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FOLLOWING IAGO

Teatro Telaio
Regia: ANGELO FACCHETTI
Drammaturgia: Angelo Facchetti da William Shakespeare
Attori: Alessandro Mor
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: Shakespeare - Iago - Otello - Cyberbullismo - Musica elettronica

Una rilettura contemporanea dell'Otello di Shakespeare per parlare di relazioni, invidie, gelosie, stati d'animo che inducono al desiderio di vendetta e di prevaricazione. Protagonista Iago, che prende la parola per raccontare la sua versione dei fatti, cioè il punto di vista del persecutore, della mente spietata che muove chi gli sta intorno come se fosse il suo branco. E’ lui il sibillino tessitore di false voci e dicerie abilmente architettate, che fa cadere ad uno ad uno i suoi avversari, che conquista la fiducia di Otello allo scopo di farlo precipitare dall’alto del suo successo, che sacrifica l’innocente Desdemona, colpevole di avergli preferito i suoi avversari. Il centro attorno a cui ruota il suo universo di senso, quasi come una falena attirata dal fuoco, è l’onore, o, detto in termini contemporanei, l’immagine: qualcosa che non si può rubare per sé, ma togliendola al proprio avversario lo si annichilisce. In questo sta la sua universalità: anche oggi possiamo immedesimarci in Iago e comprendere il suo desiderio di rivalsa, ma sta a noi e alla nostra volontà decidere se agire per distruggere o per costruire. In scena un attore e le sue proiezioni mentali, il suo delirio solipsistico e le trame del suo piano che si materializzano come una partita a scacchi sugli schermi che sono scenografia ma allo stesso tempo fisica proiezione interiore di beckettiana memoria e metafora del prolungamento “virtuale” vissuto dagli adolescenti di oggi in un ambiente in cui si spia e si è spiati, si segue il branco in maniera passiva e inconsapevole, senza interrogarsi su chi sia e cosa provi realmente la vittima. La funzione della luce non è quella di illuminare, ma di confondere, la musica, pervasiva, si sovrappone alle parole, e incatena gli spettatori con le sue vibrazioni.
 Ci è sembrato interessante utilizzare un’opera teatrale classica per avvicinarci ad un argomento, così apparentemente “moderno”, come quello dei rapporti di prevaricazione. La forza della parola shakespeariana, che ha saputo giungere intatta, potente ed evocativa anche ai nostri giorni, non fa altro che mostrare come “nulla ci sia di nuovo sotto il sole”, ma tutto sia, da sempre, insito nella natura umana. Al pubblico si vuole offrire una metafora attraverso cui quella forma di condivisione che i greci chiamavano catarsi, si contrappone ad uno degli effetti devastanti di tanti rapporti socialmente deviati: l’ostracismo di un singolo da parte di una comunità, reale o virtuale che sia.
“Mor dice questo Shakespeare con limpida modernità, si muove per il palcoscenico con abilità da danzatore” (P. Carmignani Giornale di Brescia 26/02/2015)
“Alessandro Mor riesce a renderlo (Iago) molto vicino a noi con un’interpretazione attenta e misurata che mette in risalto la sua normalità” (F. De Leonardis Bresciaoggi 28/02/2015)

Produzione: Teatro Telaio

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Compagnia teatrale di Brescia che si occupa di teatro ragazzi e da alcuni anni di teatro per adulti. Distribuisce i suoi spettacoli in Italia e all'estero.
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