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Prose - Figure

SEMBRA MA NON SOFFRO - 2° episodio della Trilogia dell'Inesistente_esercizi di condizione umana

Free event

di:
attori: Roberto Scappin | Paola Vannoni

Descrizione:

Teatro SEMBRA MA NON SOFFRO di quotidianacom con Roberto Scappin | Paola Vannoni produzione quotidianacom, Kilowatt Festival con il sostegno di Provincia di Rimini "I due discutono di filosofia, ...

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Name: quotidiana.com

website: http://www.quotidianacom.it

Email: quotidianacom@gmail.com

Address: Via Santarcangiolese 4513 - 47824 Poggio Torriana (RN)

Roberto Scappin e Paola Vannoni fondano nel 2003 a Rimini quotidiana.com
La ricerca di un proprio linguaggio si intreccia al percorso di produzione dei testi.

Nel 2008, con la Trilogia dell’inesistente, la compagnia esprime compiutamente la propria cifra artistica.
Il Primo episodio della Trilogia, Tragedia tutta esteriore, vince il premio Stefano Casagrande – Teatri di Vita, Bologna.
I testi della Trilogia dell’inesistente sono pubbicati da L’Arboreto Edizioni, Mondaino.

Dal 2008 a oggi con A casa, bambola! la compagnia ha prodotto quindici spettacoli.
Un percorso di ricerca e sperimentazione che prosegue nel solco di una scrittura dialogica fatta di domande e risposte, temperature surreali e comiche che hanno un valore politico, perché si inseriscono nei nodi gordiani dell’etica, dell’estetica e, più in generale, dei dilemmi esistenziali. E che cerca una sua cifra espressiva nella stilizzazione dei due personaggi dialoganti, nella loro recitazione pacata ma “sorniona”, apparentemente immobile ma icastica, che amplifica l’effetto straniante e ironico dei loro testi.

Nel 2019 la compagnia ha presentato alla Biennale Teatro di Venezia, nella direzione di Antonio Latella, un segmento della propria produzione.

Nel 2022 con Titivillus ha pubblicato i testi della seconda Trilogia Tutto è bene quel che finisce.

Title: SEMBRA MA NON SOFFRO - 2° episodio della Trilogia dell'Inesistente_esercizi di condizione umana

Of: quotidiana.com

Direction: quotidiana.com

Dramaturgy: quotidiana.com

Actors: Roberto Scappin | Paola Vannoni

Genre: Prose - Figure

credits: Dopo il primo episodio 'Tragedia tutta esteriore', lavoro che ci ha in qualche modo rivelato come dall'accettazione della propria inutilità possa prodursi una materia nuova su cui sperimentare la propria impotenza, ci siamo accorti che si erano prodotti, quasi per partenogenesi, altri organismi esplorativi che ci indicavano e conducevano verso nuove micro-realtà. Nel tentativo di organizzare e dare una struttura drammaturgica a questa materia eclissata e instabile, abbiamo individuato il corpo di tre organismi che si versano l'uno nell'altro e dialogano insieme. Abbiamo chiamato questo corpo Trilogia dell'inesistente Il primo, Tragedia tutta esteriore, alle prese con una vendetta; il secondo, Sembra ma non soffro, si confronta con l'attesa e l'estraneità; il terzo, Grattati e vinci, dello scrivere e produrre attraverso i mezzi stessi dell'impotenza. La cifra dinamica di questa trilogia dell'inesistente, si identifica e si concreta sostanzialmente in Esercizi di condizione umana SEMBRA MA NON SOFFRO non si propone di indagare il dolore, ma di trattare l'indecenza del dolore, così come è indecente dire il dolore. Così indicibile da voler ostinatamente essere detto. Esiste un dolore reale? quello che rifiuta di essere detto? come identificarlo se non usando un codice che gli è estraneo? La verità incomunicabile può forse essere mostrata solo dal comico, in grado di rivelare l'assoluta ineffabilità del dolore. L'estraneità e l'attesa di 'Sembra ma non soffro' non rappresentano antidoti al dolore, sono semmai una degenerazione della sofferenza, tanto che nulla sembrerebbe legare le due figure in scena al tema che le ha scaturite, nulla tranne essi stessi, posti su due inginocchiatoi ma con niente di cui pentirsi né qualcuno a cui rivolgere una preghiera. Si finisce dentro il silenzio. Nello spazio tra le parole c'è altro. Il solito pensiero indicibile o forse qualcosa di più. Oltre la rabbia e oltre il disprezzo, epurati dalla passione non resta che la constatazione. Lo sforzo è riguadagnare lentamente il senso della distanza, pensare criticamente, porre distinzioni là dove tutto è omologato, impastato. Estraniarsi. L'inutilità ci libera dalla presunzione della scoperta. Ma resta il principio di possibilità, che consente di uscire con una decisione, con una parola tragica: questo io farò. Nemmeno il principio di realtà – l'impotenza – lo sconfigge. Così anche la possibilità è illusoria. Come figure incasellate nella striscia di un fumetto, aspiriamo a un altrove e ci dibattiamo come sbavature di un disegno nel recinto angusto della vignetta.

more credits: con il sostegno di Provincia di Rimini

Teatro

SEMBRA MA NON SOFFRO
di quotidianacom
con Roberto Scappin | Paola Vannoni
produzione quotidianacom, Kilowatt Festival
con il sostegno di Provincia di Rimini

"I due discutono di filosofia, di religione, si interrogano alla loro maniera su Dio e i comandamenti, e poi si mettono a parlare delle più futili banalità, i fermenti lattici, la gente che si lava il collo o le orecchie o le ascelle. E anche qui le due sfere si intrecciano, le domande filosofiche ricevono risposte terra a terra, le domande terra a terra richiamano risposte inutilmente pensose. A volte questo scarto pare invece innescare sorprendenti lampi beckettiani: «Perché ci siamo inginocchiati?» – «Per vedere se la sofferenza diminuiva», è uno scambio di battute che non sarebbe dispiaciuto all’autore irlandese. E tutte le riflessioni sulla crocifissione e sui miracoli potrebbero rimandare a certi passi di Aspettando Godot sulla sorte dei due ladroni.
Insomma, è una proposta anomala, curiosa, da vedere e su cui riflettere. "
(Renato Palazzi, 14 dicembre 2013 delteatro.it)

Video integrale: Courtesy La Biennale di Venezia

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