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LUNA PUNK MONSTERS

Poetry Punk Ensemble
Regia: Cristina Da Ponte
Drammaturgia: Cristina Da Ponte
Attori: Marta Brunato Camilla Soave Mattia Giordano Cristina Da Ponte
Anno: 2017


Generi: Teatro-danza

Tags: Mostri, purezza, famiglia, ricordi, diversità, accettazione

LUNA PUNK MONSTERS è un progetto incentrato sulla figura del diverso, del mostro e apre la focale sul potenziale "essere mostri" di ognuno di noi. Il Luna Punk è il luogo/non luogo dove si svolgono i quadri dello spettacolo.
Il Luna Punk è lo spazio della memoria, è il parco giochi d'infanzia invaso dai mostri, dalle paure dell'età adulta. Il Luna Punk è una purezza devastata e decadente dove la rabbia prende il sopravvento sull'amore.
Protagonisti dello spettacolo: una madre (ex stilista del Movieland), Francis (il figlio), Nessie (il mostro per eccellenza) e il regista.
Francis vuole andarsene di casa per potersi staccare dal pesante passato familiare; sua madre, abbandonata precedentemente dal padre e dal figlio maggiore (carcerato), non accetta l'uscita di casa di Francis e decide di non seguirlo ma di rimanere ancorata alla casa nell'attesa del ritorno del padre.
Quando Francis se ne va incontra Nessie, una ragazza muta che vive in una barca rotta sul lago di un parco, e se ne innamora.
Nessie (figura ispirata al mostro di Lochness) scappa regolarmente da Francis, sguscia via come un'anguilla. Nessie ha paura, è la prima volta che qualcuno la guarda profondamente, dandole l'impressione di esistere davvero; lui la rincorre, con una rosa, in una danza sfrenata che si reitera per tutto lo spettacolo.
Francis sogna di riparare la barca di Nessie e partire con lei fino ai laghi del Connemara in Irlanda.

La madre, dopo la fuga del figlio, comincia a distruggere tutti gli specchi della casa, si rifiuta di lavare i piatti, pianta una quantità immensa di rose rosse in giardino e comincia a rifarsi la pelle con la chirurgia plastica (riempie il vuoto d'amore col silicone). Quando rivede il figlio, ormai ridotto in povertà, lo insulta accusandolo di essere un inetto, esattamente come suo padre. I due non si riconoscono più, un elastico li unisce, un elastico che si sgualcisce e si logora.
Soltanto alla fine, all'apice della mostruosità di entrambi, quando la madre decide di strapparsi il silicone gettandolo addosso al figlio, i due si riconciliano in un abbraccio malinconico, nel ricordo puro delle estati al mare quando tutta la famiglia era un’unica rosa.
Il regista agisce direttamente sulla scena, porta un punto di vista esterno alla storia, come fosse uno spettatore attivo. Entra in scena come entrerebbe uno spettatore, alzandosi dalla sedia e prendendosi la briga di modificare quello che vede.
Interviene con musiche (dal vivo o registrate), con azioni, domande agli attori, con frasi coreografiche o semplicemente parlando al microfono sulle tematiche dello spettacolo. Gli interventi del regista (sebbene concordati nei punti di scaletta con gli attori) saranno ogni volta diversi.
Lo spettacolo si compone di due assi principali: quello tra Nessie e Francis, che si sviluppa per lo più sul piano del movimento astratto e della danza, e quello tra Francis e la madre, che si sviluppa sul piano dell’azione drammatica.

Produzione: E.D.A. Emaerging DAnce Artists

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Marta Brunato danzatrice e Cristina Da Ponte attrice-danzatrice entrambe professioniste e autrici, collaborano per la prima volta per la creazione di questo progetto, "Luna Punk Monsters".
Hanno lavorato/studiato insieme a Matera all'interno del Festival Nessuno Resti Fuori e hanno intrapreso da quest'anno un percorso di creazione tra Milano e Torino, che utilizza il linguaggio del corpo come prima espressione e la parola poetica come seconda, corpo e poesia si scambiano e dialogano dando vita a due drammaturgie: una coreografica e una teatrale.

"Luna Punk Monsters" è il loro primo progetto insieme, attualmente in fase di creazione.
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