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Montagne russe

Compagnia Eccentrici Dadarò
Regia: Fabrizio Visconti
Drammaturgia: Eric Assous
Attori: Rossella Rapisarda, Antonio Rosti
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: Mistero, seduzione, gioco, responsabilità, identità

Un uomo e una donna. Un bar a fine giornata e poi un appartamento. Un copione apparentemente già scritto, eppure, minuto dopo minuto, via via più inaspettato e imprevedibile.
Una sfida, un gioco delle parti; ma di quale gioco si sta parlando? E quali carte sono davvero scoperte? Un intreccio di strategie raffinate e crudeli e, allo stesso tempo, un grande vuoto da colmare.
Un faccia a faccia da vivere molto da vicino, come spettatori che guardano nella finestra di un dirimpettaio di casa, quasi seduti sul divano di quell’appartamento che non è il proprio, eppure, in qualche modo, potrebbe anche esserlo.

Sceneggiatore, regista e drammaturgo pluripremiato (si ricorda il Premio Molière, nel 2010 e 2015, e il Gran Premio per il Teatro dell’Académie Française, nel 2014), Assous è un vero e proprio caso in Francia mentre, in Italia, è ancora relativamente poco rappresentato.
Abbiamo raccolto la sfida di portare in scena uno dei testi più rappresentativi del grande autore francese, proponendoci di contribuire alla scoperta di un talento letterario tra i più importanti oggi viventi.
In particolare in “Montagne Russe” (il cui debutto è stato segnato dall’interpretazione di Alain Delon e Astrid Veillon nel 2004), Assous riesce a veicolare, attraverso una commedia all’apparenza godibilissima per ritmo e capacità inventiva, una tagliente riflessione sul tema dei rapporti familiari e sul valore della responsabilità nei confronti degli altri.
La costruzione drammaturgica vive su una tensione dialogica fortissima e a tratti esilarante nello svelare le piccole maschere che ognuno di noi si costruisce per ottenere una compensazione alla propria solitudine. La dinamica implacabile che impronta il rapporto tra i due personaggi per tutto l’arco del testo viene ribaltata nel finale, in cui si svela il segreto che lega i due protagonisti.
Proprio questo doppio livello, brillante in superficie e drammatico nel sottotesto, ci fornisce una chiave di gioco eccezionale per alternare registri diversi di messinscena, seminando lungo il percorso indizi mai svelati della grande svolta che attende lo spettatore nel finale dell’opera.
Il gioco scenico prevede una sorta di movimento cinematografico dello sguardo, che passerà dalla dinamica apparente del rapporto tra i personaggi, allo sviluppo di un percorso interno degli stessi, attraverso un semplicissimo diaframma visivo e interpretativo.
La scena si propone come un set domestico, in cui i protagonisti recitano il loro ruolo di facciata, sospendendo, tuttavia, questa messinscena nei momenti in cui lo sguardo si sposta all’interno degli stessi, o si allarga al più ampio fluire della vita esterna.
Il suono e le luci del “mondo di fuori” sono quindi presenti per tutto il tempo dello spettacolo, in lontananza più o meno marcata, a violare questo “interno casa”, così da inserire questa vicenda particolare in un contesto reale più ampio, ancora una volta a suggerire l’assoluta “normalità” di questa vicenda dei giorni nostri.

Altri crediti: scene Marco Muzzolon
costumi Mirella Salvischiani
disegno luci Fabrizio Visconti
musiche originali Marco Pagani
un progetto La Gare
produzione Eccentrici Dadarò
coproduzione Arterie C.I.R.T.

Produzione: Eccentrici Dadarò

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Gli Eccentrici Dadarò nascono nel 1997 da un desiderio di in-stabilità. Stabilità nel tentativo di dare concretezza e continuità a un progetto; in-stabilità nella scelta di mantenere un’assoluta libertà di sperimentazione espressiva, cercando di non assestarsi linguisticamente e stilisticamente su quanto raggiunto in precedenza.
Proprio questo elemento di eterogeneità ha permesso la realizzazione di progetti artistici destinati a tipologie di pubblico differenti e proposti con linguaggi distinti. Teatro di Prosa, Teatro Ragazzi e Teatro di Strada sono paritariamente campi di indagine sulla comunicazione attraverso il Teatro, in una ricerca di equilibrio tra il linguaggio del corpo e quello drammaturgico.

I diversi premi Nazionali e Internazionali vinti nel corso degli anni e i più di 200 spettacoli realizzati annualmente in tutta Italia e Europa, hanno fatto della Compagnia una delle realtà più solide del panorama teatrale italiano di questi anni, tanto da garantire alla stessa il sostegno ufficiale di Fondazione Cariplo, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e di Regione Lombardia per il triennio 2015 – 2017.

Dal 2015 l’Associazione partecipa a C.L.A.P.Spettacolodalvivo - Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari Spettacolo dal Vivo riconosciuto dal MIBACT per il triennio 2015/2017 come Circuito Regionale Ministeriale Multidisciplinare. Nello stesso anno l’Associazione diventa partner di In – Box, Rete Nazionale che sostiene e promuove la circuitazione del Teatro Serale Emergente.
Dal 2014 la Compagnia è socio fondatore di Assitej Italia - Associazione Italiana di Teatro per l’Infanzia e la Gioventù, sezione italiana dell’associazione mondiale che riunisce centinaia di teatri ed organizzazioni artistiche e culturali di oltre 80 Paesi.

La Compagnia collabora da alcuni anni con EATC (European Association for Theater Culture) diretta da Jurij Alschitz nella creazione di progetti e produzioni internazionali destinati a promuovere e sviluppare la ricerca e la cultura teatrale.

La Compagnia costituisce nel 2009 Arterie Theater Network, rete per la promozione e lo sviluppo di un percorso di Formazione Permanente nell’Arte Teatrale.

L’Associazione segue l’ideazione e organizzazione di Festival e Rassegne, tra di essi: dal 2010 sIride - Festival Internazionale del Teatro Urbano - Brugherio (MB); dal 2008 “Prospettive” - rassegna di Teatro Serale - Turate (CO); dal 2005 “C’era una volta e quindi ancora c’è” - rassegna di Teatro per le Famiglie – Turate (CO); dal 2002 “Piccoli e Grandi Insieme” - rassegna di Teatro per le Famiglie – Lecco; dal 2002 “Primi passi a teatro” - rassegna di Teatro per le Scuole - Lecco.
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