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Bottega di Mastro Porpora

Sede: Enna
Sito internet: https://www.facebook.com/mastroporpora
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Perché “PORPORA“?
I Fenici, grandi pirati e commercianti dell’antichità, estraevano la porpora da un particolare mollusco per rivenderla come pigmento per le stoffe dei sovrani stranieri.
La porpora mescolata con la cenere dava vita ad una pasta violacea, più scura: il pigmento “viola” in poche parole.
Il VIOLA è per tradizione, in Teatro, il colore della Sfortuna, della Discordia.
Noi lavoriamo sodo per portare tanta sfortuna a chi ci crede.
La Bottega di Mastro Porpora non è necessariamente un luogo fisico, è una circostanza, una situazione che prende vita ogni volta che ci mettiamo in gioco, con l’obbiettivo di imparare e sperimentare sempre nuove forme di Teatro. Imparare come? Studiando. Sfogliando. Scrivendo. Elaborando. Confrontando. Incontrando i nostri maestri. Sudando. Sudando tanto. FACENDO, insomma. Il nostro è un lavoro sempre al gerundio.
La Bottega di Mastro Porpora è nata e ha sede ha Enna, per iniziativa di Sergio Beercock.
I suoi odierni membri sono Sergio Beercock, Noa Di Venti, Floriana Sabato, Giorgio Russo; al momento è in attivo con due spettacoli "LA TRAPPOLA" e "CIARLATANI DI SILENO".

Dicono di noi:
- Si nasce e si diventa insieme qualcosa di nuovo. Si lavora come semplici artigiani per rimuovere blocchi espressivi, per dare forma ad un’immagine. Teatro è ogni luogo, ogni cosa, ogni storia. Teatro è dentro ad una parola, una parola che diventa storia, un gesto che si mescola con quello di un altro, per caso, per destino, perché è perfetto così. La Bottega è una sorta di onda creativa che consente di entrare e di uscire quando si vuole. La storia è il tappeto su cui muoversi, l’unicità è data dall’istante in cui si lavora insieme. E’ un punto di approdo ideale e reale al tempo stesso, per chi vuole rivendicare il diritto alla fantasia, sapendo di essere pronti a fare teatro ovunque. Attori per il tempo di un sogno, attori per strada, attori con un sipario vero e proprio che si alza e cala, attori perché accade di esserlo. Ogni cosa ha un’anima, ogni cosa nella Bottega non sa di essere soltanto una cosa, sa di potere avere un ruolo ma soprattutto di potere cambiare quando serve o forse quando semplicemente vuole. Ogni persona che entra deve essere pronta a vivere una trasformazione, perché il teatro è trasformazione, perché la libertà è sapersi vedere altrove, tra le cose, nella gente. -
[Tiziana Tavella, giornalista]

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Opere caricate

La Trappola

Regia di Sergio Beercock
con Sergio Beercock, Noa Di Venti, Giorgio Russo

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Adagio - carneficina in un unico atto

Regia di Sergio Beercock, Noa Di Venti
con Sergio Beercock, Noa Di Venti

Prosa |
LCDF – le cose di fuori

Regia di Sergio Beercock
con Rocco Rizzo

Prosa, Performance, Altro | Improvvisazione, Prosa, Performance, Tragicomico, Dada