Fumatori di Carta (nome che vuole essere un omaggio a Cesare Pavese) è un collettivo artistico costituitosi nel giugno 2008, formato da attori e musicisti, diplomatisi presso l’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi, l’Accademia Drama Centre - Central Saint Martins di Londra e l’Accademia Internazionale della Musica di Milano.
Il loro primo lavoro insieme è Last Blues, To Be Read Some Day che debutta al Circolo dei Lettori di Torino nel settembre 2008, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Cesare Pavese, e successivamente va in scena al Festival Pavese 2009, e nella stagione 2009/2010 al Festival Fuorifesta del Teatro Arsenale di Milano e al Teatro Filodrammatici/Teatro Gioco Vita di Piacenza.
Durante il Festival Pavese 2009, tra la compagnia e la Fondazione Pavese nasce una collaborazione che porta alla nascita di un secondo progetto: Avrei Voluto Fare Del Cinema... debutta al Festival Pavese 2010, dedicato appunto a Pavese e il cinema. Lo spettacolo viene poi ripreso ed ampliato nel 2012 per il Festival Internazionale La MaMa Spoleto Open.
Nel frattempo i membri del collettivo lavorano ad altri progetti indipendenti, fra l’Italia e l’Inghilterra. L’attrice e fondatrice della compagnia, Cecilia Gragnani, inizia un percorso di studi e collaborazioni con artisti internazionali in Inghilterra. Nel 2010, insieme ad un’artista irlandese, partecipa con Lie Under The Sheets ad una rassegna di corti teatrali organizzata dall’istituzione londinese Old Vic New Voices. Nel 2011, insieme alla designer Chiara Bello, partecipa al Premio Arte Laguna con l’installazione Mad In Itali basata sull’emergenza rifiuti in Italia.
Da sempre appassionata di cibo e interessata ad esplorare il rapporto tra musica e teatro, viene invitata dal festival The Vault 2014 a partecipare con un nuovo progetto Food For Thought. Collaborano al progetto artisti internazionali ed italiani, da qui la nuova denominazione FumatoridiCarta/PaperSmokers.
Nel 2018/19 sono due i progetti in via di sviluppo: Rosalina, un racconto della celebre tragica vicenda Shakesperiana attraverso gli occhi del primo amore di Romeo Montecchi; e Expat Underground, un monologo sull’odissea contemporanea di giovani italiani alla ricerca della felicità in una Londra multietnica e sregolata.