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Il vangelo secondo Otello

Compagnia Teatro delle Onde
Regia: Tonio Logoluso
Drammaturgia: Margherita Colucci
Attori: Ketty Volpe - Silvia Cuccovillo - Marzia Colucci - Lidia Pentassuglia
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: pathos, rito, donne, religione, Shakespeare

Un vangelo laico raccontato sulla scena. Raccontato da quattro sacerdotesse laiche che celebrano il rito di una messa laica. Quattro donne-attrici che consumano il rito teatrale, che si preparano, sotto forma di compagnia, a dar vita alla funzione, alla loro funzione: rendere l’arte fruibile. E quindi il sesso diventa ininfluente, non conta il ruolo maschile o femminile: è importante ciò che si dice, come si dice e perché si dice.

È questo il taglio qui dato a Otello, tra le grandi tragedie shakespeariane forse la più vicina alla sacralità, alla passione e all’ardore della religione, con quel rischioso senso di onnipotenza sempre in agguato che qui si trasforma in ottusa superbia. È il motivo per cui lo spettacolo è ambientato in una chiesa, dove pulpito, inginocchiatoio e trono diventano i luoghi deputati ai pensieri ad alta voce, amplificati da un microfono, quasi a scardinare la riservatezza del posto.

Il rito compiuto dai personaggi è diretto da un sacerdote che assume le sembianze di Otello, il Moro di Venezia, uomo che vive di ingenue certezze e fa diventare la fiducia in Iago (suo migliore amico) una vera e propria fede, al punto da scrivere il suo terribile vangelo come un susseguirsi di azioni che sfociano in una serie di omicidi legati alla vendetta o a quell’assurdo senso di giustizia parente prossimo del delitto d’onore.

Ecco, Iago. Tutto ruota intorno all’inesauribile desiderio di malvagità con cui questo straordinario personaggio avvolge la scena: è lui il motore dell'azione e la causa di tutti gli avvenimenti. Tutto per lui è pretesto, non c’è mai un reale motivo che lo spinge all'odio: solo un’invidia insita in lui, che prova dolore nel vedere la felicità altrui. Ciò che emerge prepotente è il suo desiderio morboso di compiere il male.

Iago progetta la caduta di Otello fin nei minimi dettagli, distillando parole travestite di verità (e qui torna il concetto del vangelo: verbo = verità) che annientano la volontà di Otello. Iago è il simbolo per eccellenza del “villain” shakespeariano, a cui il grande bardo affida la sorte di restare in vita a tragedia consumata, a sottolineare lo strisciante e continuo pericolo cui il mondo è sottoposto.

Desdemona, fedele e appassionata moglie di Otello, è al contrario un esempio di fedeltà e castità, la donna ideale che, non a caso, il destino vorrà morta prima ancora che venga consumata la prima notte di nozze, prima quindi di perdere la sua verginità. Si fida ciecamente di Otello, e questa fiducia estrema la porterà alla morte.

Nell'Otello la parola è mistero e inganno, illusione e simulazione, apparenza che però incide sulla realtà e la distorce, rendendo la conoscenza impossibile e portando alla catastrofe. Praticamente, un vangelo ribaltato. La solennità di musiche ricche di energia, sacralità e mistero costituisce il tappeto armonico e lo sfondo di questo spettacolo, che vuol dare alla parola quella fisicità debordante e coinvolgente che solo il grande Shakespeare consente di azzard

Altri crediti: Teatro Don Luigi Sturzo Bisceglie

Produzione: Compagnia Teatro delle Onde

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La Compagnia Teatro delle Onde di Bisceglie (www.teatrodelleonde.it), fondata e diretta da Tonio Logoluso (attore, regista, drammaturgo), direttore artistico del Teatro Don Luigi Sturzo di Bisceglie (www.teatrodonsturzo.it) è presente nel panorama teatrale nazionale e internazionale da 28 anni.

Negli spettacoli realizzati dalla sua Compagnia, Tonio Logoluso ha diretto alcuni dei più grandi attori italiani tra cui Eros Pagni, Ferruccio Soleri, Renzo Giovampietro, Pippo Franco, Aldo Reggiani; cura inoltre la regia di spettacoli per altre compagnie.

È stato tra i protagonisti, nel ruolo di Azzeccagarbugli, del Musical I Promessi Sposi (7 Oscar del Musical Italiano, Premi Awards 2001) prodotto e allestito dal Teatro Stabile di Napoli, regia di Tato Russo, con Barbara Cola e Irene Fargo, stagioni 2000/01/02/03 (tournèe nazionali).

La Compagnia si è esibita in vari Festival Internazionali di Teatro (tra cui Giappone e Marocco) ed ha collaborato con Giorgio Albertazzi - Giancarlo Sepe - Pino Caruso - Carlo Giuffrè - Sergio Fantoni - Leo Gullotta - Tato Russo - Irene Fargo - Barbara Cola - Piera Degli Esposti
Come autore Tonio Logoluso ha vinto il Premio Nazionale per testi teatrali “Giorgia Vignoli” (madrina Paola Gassman) con l'opera “Chrissy Delle Siepi”, tra i 5 testi selezionati dal Centro Italiano Ricerche Teatrali di Milano nel 50° anno della fondazione.

È ideatore, regista e interprete del videoclip di Irene Fargo: “Trappole”.

La Compagnia dirige inoltre Laboratori Teatrali e Corsi di Dizione in varie città della Puglia.

Alcuni spettacoli realizzati dalla Compagnia:

"Il Duende" da F.G. Lorca con GIORGIO ALBERTAZZI
"Tre preti per una besciamella" di Tonio Logoluso con EROS PAGNI
"Verso il cielo" di Tonio Logoluso con PIPPO FRANCO
"Il cappotto" dal racconto di Gogol' con FERRUCCIO SOLERI
"I discorsi di Lisia" di e con RENZO GIOVAMPIETRO
"Le quattro stagioni dell'uomo" di aa.vv. con ALDO REGGIANI
"Jesus" di Tonio Logoluso
"Il grande Kahuna" di R. Rueff
"Jekyll e Hyde" da R. L. Stevenson
"Venditori di anime" di Alberto Bassetti
"Memorie di un pazzo" da Gogol’
"24 anime in un corpo" di Tonio Logoluso
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