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MADRE

VANITAS VANITATUM
Regia: Azzurra De Gregorio
Drammaturgia: Azzurra De Gregorio
Attori: Giulio Maroncelli, Rossella Massari, Arianna Ricciardi, Loredana Canditone, Lavina Mochi
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Performance

Tags: Madre, performing art, alchimia, rebis, arte

Esiste un amore più grande di quello di e per una madre?
Quando diventiamo adulti, come viviamo il nostro distacco da lei?
Ma, soprattutto, cosa cerchiamo di lei in colui/colei che amiamo?
Queste, le domande da cui parte lo spettacolo. Queste, le basi che ne costituiscono la struttura essenziale.
L’opera, divisa in tre momenti principali (la nascita, il distacco, l’unione con un altro essere), è infatti incentrata sull’importanza che la figura materna ricopre all’interno dell’educazione sentimentale di un individuo e mette in evidenza il modo in cui questa è in grado di influenzare sia la scelta della persona amata che il suo rapporto con essa.
Quella che emergerà da questa opera sarà dunque la rappresentazione di una madre capace di assorbire su se stessa più ruoli contemporaneamente: santa,puttana, figlia, sposa, sorella, amante… In un ciclo continuo e complesso in cui alchimie, pulsioni, miti e desideri si mescolano fin quasi a confondersi tra loro, lasciando emergere dei ritratti di individui frammentati e decentrati, alle prese con rotture e legami indissolubili.
I due attori in scena, piuttosto che interpretare dei ‘personaggi’, mettono in luce la complessità e l’intercambiabilità dei ruoli (il figlio, la madre, l’amante, lo sposo…) che ci vengono tradizionalmente imposti al fine di cristallizzare e formalizzare la natura mutevole e spontanea di qualsiasi interazione tra individui. Essi ci parlano, come direbbe Elemire Zolla, dell’ ”umana nostalgia dell’interezza”, quella nostalgia che conduce alla brama e all’inseguimento di qualcosa da cui siamo stati irrimediabilmente divisi. Essi, in fondo, non sono che ‘macchine desideranti’, che sperimentano sulla loro pelle produzione continua di desiderio inconscio.
Questo lavoro è semplicemente un racconto di assenze, di vuoti e di mancanze, è un teatro d’incontri, di scontri e di separazioni.
La scenografia si costruisce progressivamente nel corso dello spettacolo, arricchendosi, di quadro in quadro, di numerosi elementi simbolici (il triangolo, l’uovo, il latte, il sangue, il serpente) che si predispongono ad essere combinati ed interpretati dal singolo spettatore in modo assolutamente personale.
La musica ricopre un ruolo centrale all’interno del lavoro poiché, oltre a stabilirne il ritmo, si compone progressivamente, combinando tra loro i suoni prodotti dai vari elementi che interagiscono sulla scena (attori, oggetti, scene etc.) ed interviene sulla percezione dello spettatore

Altri crediti: Sound Design: Massimo Scamarcio, Scene: Michelangelo Tomaro, Costumi: Marina Miozza, Aiuto Regia: Giandomenico Sale, Tecnico del suono: Rosa Della Sala

Produzione: FRENTANIA TEATRI

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Azzurra De Gregorio è nata a Termoli (CB) nel 1985. Ha iniziato la sua carriera come attrice e poi ha esteso la sua ricerca nel campo dello spettacolo e dell'arte visiva, guidata dalla necessità di sperimentare un percorso artistico ibrido e nomade che basa il suo codice espressivo sull'assenza di definizioni.
Il suo lavoro, oltre a indagare il rapporto tra attore/performer e pubblico, esplora i legami che collegano teatro, performance, danza e arte visiva. La sua ricerca, caratterizzata da continui riferimenti alla pittura antica, al simbolismo, alla mitologia e all’arte sacra, mira a creare esperienze immersive ed evocative che nascono dalla combinazione e dall’interazione di musica, scene, gesti, luci, maschere, costumi e nuove tecnologie.
La sua produzione, che comprende spettacoli teatrali, spettacoli, progetti site specific e progetti fotografici, è stata presentata in diversi contesti: Romaeuropa Festival (2017), Stoff / Stockholm Festival (2016), Napoli Teatro Festival (2015), Mediterranea 17 / Young Artists Biennale (2015), W. Sandor National Hungarian Theater (2019), Apache- Teatro Litta Milano (2016), Festival of J. Interartes di Salvador De Bahia-Brasile (2019), Night With Performance Festival (Polonia). Nel 2019 le è stata assegnata la borsa di studio della European Theater Convention (ETC) come artista emergente europea e ha iniziato la sua collaborazione con il Weores Sandor National Theater (Szombathely - Ungheria).

Nel 2015 Azzurra ha creato, insieme ad altri collaboratori, l'associazione culturale VANITAS VANITATUM, al fine di dare continuità al suo lavoro di ricerca e produzione teatrale.
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