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Into the Cage

La domanda senza risposta
Regia: Stefano Zanus Fortes
Drammaturgia: Stefano Zanus Fortes
Attori: Adriano Doria: voce recitante Salvatore Taverna: synth, theremin Stefano Zanus Fortes: chitarra, synth Virginio Bellingardo: percussioni
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (15-20), Performance, Altro

Tags: cage, indeterminismo, silenzio, parole, musica

La performance Into the Cage, omaggio alla figura e al pensiero di John Cage, propone una "lettura sonorizzata" della conferenza Lecture on nothing, presentata a New York nel lontano 1949.
Nonostante siano passati più di 70 anni dalla stesura di questo testo, crediamo sia ancora utile porci alcune domande: A che punto siamo? Quanto siamo riusciti a cogliere dalla caleidoscopica personalità del rivoluzionario compositore statunitense, dai suoi stimoli e dalle sue provocazioni concettuali elaborate durante la sua lunga carriera? Quanto ancora dipendiamo dal complesso rituale dell’atto verbale, dalla parola e dalla musica, in ragione di una già enunciata lezione che ruota attorno a una diversa estetica del suono, libera e orientata all’indeterminatezza semantica e alla non esaustività del messaggio sonoro?
L'ascolto per Cage, assume un valore interlocutorio e la musica - realizzata qui per deviare dall’univocità del messaggio - funziona quando lo spettatore lascia il certo per l’incerto, interpretando in maniera attiva e personale quanto va ascoltando, esonerando così il pezzo sonoro dalla sua saturazione nel tempo e nello spazio.
La Conferenza sul niente e l’indeterminismo sono i due aspetti che, più di altri, andremo a toccare e far vivere agli spettatori durante la serata. L'adozione di tecniche aleatorie e casuali, dice ancora Cage, serve a tre scopi: aggirare il desiderio di trovare sempre l'emozione nella musica, rimuovere tutte le tracce di identificazione personale con il materiale musicale e eliminare l'aspetto soggettivo del processo compositivo. Indeterminismo significa allora eliminare la nozione di scelta dal processo creativo per avvicinarsi all'indeterminatezza del suono naturale. La musica è natura, non imitazione della natura; l’artista non organizza la natura, ma la ascolta”. Il rifiuto del principio compositivo, della conseguenza logica e della concezione della musica in quanto “suono organizzato”, come dice Edgard Varèse, portano a liberarsi dalle costrizioni e a rimuovere quell’idea di modello musicale insito nel concetto europeo, basato fondamentalmente sulla centralità del compositore.


File scaricabili:
sinossi...INTO.THE.CAGE.pdf

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La Compagnia Teatrale “La domanda senza risposta”, compagnia di recente costituzione, nasce dall’incontro di quattro artisti che, pur provenendo da diverse esperienze teatrali e musicali, hanno deciso di unire le proprie competenze e conoscenze allo scopo di realizzare nuovi progetti teatrali.
La ricerca della Compagnia è primariamente indirizzata a portare in scena tematiche e argomenti (attraverso anche la rielaborazione di testi e suoni del passato) solo apparentemente metabolizzati dalla contemporaneità. Come in The unanswered question, partitura di Charles Ives dalla quale deriva il nome della compagnia, “La domanda senza risposta”, si muove sovrapponendo strati visivi, sonori e testuali distinti ma coordinati, dove ogni linea ha il proprio tempo e la propria “tonalità”. Un collage di silenzi, pensieri, colori e musica appoggiati su piani e stili contrastanti e sovrapposti che rappresentano la molteplicità del ventunesimo secolo, dove le diverse anime e logiche coesistono nello stesso tempo e spazio.

Componenti:
Adriano Doria: performer per vocazione, svolge attività teatrale sia come attore che regista. Tra le tante esperienze si ricordano Le Nuvole di Aristofane (regista e attore), Se no i xe mati no i voemo di Gino Rocca (regista), Peter Pan, musical (regista), Fiori d’arancio a merenda (regista) Cercasi maggiordomo (attore).

Virginio Bellingardo: percussionista e batterista fin dalla tenera età. Co-fondatore dei Definitive Gaze, gruppo storico new-wave, vanta numerose esibizioni nei teatri di tutta Italia. Presente in numerose registrazioni discografiche di diversi cantautori italiani, dal 2013 è il batterista stabile del cantautore Massimo Bubola (noto per la lunga collaborazione con Fabrizio De Andrè), registrando e incidendo in tutti i suoi ultimi dischi e live.

Stefano Zanus-Fortes: diplomato in chitarra e laureato in musicologia al DAMS di Bologna, per anni affianca l’attività di concertista allo studio di manoscritti del tardo ‘400 e del ‘700. Docente di storia della musica e biblioteconomia al Conservatorio e alla Facoltà di Design e Arti di Venezia, pubblica numerosi libri con la casa editrice Ut Orpheus e Curci.
Nel 2014 avvia il progetto “La macchina del tempo, musica, voci, rumori: l’universo dell’ascolto; performance teatrale in cui pubblico e musicisti sono posti in sale e teatri completamente al buio nei quali gli ospiti vivono un 'esperienza sonora che racconta il mondo attraverso l'ascolto di soundscape, musica, e pensieri filosofici. (link)

Salvatore Taverna
L’arte nelle diverse forme visive e sonore trasuda in Salvatore da tutti i pori della pelle. Dopo aver concluso l’Accademia di belle arti di Venezia, affianca la professione di artista a quella di musicista. Poliedrico tastierista e theremista e anima dei Trans, gruppo memorabile della fine degli anni ‘80, da sempre produce musica e si esibisce con svariate band in frequenti sessioni live in lungo e in largo per l’Italia.
Assieme a Stefano Zanus-Fortes pubblica nel 2021 il cd “Meshes of Land (Music for Maya Deren)" disco tributo a Maya Deren, nota cineasta americana scomparsa sessant’anni fa. ((link)

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