una nuova umanità liberata dalle incrostazioni del potere e fondata sul rispetto dei diritti naturali, riguardava soltanto il genere maschile. Le donne dovranno aspettare ancora qualche tempo prima di poter affermarsi a pieno titolo come soggetti capaci di rivendicare diritti. E quando Goldoni in questa storia ci tratteggia una donna che tenta la scalata libertaria e ribelle, lo fa (e non potrebbe essere altrimenti) con lo sguardo del maschio del tempo, e ne ride.

Altri crediti: costumi Sorelle Rinaldi
impianto scenico Vincenzo La Mendola
assostente alla regia Gabriella Caltabiano

Produzione: Centro Teatro Studi - SenzaMisura Teatro

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Il progetto SENZAMISURA TEATRO ideato da Nicola Alberto Orofino nasce nell’estate del 2014 a Catania, con l’obiettivo di realizzare progetti teatrali di artisti professionisti nel campo dello spettacolo che già da tempo operano sulle scene catanesi, talenti che spesso vengono sviliti dai teatri locali istituzionali e non, sempre più stantii e privi di dinamismo culturale.
SENZAMISURA si pone l’obiettivo di fronteggiare il crollo culturale dei nostri tempi cercando un punto di vista alternativo che possa spronare un dibattito artistico più proficuo.
SENZAMISURA ha fin’ora prodotto i seguenti spettacoli:
IL GABBIANO, GIULIO CESARE, SENZA MISURA, BILICO, MISANTROPO

CHIUSE
Nel dicembre 2015, nell'ambito della residenza promossa dal Festival Internazionale di Regia teatrale Fantasio e organizzata dal gruppo EstroTeatro di Trento, è stato chiesto a sei gruppi teatrali guidati da sei registi diversi di costruire unocorto teatrale partendo da una riflessione attorno alla fiaba di Cappuccetto Rosso. I gruppi teatrali, formatisi attraverso un sorteggio, hanno lavorato in residenza per circa 20 giorni.
CHIUSEè uno dei sei progetti finalisti nati in quella residenza.
La compagnia di Chiuse, formata da Nicola Alberto Orofino (regista), Valeria La Bua, Cristiana Raggi, Manuela Rorro (attrici), Gabriella Caltabiano, Valentina Sardo (assistenti alla regia) è nata in quell’occasione.
Nel Novembre 2016, appena 15 giorni fa, CHIUSE è diventato uno spettacolo teatrale prodotto da SenzaMisura Teatro.

Curriculum regie di Nicola AlbertoOrofino:
http://media.wix.com/ugd/cfd0f5_59bf7ee395f44fb9ab15768532336718.pdf
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