Generi: Prosa

Tags: benzoapirene, musica, salute, lavoro, precariato

BENZO(a)PIRENE
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
scritto da Fabrizio Bonetto, Stefano Rota, Max Bazzana
con Stefano Rota e Max Bazzana
regia Max Bazzana

L'idea di questo spettacolo nasce dall’incontro con lo scrittore Fabrizio Bonetto che, alcuni anni fa, stava lavorando al suo terzo romanzo noir, un eco-thriller ambientato tra le colline trevigiane dal titolo: I giorni della zanzara.
Trovammo il materiale molto interessante e, proprio in quel periodo, fummo contattati da alcuni Comitati del portogruarese, preoccupati dall'ingiustificato proliferare di centrali a biomassa e biogas nel nostro territorio. Volevano proporci un intervento teatrale da inserire all'interno di un convegno, organizzato per informare la popolazione sui rischi per la salute, dovuti all'inquinamento prodotto dalla combustione delle biomasse.
Decidemmo così di proporre alcuni capitoli de I giorni della zanzara, di musicarli e presentarli in forma di lettura.
Una semplice lettura musicale, che però ha iniziato a trasformarsi nel tempo in qualcos’altro...

...“Mi aspettavo che mio figlio un giorno sarebbe venuto da me con la sigaretta in bocca, che mi avrebbe messo di fronte al fatto compiuto: papà fumo e non voglio più nascondertelo, voglio fumare qui, senza ipocrisie... magari sul divano di casa, ma non mi sarei mai aspettato di essere io a mettergli la sigaretta in bocca ancora prima del biberon, o tra una poppata e l'altra.” ...

Il Benzo(a)pirene è una sostanza cancerogena originata dalla combustione di alcune sostanze organiche (petrolio, carbone, rifiuti, legno) che mette le comunità di molte regioni industrializzate di fronte ad un presunto ed illusorio dilemma: salvaguardare il lavoro o la salute?
Questo è il primo livello interpretativo dello spettacolo, che racconta le vicissitudini di un giovane laureato alla disperata ricerca di un primo impiego, assunto, quasi suo malgrado, in un cementificio che brucia rifiuti utilizzandoli come additivi, devastando la salute e l'ambiente di un territorio del nord Italia (un così detto co-inceneritore).
Sullo sfondo la storia della Perfosfati di Portogruaro (VE), una fabbrica di concimi chimici, che come molte altre ha concluso il suo ciclo produttivo, lasciando alla collettività (allo stato), il compito di ripulire e riqualificare l'ambiente inquinato.
Benzo(a)pirene scava a fondo nella coscienza dello spettatore e lo mette al muro, costringendolo a riflettere su ruoli e scelte che permettano di salvaguardare il nostro futuro e quello delle nuove generazioni.
All'interno dello spettacolo sono inserite delle video interviste che riguardano la storia della Perfosfati.
La scenografia è composta da cubi bianchi e lucidi, che variamente combinati fra di loro, si trasformano in elementi scenici: letto, lavagna, palco da comizio, poltrona, porta, ecc. ecc.
La musica originale, ed eseguita dal vivo, accompagna e valorizza i momenti drammatici e comici, reali e surreali, che compongono lo spettacolo.

Altri crediti: Martina Boldarin - Voce recitante

Produzione: ArtiVarti