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Fa che non è originale

Capogna/Genchi
Regia: Alessio Genchi
Drammaturgia: Nicola Capogna
Attori: Alessio Genchi
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: Monologo, Ironia, Generazione

“Fa che non è originale” ovvero un venticinquenne nella sua asfissiante ricerca di un posto nel mondo. Bari, lo studio di una psicologa. Il paziente racconta senza soluzione di continuità : patemi d’animo, disavventure esilaranti e insieme drammatiche, sogni e ostacoli di ogni sorta, su una strada che però non sembra condurre in nessun posto in particolare. Un viaggio alla ricerca di sé stessi, di una propria identità che però sia autentica, unica. Il tentativo ardito, strenuo e debilitante di costruirsi un vero “io”, di non vanificare questo cameo nella storia dell’Universo, che è la nostra vita.
NOTE DI REGIA
Questo è uno spettacolo nato per caso, e mi piace sottolinearlo perché è sempre all’improvviso che le cose belle accadono - come l’amore? - Nato come racconto su un precario in un call center si è poi trasformato in un flusso(presa) di coscienza che si rivela una vera e propria seduta di psicanalisi. In assenza di scosse un giovane della mia generazione corre facilmente il rischio di addormentare il proprio animo. Tutto è dato e niente è da conquistare: un contesto socio politico in cui guerre e rivoluzioni sono un’eco lontana; una situazione economica agiata, quando non agiatissima. Se poi l’ambiente in cui vivi è quello di una città del Sud Italia, in cui il macellaio sotto casa serve meglio i clienti “amici” è molto facile farsi assorbire, omologare, così come può essere facile perdere di vista la clessidra inesorabile del tempo che ci rimane. E allora con chi se la prende il giovane di oggi? Col classico nemico chiamato: Società-Sistema-Stato. Ma siamo davvero convinti che sia quello il vero problema? Forse anche questa è l’ennesima omologazione per sentirsi vivi e parte di qualcosa?
Ossessionato dalla leggerezza e dal livellamento culturale di un certo mondo, vediamo il protagonista circondato da un tappeto sonoro di risate finte (morte), da situation comedy, simbolo della superficialità di una realtà ormai più “fiction” che mai, da cui il protagonista tenta di fuggire disperatamente. Ma un’ennesima risata lo coglierà di sorpresa.
Menomale che c’è La Morte.
Una marionetta, uno di quei giocattoli dell’infanzia da cui, bambini, non riuscivamo a separarci e con il quale nascevano fantastiche conversazioni al limite del gioco. Una Macabra consigliera, sagace e pungente. La sola che riesce, seppur per pochi istanti, a sottrarre il protagonista alla banalità e alla frivolezza, alle risposte inutili, al già detto e sentito, con cui la quotidianità lo assedia. L’unica (paradossalmente) capace di avere un contatto umano col protagonista. Proprio perché estrema, dice la verità senza preamboli, senza false speranze che annebbiano la mente: “e allora datti da fare perché la clessidra l’ho capovolta il giorno in cui sei nato…tic tac tic tac..”
Un invito ad addentrarsi nell’inferno del quotidiano “lasciate ogne speranza o voi ch’intrate”, ma entrate! “ogne viltà convien che qui sia morta”.

Altri crediti: Luci: Federico Cibin - Alessio Genchi
Burattino: Michela Predosin

Produzione: Capogna/Genchi

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Capogna/Genchi: Tranese di nascita il primo e Barese il secondo , decidono di collaborare nel Settembre 2015 con l’intento di creare e realizzare il progetto/spettacolo “Fa che non è originale”. Ottengono nel Maggio 2016, come primo riconoscimento nazionale, la Menzione Speciale presso la Borsa Teatrale Anna Pancirolli di Milano. Nicola Capogna laureando e scrittore freelance pubblica su e-book il racconto “Non ho la tessera” nell’ambito del programma radiofonico “Radio1 Plot Machine” , edito da RAI ERI e MONDADORI. Succesivamente il racconto “La scatola di latta” viene pubblicato presso il sito www.storiebrevi.it del gruppo FELTRINELLI/ESPRESSO. Alessio Genchi, si diploma nel 2010 presso la “Suola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone”. Finiti gli studi lavora e si forma con alcuni dei maggiori registi italiani: Federico Tiezzi, Carmelo Rifici, Daniele Salvo, Alessandro D’Alatri, Emma Dante, Sandro Lombardi.
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