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Is Mascareddas

Sede: Monserrato (Cagliari)
Sito internet: http://www.ismascareddas.it
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Nei primi anni di attività, trascorsi a Cagliari in un piccolo laboratorio nel quartiere Castello, tengono banco i varietà musicali per burattini e marionette. Sempre degli anni ‘80 i primi spettacoli tratti da opere letterarie come "La Giara" (1986), sulla scorta di una riduzione della novella pirandelliana realizzata l'anno prima insieme ad un gruppo di detenuti del carcere minorile di Quartucciu (CA). In quel periodo i principali materiali utilizzati per le creazioni sono la cartapesta, il ferro, la stoffa e la gommapiuma.

Nel 1993 nasce Areste Paganòs, la prima maschera burattinesca sarda protagonista di storie calate nella realtà locale. E il pubblico alterna la risata alla riflessione su temi come la faida e il banditismo. Del 2000 è lo spettacolo "Chi ha paura della Mortadella?", piéce con cui Is Mascareddas riesce a sfidare il sommo tabù della società contemporanea: la morte. Nello stesso anno debutta "Rebecca", il primo spettacolo senza parole, dove la narrazione è affidata al movimento dei pupazzi con un accompagnamento musicale. A metà degli anni 2000 le teste vengono scolpite in legno di cirmolo e la compagnia affina lo studio sulla fisionomia dei personaggi.

Is Mascareddas varca a più riprese lo schema semplice del teatro di figura (la baracca, una muta di burattini, il burattinaio e la piazza) e si presta a dialogare con altri linguaggi artistici. Prima la miscela "puppets e jazz", rappresentata da due spettacoli: "Una notte in Tunisia" (1987), presentato due anni dopo a Berchidda alla II edizione di Time in jazz e "Siparietto", del 1992. Poi l'incontro con la musica lirica, negli allestimenti de "Le finte gemelle" (2002), in collaborazione di Teatro e/o Musica e del "Don Pasquale", per il Teatro Lirico di Cagliari (2008).

Nel 2007 il primo spettacolo di marionette senza fili manovrate a vista. Compaiono le sculture animate di "Giacomina e il popolo di legno", allestimento che rende omaggio all'opera di due maestri dell'alto artigianato artistico sardo del Novecento come Tosino Anfossi ed Eugenio Tavolara. Nel 2009 la compagnia sperimenta il teatro di prosa unito a quello d'animazione con "Le Mosche" (2009), sequel teatrale del romanzo di William Golding "Il signore delle mosche", l'anno successivo riaccende la vena espressionista con la piéce senza parole "A regime di Brezza". Chiudono la variegata rassegna di linguaggi drammaturgici e di tecniche di animazione gli spettacoli di narrazione con marionette da tavolo come "Doni" (2008) e Filò (2012). Successivamente la compagnia si cimenta con temi particolarmente attuali realizzando nel 2013 Oscar va in città (sulla sicurezza stradale), nel 2014 e Venti Contrari (omaggio alle sorelle Coroneo) per poi avviare nel 2015 la collaborazione con Sardegna Teatro e la coproduzione di Soglie (sulla tragedia dei migranti) e la donnina che semina il grano (sul rispetto dell’ambiente).

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Opere caricate

Soglie

Regia di MARCO SANNA
con ANTONIO MURRU - MAURO PALMAS

Teatroragazzi (10-99) | soglie, is mascareddas, burattini, migranti, musica dal vivo
Venti Contrari

Regia di Karin Koller
con Donatella Pau, Cristina Papanikas

Figura, Performance | teatro, arte, marionette, performance, sardegna