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This Wall Has No Title
Andrea Rampazzo/Ass. Cult. ZebraRegia: Andrea Rampazzo e Martina La Ragione
Drammaturgia: Andrea Rampazzo e Martina La Ragione
Attori: Martina La Ragione, Andrea Rampazzo e Maurizio Curcio
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti
Generi: Teatroragazzi (12-99), Danza, Teatro-danza, Performance
Tags: danza, street art, identità, trasformazione, muro
This Wall Has No Title
performance per un pubblico 12+
QUANDO SI È DI FRONTE A UN MURO NON SI PUÒ FARE A MENO DI FERMARSI
"A wall is a great weapon. It's one of the worst things you can hit someone with."
Banksy
"This Wall Has No Title" è una performance di Martina La Ragione e Andrea Rampazzo che mira ad essere il più vicino possibile ad un "lavoro di strada" e utilizza il muro come matrice creativa, come superficie, come punto di appoggio, come specchio, come limite, come contenitore dai molteplici significati. Il muro abitato dai corpi genera molteplici suggestioni, come finestre o scorci che si aprono su situazioni differenti da osservare, interrogare e mettere in discussione.
Il lavoro si ispira alle opere di Banksy, Blu ed Ericailcane - e i performer, in dialogo con il musicista Maurizio Curcio, le traducono in movimento e suono, oscillando giocosamente tra diverse qualità e immagini, esplorando un corpo ibrido alla costante ricerca di una nuova identità.
La “Street Art” è per sua natura accessibile a tutti e ha la capacità di scatenare immediatamente una reazione nell’osservatore, indipendentemente dall'età. Suscitando curiosità e domande sui temi dell'identità e della trasformazione, la performance interagisce con il pubblico che è libero di specchiarsi, avvicinarsi o perdersi nei confini tra spettatore e performer.
“This Wall Has No Title” è concepito come un lavoro site-specific e può essere eseguito sia in spazi teatrali che in scuole, centri culturali, musei, gallerie e altri spazi non convenzionali.
Altri crediti: Coreografia e performance: Martina La Ragione e Andrea Rampazzo
Live Music: Maurizio Curcio
Concept: Martina La Ragione e Valentina Buldrini
Writing designer: Nicolò Melotti
Disegno: Ericailcane
Mentoring: Nico Grüninger
Responsabile di produzione: Angelika Endres
Produzione: Una produzione di explore dance - Network dance for young audience, un progetto cooperativo di fabrik moves Potsdam, Fokus Tanz / Tanz und Schule e.V. München e K3 | Tanzplan Hamburg. Finanziato da TA
File scaricabili:
This.Wall.Has.No.Title.La.Ragione_Rampazzo.ITA.compresso.pdf
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Andrea Rampazzo é un artista della danza basato in Italia.
Prende parte all’ Arsenale della Danza - Centro di perfezionamento della Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, dove ha la possibilità di approfondire la sua conoscenza sulle pratiche della danza contemporanea.
Collabora come performer con Virgilio Sieni, Francesca Selva, Artemis Danza/Monica Casadei, Ismael Ivo, Déjà Donné, Silvia Gribaudi.
Parallelamente all'attività di danzatore, sviluppa i suoi lavori come autore, pensati sia per il palcoscenico che per contesti non convenzionali, che vengono presentati in svariati teatri e festival.
Nella sua personale pratica artistica Andrea ama ricercare come i linguaggi della danza e del corpo possano essere utilizzati per riconnetterci a noi stessi, agli altri e aprire una discussione sull’oggi che si instauri su un piano veramente umano.
Supportato dal CSC di Bassano del Grappa, prende parte come coreografo in diversi progetti internazionali
di ricerca e creazione come "Duo à trois voix”, una partnership tra CSC – Bassano del Grappa e Circuit-Est
centre choréographique Montréal, e “Migrant Bodies – Moving Borders” (migrantbodies.eu): progetto europeo di ricerca internazionale focalizzato sull’ identificazione e lo sviluppo di nuove e rilevanti azioni per l’inclusione di rifugiati e migranti attraverso iniziative basate sul movimento e la danza.
Ispirato dal progetto Migrant Bodies, nel 2019 crea i lavori "Just Papers" e "ZTL - Zona a Traffico Limitato".
Artista associato di Zebra dal 2017.
Attualmente è impegnato come performer in "Graces" di Silvia Gribaudi, nello sviluppo del suo nuovo progetto performativo "F.A.Q." e in una nuova produzione supportata da explore dance – Network dance for young audience e indirizzata a un giovane pubblico.
Prende parte all’ Arsenale della Danza - Centro di perfezionamento della Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, dove ha la possibilità di approfondire la sua conoscenza sulle pratiche della danza contemporanea.
Collabora come performer con Virgilio Sieni, Francesca Selva, Artemis Danza/Monica Casadei, Ismael Ivo, Déjà Donné, Silvia Gribaudi.
Parallelamente all'attività di danzatore, sviluppa i suoi lavori come autore, pensati sia per il palcoscenico che per contesti non convenzionali, che vengono presentati in svariati teatri e festival.
Nella sua personale pratica artistica Andrea ama ricercare come i linguaggi della danza e del corpo possano essere utilizzati per riconnetterci a noi stessi, agli altri e aprire una discussione sull’oggi che si instauri su un piano veramente umano.
Supportato dal CSC di Bassano del Grappa, prende parte come coreografo in diversi progetti internazionali
di ricerca e creazione come "Duo à trois voix”, una partnership tra CSC – Bassano del Grappa e Circuit-Est
centre choréographique Montréal, e “Migrant Bodies – Moving Borders” (migrantbodies.eu): progetto europeo di ricerca internazionale focalizzato sull’ identificazione e lo sviluppo di nuove e rilevanti azioni per l’inclusione di rifugiati e migranti attraverso iniziative basate sul movimento e la danza.
Ispirato dal progetto Migrant Bodies, nel 2019 crea i lavori "Just Papers" e "ZTL - Zona a Traffico Limitato".
Artista associato di Zebra dal 2017.
Attualmente è impegnato come performer in "Graces" di Silvia Gribaudi, nello sviluppo del suo nuovo progetto performativo "F.A.Q." e in una nuova produzione supportata da explore dance – Network dance for young audience e indirizzata a un giovane pubblico.