LE RADICI DI MAL DEI FIORI NEOARCHEOTATRO
Nathalie Bernardi, attrice, pedagoga e regista torinese, si forma alla Scuola Professionale sull'Arte dell'Attore "SAT" presso Teatranza Artedrama. Affina le tecniche attoriali dedicandosi al teatro fisico di Grotowski, alla danza e al mimo attraverso workshop e collaborazioni coi nomi più interessanti della ricerca teatrale contemporanea (Domenico Castaldo e Katia Capato, Massimo Munaro, Yves Lebreton, Raffaella Giordano, Zerogrammi, Rena Mirecka, Sergei Ostrenko). Dal 2004 al 2011 fa parte della compagnia "Lilithteatronirico". Nel 2012 fonda il gruppo "Paperelle Scampate" e cura come ideatrice ed organizzatrice la rassegna "Palco Oscenico" attiva nei più rinomati locali e teatri torinesi. Dal 2008 è insegnante e formatrice teatrale per la scuola primaria e secondaria. Francesca Puopolo e’ attrice, drammaturga , speaker e formatrice. Studia Storia del Teatro al DAMS di Torino; dopo il diploma al Centro di Formazione Teatrale “Alberto Blandi”, diretto dal regista Massimo Scaglione, si avvicina alla Commedia dell’Arte frequentando stages di perfezionamento con SantiBriganti Teatro. Approfondisce in seguito, per due anni, la tecnica corporea espressiva (metodo Lecoq) all’Action Theatre di Torino. Debutta nel 2004 con la Compagnia Giovani del Teatro delle Dieci di Torino. Dal 2005 è insegnante e formatrice teatrale, specializzata in dizione, ortoepia e tecnica vocale. Ha scritto e portato in scena numerosi lavori teatrali, tra I quali “Convivium o florilegio dell’Amor Di-vino” e “Pupeide- Bettina Balla il Boogie”. Nel 2015 presta la voce per gli spot radiofonici nazionali dell'azienda Tempur e per la Tonica Superfine Tassoni.
Nel 2013 Nathalie Bernardi e Francesca Puopolo hanno fondato “Mal dei fiori Neoarcheoteatro” , sodalizio di ricerca e sperimentazione teatrale. Mal dei Fiori ha all'attivo un laboratorio permanente di ricerca sull'arte dell'attore, “Fiorir d'Attori”, ha collaborato con numerose realtà del territorio per l'ideazione e la realizzazione di spettacoli di ricerca.
INTERVISTAUTOMATICA
I: Perchè "Neoarcheoteatro"?
M: NEO-ARCHEO-TEATRO è un "neologismo per necessità". Noi ri-cerchiamo una forma espressiva teatrale innovativa, che però riproponga il momento cultuale, la sacralità, il processo di esperienza collettiva del teatro delle origini. Il nostro teatro vive e respira nel momento in cui termina la forma di spettacolo, l'intrattenimento; elaborando quel lutto si varca la Soglia che conduce al Chissà Dove.