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Senz'Aria
Compagnia MaiSiaTeatroRegia: Gianvito Pascale
Drammaturgia: Gianvito Pascale
Attori: Elina Nanna Irene Geninatti Chiolero Martina Sacchetti Gianvito Pascale
Trailer: Link
Anno: 2013
Generi: Prosa
Tags: Senz'Aria, sorelle, maternità, patologia, finestra
Ada De Montis (Elina Nanna), una donna forte e disturbata, vive in una casa tanto sfarzosa quanto cupa.
Accoglie una sorella nubile, Imma (Irene Geninatti Chiolero), poco avvenente, dal carattere debole. Fra le due si instaura una relazione ambigua, segreta e negata.
La casa, metafora dell’animo delle donne, cela segreti inconfessabili, chiusi in stanze buie, murate, senz’aria.
L’arrivo di una donna forestiera, Bianca Nicolini (Martina Sacchetti), porterà alla luce i misteri nascosti.
Tutto quello che qui si dice, accadde.
“Io ho voluto narrare una storia monca perché era mia intenzione narrare il non detto, quelle cose che non devono dirsi perché non sta bene.
Nel diventare adulto mi sono convinto sempre più che il mio Sud ha il mistero congenito ma non il mistero magico o non solo.
Chi è nato nel Sud Italia sa che lì esiste una luce che non si trova in nessuna altra parte del mondo e, allo stesso modo, sa che in ogni famiglia ci sono misteri e fatti circonfusi di non chiarezza, di sovrannaturale.
In molte famiglie del Sud esistono lettere mai lette, vestiti scomparsi e morti comparsi in sogno o da svegli, defunti che hanno salvato qualche persona viva.
Per chi appartiene ad altri luoghi tutto ciò può sembrare semplicemente stranezza, bizzarria; per me, per chi viene da lì, tutto questo fa parte della nostra terra e, quindi, del nostro esistere”.
Altri crediti: Musiche : Anna Balestrieri
Scene e Video : Ilaria D’Amato
Costumi : Francesca Bagnara
Luci : Chiara Atti
Grafica : Lisa Boselli
Trucco : Mita Calemma
Amministrazione : Maurizio Bogliolo
Produzione: C.I.O. srls - MaiSiaTeatro
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La compagnia teatrale Maisiateatro muove i suoi primi passi nell’inverno del 2012; è l’incontro di un giovane imprenditore ligure, Maurizio Bogliolo, un attore pugliese, Gianvito Pascale, una scenografa calabrese, Ilaria D’Amato, già colleghi all’interno della più nota Compagnia italiana di Operette.
Gianvito Pascale ha scritto un testo, anni fa, ai tempi dell’università; racconta la storia a Ilaria la quale se ne innamora e pensa ad una scenografia che si rivelerà fantastica, Maurizio legge il testo e decide di produrlo.
Nasce la Compagnia che, con le attrici Elina Nanna, Irene Geninatti Chiolero e Martina Sacchetti risulterà completa, funzionale e “profonda”.
Insieme decideranno il nome, Maisiateatro, una sorta di non senso-sfottò alla maniera barese (come a dire: Teatro? Mai sia… come spesso ci si sente dire ultimamente).
Iniziano le prove di quello che è, ad oggi, il loro primo spettacolo, “Senz’Aria”, ispirato ad un fatto di cronaca accaduto in Puglia negli anni ’50; il 17 ottobre 2013, al Cine teatro Fanin di San Giovanni in Persicelo (BO) va in scena la prima nazionale che riscuote un grosso successo di pubblico e critica.
La Compagnia è di quelle “all’antica”, al suo interno tutti sanno fare molte cose che servono alla messa in scena: la scenografa è anche tecnica, le attrici sono sarte, attrezziste, organizzatrici, il regista è drammaturgo e attore.
Parte l’avventura di questi nuovi artisti che sono fermamente convinti che il teatro sia uno dei pochi linguaggi ancora validi e capaci di comunicare qualcosa.
La compagnia, con questo progetto, vuole cercare di riportare sulla scena testi nuovi, di nuova drammaturgia, per riportare il pubblico al teatro puro, quello fatto di parola, di scene, di luci, di sensazioni, di maestranze. Un teatro che muove nel profondo, che colpisce allo stomaco e che pone domande e interrogativi.
Per il loro progetto non servono teatri o spazi impossibili, il tutto può essere ospitato in un teatro di strada o, addirittura, in una sala qualsiasi poiché la Compagnia porta in scena una versione integrale e un’altra che amano definire pocket adattabile a qualsiasi spazio, per piccolo che sia.
La volontà è quella di lavorare per un teatro colto ma accessibile, in tutti i posti possibili, per tutti i pubblici possibili.
Gianvito Pascale ha scritto un testo, anni fa, ai tempi dell’università; racconta la storia a Ilaria la quale se ne innamora e pensa ad una scenografia che si rivelerà fantastica, Maurizio legge il testo e decide di produrlo.
Nasce la Compagnia che, con le attrici Elina Nanna, Irene Geninatti Chiolero e Martina Sacchetti risulterà completa, funzionale e “profonda”.
Insieme decideranno il nome, Maisiateatro, una sorta di non senso-sfottò alla maniera barese (come a dire: Teatro? Mai sia… come spesso ci si sente dire ultimamente).
Iniziano le prove di quello che è, ad oggi, il loro primo spettacolo, “Senz’Aria”, ispirato ad un fatto di cronaca accaduto in Puglia negli anni ’50; il 17 ottobre 2013, al Cine teatro Fanin di San Giovanni in Persicelo (BO) va in scena la prima nazionale che riscuote un grosso successo di pubblico e critica.
La Compagnia è di quelle “all’antica”, al suo interno tutti sanno fare molte cose che servono alla messa in scena: la scenografa è anche tecnica, le attrici sono sarte, attrezziste, organizzatrici, il regista è drammaturgo e attore.
Parte l’avventura di questi nuovi artisti che sono fermamente convinti che il teatro sia uno dei pochi linguaggi ancora validi e capaci di comunicare qualcosa.
La compagnia, con questo progetto, vuole cercare di riportare sulla scena testi nuovi, di nuova drammaturgia, per riportare il pubblico al teatro puro, quello fatto di parola, di scene, di luci, di sensazioni, di maestranze. Un teatro che muove nel profondo, che colpisce allo stomaco e che pone domande e interrogativi.
Per il loro progetto non servono teatri o spazi impossibili, il tutto può essere ospitato in un teatro di strada o, addirittura, in una sala qualsiasi poiché la Compagnia porta in scena una versione integrale e un’altra che amano definire pocket adattabile a qualsiasi spazio, per piccolo che sia.
La volontà è quella di lavorare per un teatro colto ma accessibile, in tutti i posti possibili, per tutti i pubblici possibili.