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terra matta 3 (1943-1968)

stefano panzeri
Regia: stefano panzeri
Drammaturgia: V. Rabito- Stefano Panzeri
Attori: stefano panzeri
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (13-99), Prosa

Tags: TEATRO, NARRAZIONE, TERRA MATTA, MEMORIA MIGRANTE, STORIA, II GUERRA MONDIALE, RESISTENZA, VINCENZO RABITO, RESISTENZA, AUTOBIOGRAFIA, ARCHIVIO DEI DIARI, DIARIO, SICILIA

TERRA MATTA
(1943-1968)
Narrazione teatrale a cura di Stefano Panzeri.

TERRA MATTA è tratto dalla straordinaria autobiografia di un bracciante siciliano di inizio secolo, scritta in sette anni, tra il 1968 e il 1975 su una vecchia Olivetti. Si tratta di un’opera monumentale: 1027 pagine a interlinea zero, senza margini. Un’opera che si caratterizza per una lingua, dura, grezza, infarcita di dialettismi, con il punto e virgola a dividere ogni parola dalla successiva. TERRA MATTA (1943-1968) è la terza e ultima parte di una trilogia che ripercorre tutta la vita del protagonista lungo tutto il Novecento.
TERRA MATTA E IL PROGETTO OLTREOCEANO: LA MEMORIA MIGRANTE ITALIANA
OLTREOCEANO è un progetto di raccolta e restituzione attraverso il teatro della memoria migrante italiana nel mondo. Dopo una prima edizione nel 2015 e una prima raccolta di storie, scambiandole con il primo capitolo del racconto di Vincenzo direttamente nelle case degli italiani di oltreoceano, nel mese di giugno 2016 il secondo capitolo della trilogia -TERRA MATTA (1918-1943)- è stato restituito, arricchito dalle storie recuperate nel primo viaggio, agli italiani di Argentina e Uruguay e scambiato con nuove storie e testimonianze, sempre legate alla migrazione italiana, inserite in questa terza parte.
TERRA MATTA (1943-1968) ha debuttato a Buenos Aires il 27 maggio 2017, RESTITUENDO AGLI ITALIANI DI OLTREOCEANO anche questi LORO RICORDI. L’aspetto composito e “itinerante” della drammaturgia è alla base della mia ricerca che dal Sud America si è estesa all’Europa, UK, Germania, al Nord America e all’ Australia, inseguendo le rotte della migrazione italiana: sulla base di una testimonianza autentica e personale come lo scritto di Vincenzo Rabito, costruisco personaggi, non appartenenti al vissuto dell’autore, ma “fatti” di storie vere, altrettanto autentiche, e inserisco tali personaggi nella narrazione, facendo lasciare anche a loro la propria testimonianza di vita: così, ad esempio i ricordi di giovani donne migranti del secondo dopoguerra, confluiscono nei personaggi di Rita, Brunilde e Antonietta che affiancano la voce di Vincenzo sul palco. Naturalmente ad ogni viaggio presso le comunità migranti e ad ogni conseguente raccolta di storie, la drammaturgia cambia e si arricchisce di nuovi dettagli, nuovi aneddoti che vanno a confluire nell’universo umano di Vincenzo e della sua storia.
TERRA MATTA (1943-1968) è il racconto in prima persona dell'immane e intimo sforzo di sopravvivere ed emanciparsi dalla miseria e dal vuoto umano, sociale ed economico lasciato dalla Seconda Guerra Mondiale. Le vicende umane di Vincenzo, Rita, Brunilde e Antonietta scorrono sullo sfondo dell’occupazione americana, della Resistenza, della Liberazione e dei grandi avvenimenti politici che segnano l’avvento della Repubblica.

Produzione: Stefano Panzeri-Oltreoceano

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La biografia della COMPAGNIA per ora coincide con la mia...
Brevemente, eccola.

Mi formo come attore presso il Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni di Venezia diretto da Giulio Bosetti nel luglio del 1997.
Nel 1998 debutto in L’uomo la bestia e la virtù di Pirandello per la regia di Giuseppe Emiliani con il Teatro Carcano. Nel 1998 inizio anche lo studio della maschera e della Commedia dell’Arte con Antonio Fava e successivamente con Claudia Contin, Marcello Bartoli, Enrico Bonavera e Carlo Boso. Dal 2004 al 2012 sono stato socio attore della compagnia Teatro Invito di Lecco sia per produzioni di teatro ragazzi che per adulti, dal 2008 collaboro con le compagnie Albero Blu, Teatro Città Murata di Como, Teatro del Buratto di Milano, Teatro Sociale di Como ASLICO, con la residenza teatrale Attivamente e la compagnia Teatro Immagine di Venezia. Sempre in qualità di attore ho lavorato presso il Piccolo Teatro di Milano-Trame d’autore e con la Biennale Teatro. Dal 2000 ho continuato la mia formazione attorale con Laura Curino, Giorgio Rossi e Cesar Brie. Nel 2008 ho creato con 2 attori catalani e uno portoghese l’ensemble artistica JOGIJO con cui mi dedico a produrre spettacoli trillingue, e la compagnia PANEDENTITEATRO (La Fiaba dei bambini topo, I Supereroi non bevono il brodo) per il teatro ragazzi in Italia.
Nel 2014 sono diventato letteralmente dipendente da Terra Matta, lo scritto autobiografico di un bracciante siciliano semi-analfabeta classe 1899 e ho debuttato con Terra Matta (1898-1918) il primo capitolo di una tetralogia che copre tutte le 1027 pagine scritte da Rabito. Nel 2017 Terra Matta 2 (1918-1943) vince la selezione I Visionari al Festival Kilowatt di San Sepolcro. Nel maggio 2015 grazie, ad un crowdfunding, inizio OLTREOCEANO, un progetto di raccolta e restituzione della memoria migrante italiana a partire da Terra Matta, che sinora ha avuto 5 edizioni in Argentina, 2 in Inghilterra, 1 in Irlanda del Nord e 2 in Australia (da ottobre 2019 il progetto debutterà anche in Svizzera, Germania e USA). Nel settembre 2016 ho concluso il secondo e ultimo livello del corso di Screen Acting presso la Met Film School di Londra.
Nell’aprile 2018 ho debuttato con la nuova produzione Così lontano cosi Ticino di e con Davide Marranchelli SPETTACOLO FINALISTA AL PREMIO IN BOX 2019. A gennaio 2019 ho debuttato con Nel Ventre nuovo lavoro di narrazione co-prodotto con il Teatro dell’Argine di Bologna.

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