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Questa è una versione ridotta della scheda spettacolo inserita da Sonar.
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Le Nid

progetto g.g.
Regia:
Drammaturgia: Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti
Attori: Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti
Anno:
Adatto a: per tutti
“Questa è la storia di un nido.. di un nido grande.. di un nido caldo.
Questa è la storia di un nido.. e di qualcuno che c'è e di qualcuno che arriva...”


All’inizio c’è una casa bianca, posto stabile e sicuro, radice e luogo di sicurezze.
Chi la abita conosce la tranquillità del rituale che si ripete, del “nulla di storto può accadere”.
Ma un giorno nella casa arriva chi non si aspetta, arriva un “altro”, fuori dagli schemi, che destabilizza, che toglie certezze, ma che è anche novità e magia. Perché il nuovo arrivato porta con sé un dono: uno strano uovo. Da custodire, da curare, da proteggere, da aspettare. Insieme.
Il tempo passa, scandito dalle stagioni. L’incontro tra due mondi e modi diversi diventa piano piano occasione di scoperta e di scambio. E nello scambio si può insegnare e anche imparare.
Crescere, rinnovarsi e stupirsi, della vita nuova e magica che arriva.


LO SPETTACOLO

La storia prende vita oltre le parole, nel linguaggio universale del corpo, della musica e della danza.
Musiche originali evocano giorni che passano, ninne nanne che addormentano, pericoli che arrivano, gusci che si rompono, meraviglie che stupiscono. L’azione scenica è costruita attorno allo stupore: del diverso, dell’attesa, del cambiamento. A qualcosa che sta per accadere.
In uno spazio completamente bianco, si racconta dell’arrivo dell’altro, del “diverso da me”, di una nascita e di un accudire, dell’attesa e della sorpresa, di uno strano uovo che si schiude. E poco importa se dall’uovo non uscirà un delicato e piccolo uccellino, ma un drago sgraziato e grandissimo dagli occhi oro. L’inatteso non farà paura: insegnerà a crescere, a cambiare a prepararsi al mondo nuovo.
La ricerca realizzata con i bambini dagli 0 ai 6 anni, ha portato a svuotare lo spazio e a renderlo bianco, ad affidarci alle musiche minimali di Pier Giorgio Storti, agli essenziali elementi scenici creati da Donatello Galloni e a un drago veramente magico costruito dalle sapienti mani di Ilaria Comisso.
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