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La famiglia Campione

Gli Omini
Regia: Gli Omini
Drammaturgia:
Attori: Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini, Luca Zacchini
Anno: 2014


Generi: Prosa

Tags: famiglia, commedia, indagine sociale

PREMESSE

Dalla propria nascita, Gli Omini, applicano il loro personale metodo di lavoro nella costruzione degli spettacoli. Il gruppo nasce infatti con il progetto Memoria del tempo presente, un progetto che ha alla base l’idea di un teatro che nasce dalla ricerca antropologica e sociale, prevedendo la creazione di spettacoli da indagini territoriali. In pratica Gli Omini arrivano in un posto, ci stanno una settimana, dieci giorni, intervistano e incontrano più persone possibile, si guardano intorno, riascoltano il materiale, lo riscrivono e alla fine della settimana mettono in scena un’ora, fatta dei personaggi e delle storie più belle, delle immagini che più hanno colpito l’attenzione e che più rispecchiano il luogo di appartenenza. Gli Omini fanno dei ritratti quindi, istantanee del qui e ora, diventano specchio deformante della realtà che li circonda.

LA FAMIGLIA CAMPIONE

Anche La famiglia Campione è uno spettacolo del progetto Memoria del tempo presente. Il lavoro di ricerca in questo caso è stato più lungo di una settimana, è il sunto del lavoro sul campo svolto in un anno e mezzo. I personaggi e le parole derivano stavolta da cinque indagini in cinque paesi della provincia fiorentina e dai laboratori svolti con più di ottanta giovani tra i quindici e i trent’anni.

E il tutto è incentrato sulla famiglia. Tutto è condensato in un’ora vera, su un corridoio finto, fatto solo di una luce fioca e un ritaglio di parete con una porta, che continua a rimanere chiusa. Da giorni.
Dieci sono i personaggi. Tre le generazioni a confronto. Tre gli attori in tutto. Così che il gioco si sveli pian piano e che ognuno sia nonno, padre e figlio di se’ stesso. Così che il ritratto dell’oggi, delle piccole province, della famiglia campione, si astragga dalla realtà, rimanendo sospeso nel tempo.
Dieci personaggi che assumono i modi, le parole, le storie di centinaia di persone conosciute per strada per diventare campione della famiglia italiana attuale, perchè lo spettacolo diventi “un breve, fulminante, spaccato sociale: ci siamo tutti là in mezzo”. Una famiglia senza speranza, costretta a tirare avanti, a restare unita sotto l’unico tetto concesso, quello dei vecchi.
I nonni aspettano di morire, i genitori sono troppi, i figli continuano a girare a vuoto. Ma domani uno dei giovani parte, abbandona il posto di combattimento, cercando riparo all’estero. Un’altra figlia invece ha scelto un viaggio diverso, si è chiusa nel bagno. E’ da una settimana che non esce. Non parla. Ma mangia, state tranquilli che mangia.

BABBO- Inizio a preoccuparmi.
FIGLIO- E’ un po’ tardi per iniziare.

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Gli Omini sono una compagnia teatrale nata nel 2006 con il primo obiettivo di avvicinare le persone al teatro e di far nascere il teatro dalle persone. Da questo prende forma il progetto Memoria del tempo presente, che prevede la costruzione degli spettacoli tramite settimane d'indagine territoriale e interviste, creando eventi unici, che debuttano e muoiono a ogni data. Primo spettacolo di Memoria del tempo presente è CRisiKo!, finalista del premio Scenario 2007, assume una forma fissa dopo un anno di indagini su piccoli comuni d'Italia. Nel 2008 Gli Omini debuttano con Gabbato Lo Santo, secondo spettacolo del progetto, finanziato da Fondazione Toscana Spettacolo e vincitore del Premio del Pubblico alconcorso Giovani Realtà dell'Accademia Nico Pepe.
Nel 2009 viene allestito Gabbato Lo Sound, versione rock & roll di Gabbato lo Santo realizzata col gruppo Il Maniscalco Maldestro, coprodotto da Volterra Teatro; 7Novembre2008-un disarmante spettacolo pacchiano, coprodotto dal Kilowatt Festival in collaborazione con Armunia e l'Arboreto di Mondaino. Sempre nel 2009, per la prima volta debutta TAPPA, terzo spettacolo del progetto Memoria del tempo presente, che continua a debuttare, girando ancora l'Italia e cambiando totalmente ad ogni replica.
Tra il 2010 e il 2011 Gli Omini lavorano alla stesura del libro Il pesce spada non esiste- interviste, racconti, frasi fatte, fiori fritti, in memoria del tempo presente, edito da Titivillus, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo. L'intera compagnia partecipa a Sogno d'una notte d'estate di Massimiliano Civica, prodotto dal Teatro Stabile dell'Umbria e da Roma Europa Festival.
A fine 2011 nasce il progetto Casamatta, teso a proteggere le individualità all'interno del gruppo. E intanto la formazione cambia, e da Casamatta escono tre spettacoli L'Asta del Santo, L'uovo e il pelo e Io non sono lei.

Nel 2012 parte il giro di Capolino, nuovo progetto d'indagine rivolto al coinvolgimento di giovani, coprodotto dalla Cooperativa Sociale Coop21 e dalla Regione Toscana, che gira per un anno e mezzo mettendo in scena più di ottanta ragazzi dai 15 ai 30 anni, con una drammaturgia in continuo cambiamento. Da questa famiglia allargata nasce nel 2014 La famiglia Campione, spettacolo prodotto in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola e il sostegno della Regione Toscana. Sempre nel 2014, Gli Omini diventano compagnia residente all'Associazione Teatrale Pistoiese e ricevono il Premio Enriquez come "Compagnia d'innovazione" per la ricerca drammaturgica e l'impegno civile.
A fine 2014 Gli Omini iniziano a lavorare al Progetto T, progetto triennale prodotto dall'Associazione Teatrale Pistoiese, che punta al rilancio della Ferrovia Porrettana, attraverso eventi e spettacoli. Il primo spettacolo del progetto, Ci scusiamo per il disagio, ha debuttato a luglio 2015 nel Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia.
Nel 2015 Gli Omini vincono il premio Rete Critica come migliore compagnia dell'anno.
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