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El romancero de Lazarillo

Associazione Teatrale Aisthesis
Regia: Luca Gatta
Drammaturgia: Stefania Bruno
Attori: Luca Gatta
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Altro

Tags: commedia dell'arte, monologo, maschera, teatro di ricerca, terzo teatro

El romancero de Lazarillo è il frutto di un lavoro di ricerca di tre anni. Punto di partenza è il Lazarillo de Tormes, primo, divertentissimo, romanzo della tradizione occidentale moderna. Per la sua natura di ‘prototipo’ Lazarillo è contraddistinto da una forte liminalità: nelle avventure dello sfortunato servo Lazaro, che vagabonda per la Spagna, offrendo i suoi servizi a padroni sempre più improbabili, si sente ancora l’eco del Medio Evo – con i suoi capitani di ventura, i venditori d’indulgenze e i mendicanti – ma la forma del racconto lo proietta nel futuro. Lazarillo è uno zanni che sta per togliersi la maschera e diventare un eroe borghese, ma prima di farlo ha bisogno di raccontare la sua storia. Per questa ragione si è deciso di non fare un vero e proprio adattamento del testo alla forma drammatica, ma di mantenerne la matrice narrativa, traducendolo in ottave per evocare l’affabulazione dei cantastorie cinquecenteschi. Allo stesso modo la scelta di affidare la recitazione a un unico attore, da un lato mette in risalto la liminalità – Lazarillo si racconta e agisce contemporaneamente – dall’altro dà luogo a una profonda stratificazione: il raccontastorie è un giullare dagli attributi quasi demoniaci, che con la sua risata anarchica dà inizio e conclusione beffarda alla narrazione, ma è anche il principale veicolo del punto di vista di Lazarillo, della sua voce di bambino e del suo bisogno di raccontarsi. Ma, come nella migliore tradizione del romanzo moderno, la voce principale sarà surclassata, nel corso dello spettacolo, dalla miriade di voci dei personaggi che Lazarillo incontra sulla sua strada, che di volta in volta lo possiederanno e lo lasceranno cambiato e in un certo senso sopravvissuto. L’identità del protagonista, quindi, sarà una stratificazione di tutti i personaggi della storia. El romancero de Lazarillo, lungi dall’essere una rievocazione di codici e atmosfere del passato, è uno spettacolo profondamente contemporaneo. Tutti i personaggi sono interpretati dallo stesso attore che deve di volta in volta cambiare non solo il costume, ma anche la sua attitudine corporea e la sua gamma di comportamenti, mantenendo però i segni dell’identità del protagonista. Nella drammaturgia d’attore si sentono echi di Barrault, Bene, De Berardinis. Perché infondo il passato è un’invenzione del presente.

Altri crediti: luci: Associazione Teatrale Aisthesis
musiche: Antonello Paliotti
assistente alla regia: Tiziana Sellato
maschere: Riccardo Ruggiano e Antonio Fava
costumi: Fabiana Amato
scene: Stefano Sorrentino e Bianca Pacilio

Produzione: Coop En Kai Pan e Associazione Teatrale Aisthesis

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L'Associazione Aisthesis, nata nel 2006, si occupa di formazione teatrale, organizzazione di eventi e organizzazione e realizzazione di progetti sociali.
Dal 2010 al 2012 ha tenuto corsi di Commedia dell’Arte presso festival internazionali, in Marocco, Italia e Spagna in cui ha presentato anche spettacoli di Commedia dell’Arte. Inoltre, nel biennio 2011/2012 ha realizzato un progetto di Residenza Teatrale, ospitando attori provenienti da Spagna, Serbia e Francia.
Da febbraio a maggio 2011 ha organizzato la 1a rassegna internazionale di teatro per lo spazio C.U.L.T. di Avellino, ospitando gruppi provenienti da Romania, Spagna, Russia e Cina. In questo contesto si è svolta la 1a edizione del mastreclass La dimensione transculturale della maschera con il gruppo Zhengzhou Yu Opera di Henan.
Nel 2008 ha ideato Hara Fest festival internazionale di teatro transculturale, diretto da Luca Gatta con due edizioni sul territorio irpino (2008 e 2009) e due a Napoli (2014 e 2015) riunendo artisti, compagnie e maestri da Cina, Giappone, Bali ed Europa, tra cui il Maestro di Danze balinese Topeng I MADE DJIMAT .
Nel 2012 e 2013 ha ideato e realizzato, in collaborazione con l’Associazione Meteo Valle d’Itria, il MasserItria Fest, primo festival di cultura del territorio organizzato in Valle d’Itria.
Dal 2014 co-fonda e collabora alla realizzazione del festival internazionale di Commedia dell’Arte I viaggi di Capitan Matamoros, organizzato dalla coop. En Kai Pan a Napoli e diretto da Luca Gatta.
Nell’ultimo trimestre 2015 Aisthesis si è occupata di formazione attoriale, creazione e messa in scena di 3 spettacoli realizzati per la coop En Kai Pan presentati nella rassegna Scene d'Archivio organizzata presso l’Archivio Storico del Banco di Napoli. Gli spettacoli sono anche stati portati in scena nel Maggio dei Monumenti 2016 presso l’Archivio di Stato di Napoli.
Dal 2011 al 2014 ha diretto ad Avellino lo spazio teatrale C.U.L.T e dal 2016 dirige C.U.L.T Factory Centro per gli Studi Teatrali Transculturali, cofinanziato all’interno del progetto “Giovani per la Valorizzazione dei beni pubblici” della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.
Attualmente Aisthesis è attiva nella formazione attoriale attraverso il LICOS (Laboratorio Internazionale di Composizione Scenica) diretto da Luca Gatta, producendo laboratori di drammaturgia e danze popolari, e conducendo progetti di residenza e formazione professionale, come il masterclass La dimensione transculturale della maschera (tre edizioni nel 2011, 2016, 2017).
Nel 2017 ha ideato e condotto L’altro nello sguardo dell’altro, progetto di integrazione rivolto alla comunità di migranti richiedenti asilo risiedenti nella provincia di Avellino, da cui è nato lo spettacolo multilingue Dentro La Tempesta, che ha debuttato all’interno de I viaggi di Capitan Matamoros ed è stato replicato ad Avellino all’interno del Festival Sipari Aperti.
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