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Marì

tsd - teatro dei servi disobbedienti
Regia: Federica Amatuccio
Drammaturgia: Federica Amatuccio; Andrea Gianessi
Attori: Marì Bambina: Francesca Lateana Marì Adulta: Valeria Iudici La Madre: Martina Morabito La Morte: Francesca Di Paolo
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatro-danza

Tags: cubo, morte, convenzioni sociali, stupro

L'oppressione della comunità sull'individuo. La violenza sociale si riflette sulla vita di ognuno e arriva a sfociare in violenza individuale, subita e inferta, fino allo stupro, all'omicidio. L'ambiente che ci circonda ci accarezza dapprima, gioca persino con noi, ma porta in sé il senso di morte, di un destino ineluttabile, di un suono costante e opprimente, di un giudizio.

Un funerale solenne, un rito sociale, scorre lento davanti ai nostri occhi. In testa al corteo due figure femminili, Marì e sua madre. Il defunto è un uomo rispettabile, affermato, amato dalla comunità, è lo zio di Marì. Marì è una donna sensuale e provocante, vestita solo di un soprabito nero, il rossetto rosso sulle labbra, assiste impassibile all'elogio funebre che la madre pronuncia per il proprio fratello adorato. Questo è il nostro presente, da qui ha inizio in un flashback il percorso attraverso la vita di Marì, i suoi ricordi infantili, i giochi innocenti, il rapporto con la madre, con la ristretta comunità della benestante cittadina di provincia in cui è cresciuta, con le sue feste e i suoi riti sociali. Una relativa serenità fino a che un trauma non cambia tutto: Marì,ancora bambina, subisce uno stupro da parte dello zio. Le continue molestie subite, l’omertà della madre,preoccupata solo del buon nome della famiglia,il giudizio cieco e oppressivo di una comunità pronta solo a condannarla, guidano da ora la crescita interiore di Marì fino al punto di non ritorno. Marì, diventata ormai donna, decide di uccidere lo zio, credendo così di liberarsi, ma ogni liberazione dal binario che la società le ha imposto si dimostra un’illusione, nulla cambia. La madre continua a insabbiare ogni cosa, stupro, molestie e omicidio, la comunità continua a giudicare e condannarla come quando era innocente. A Marì non rimane che compiere un ultimo gesto estremo, proprio oggi, al funerale dello zio,un atto liberatorio di denuncia che tolga finalmente il velo di omertà e dichiari di fronte a tutti la nuda verità. Questo stesso atto è in realtà una resa incondizionata, Marì accetta di assumere il ruolo che la società le ha imposto ormai da tempo. Marì ora è una puttana, un’omicida.

Altri crediti: Scenografia: Federica Amatuccio
Costumi: Martina Mondello
Coreografie: Simone Zitelli
Musiche e sound design: Andrea Gianessi
Luci: Pascal Amatuccio

Produzione: Teatro dei Servi Disobbedienti

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Dal 2013 il tsd - teatro dei servi disobbedienti produce gli spettacoli Gocce di Splendore, Fimmina Morta, Mille modi per crepare in montagna, Marì, NOSTOS, NON ERA, x-machine, Stracciatella e nocciola. Nel 2015 e 2016 è in residenza artistica presso Villa Pini - Centro per le arti performative di ERT - Emilia Romagna Teatro. Con Marì è tra i finalisti del festival Direction Under30 2017. Dal 2017 cura la direzione artistica teatrale del Poverarte Festival e delle serate di Eruzioni presso AtelierSì a Bologna, dirigendo i workshop IL CATTIVO NUOVO, ed #ERAVOLUTO e l’happening #FLUSSO che prevede l’interazione di teatro fisico, sound design e poesia multimediale, in collaborazione con il collettivo Zoopalco. Partecipa a due meeting residenziali internazionali “Finestre sul giovane teatro 2017”, condotti da Lina della Rocca del Teatro Ridotto - Filo dei Venti. Nel 2018 è in residenza con NOSTOS presso Leggere Strutture Art Factory di Bologna. NOSTOS è selezionato per il festival Pillole 2018 del Teatro Studio Uno, e per Contrabbando 2019 del Nuovo Cinema Palazzo, a Roma. Sul processo creativo dello spettacolo realizza inoltre il laboratorio pubblico Open NOSTOS. Nel 2019 inoltre è tra i semifinalisti del bando RADAR di ERT - Emilia Romagna Teatro con lo studio su NON ERA. Nel 2018 TSD fonda insieme ad altre realtà del territorio il DAS - Dispositivo Arti Sperimentali. All’interno di DAS attiva alcuni progetti sperimentali di residenza e di confronto con altre compagnie emergenti: OHM - residenze concettuali, in collaborazione con Marzio Badalì e Altre Velocità; Attraversarci - condivisioni teatrali, incontri aperti di condivisione del training; JOULE - energia potenziale, ciclo di residenze produttive per giovani compagnie. Nel 2020 è coinvolto nel percorso di ricerca ISOLE nell’ambito del progetto Mediatori del Reale a cura di ERT - Emilia Romagna Teatro, con il sostegno di Mibact e SIAE. Con x-machine è finalista alla Biennale College Registi Under 30 de La Biennale Teatro di Venezia. Nel 2022 realizza il laboratorio Luogo Comune presso DAS - Dispositivo Arti Sperimentali e il primo studio di Stracciatella e nocciola presso il Teatro Comandini di Cesena. Nel dicembre 2022 debutta a Bologna con x-machine ad AtelierSì. Nel 2023 realizza il secondo studio di Stracciatella e nocciola presso il DAS e partecipa all'incontro internazionale "Finestre sul giovane teatro" presso Espace Renaudie - Ville d'Aubervilliers, a Parigi. Nel giugno 2023 la compagnia compie dieci anni di attività e realizza il laboratorio pubblico gratuito Nel reale.
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