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Immigrant Song 2.0
Compagnia HellequinRegia: Ferruccio Merisi
Drammaturgia: Ferruccio Merisi
Attori: Lucia Zaghet
Trailer: Link
Anno: 2018
Adatto a: VM14
Generi: Prosa
Tags: saramago, immigrazione, africa, ricerca, pulcinella
Il titolo del famosissimo brano dei Led Zeppelin, che aveva apparentemente
tutt'altro senso parlando della conquista dell’occidente da parte dei Vichinghi,
qui è preso a prestito per parlare della non-conquista dell’Occidente di oggi...
Da parte di gente che muore per strada (o per mare)... Lo spettacolo sembra
chiedersi se per strada non sia morto l’Occidente stesso... Questo nuovo lavoro
della Scuola Sperimentale dell’Attore non è esattamente un monologo, poiché
le parole non sono molte, intrecciate con azioni coreografiche e simboliche che
fanno pensare più a una ritualità che a un racconto. Un Pulcinella cantastorie ci
regala, con tanto di mandolino, una favola di Josè Saramago sulla (impossibile)
fine del mondo, ed evoca, in questa cornice, la presenza di un migrante
dell’attualità, che a sua volta chiama sulla scena la figura Thomas Sankara, il
carismatico leader rivoluzionario del burkina Faso “eliminato” nel 1987.
La storia si rivela man mano, mentre lo spettatore viene affascinato dall’intrigante
intreccio di parole e gesti. E tra le ombre del detto e del danzato danno segno di
sé diversi fantasmi “non protagonisti” della vicenda: il colonialismo e la regola
onnipresente del capitale, il migrante fuggito da una politica violenta e tutti i
migranti fuggiti da qualsiasi cosa deprima la speranza e la dignità umana.
Con la lingua della bellezza e poesia, lo spettacolo contempla con delicatezza
l’idea del declino di una civiltà, la nostra, rispetto alla quale il “Problema
Migranti” è forse solo uno tra i sintomi più dolorosi.
Il lavoro testimonia anche di una ricerca meticcia sui linguaggi d’attore, che trova
una sua ragione nella tradizione di un impegno verso la specificità del teatro che
la compagnia porta avanti da oltre trent’anni; una specificità che oggi più che
mai deve attingere, senza pregiudizi e nemmeno senza superficiali pluralismi,
alle eccellenze di ogni cultura.
Produzione: Scuola Sperimentale dell'Attore - L'Arlecchino Errante
File scaricabili:
ImmigrantSong2.scheda.pdf
articolo.22.04.2021...immigrantsong.pdf
articolo.23.04.2021_1...immigrantsong.pdf
articolo.23.04.2021_2...immigrantsong.pdf
articolo.24.11.20219...immigrantsong.pdf
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La compagnia Hellequin è il braccio produttivo della Scuola Sperimentale dell’Attore, a sua volta un ente di ricerca, e formazione, fondato a nel 1985 da Ferruccio Merisi, già regista del Teatro di Ventura, direttore del Festival di Santarcangelo, di Romagna, docente alla Scuola del Teatro a l’Avogaria di Venezia.
La Scuola Sperimentale dell’Attore è conosciuta da molti, in Italia e all’estero, anche per una delle più originali ricostruzioni della Commedia dell’Arte, dovuta, fino al 2016 all’apporto di Claudia Contin Arlecchino e alla sua collaborazione con lo stesso Ferruccio Merisi. In tale ricostruzione sono evidenti sia i ponti con i linguaggi più attuali e con la drammaturgia contemporanea, sia quelli con le grandi tradizioni teatrali di altre culture.
Le tournée della Scuola Sperimentale dell’Attore, in tutti i continenti, sono spesso coniugate con progetti di pedagogia, di documentazione e di scambio.
Sotto l’aspetto della produzione, per la propria Compagnia Internazionale, composta da attori formati al proprio interno tra cui spicca il socio anziano Lucia Zaghet, la Scuola Sperimentale dell’Attore come si diceva utilizza il il nome di Hellequin, in onore del mitico proto-Arlecchino “signore delle anime perdute e diverse”.
Oltre alla produzione, che misura in modo concreto il procedere delle ricerche, sul territorio di residenza, la Scuola Sperimentale dell’Attore pratica un importante lavoro di formazione, a diversi livelli: formazione di attori, di operatori e di pubblico. C’è una “Piccola Accademia”, dedicata ai fruitori del tempo libero, e una “Officina Competenze”, dedicata alla formazione professionale.
Per la Città e la provincia di Pordenone la Scuola Sperimentale dell’Attore ha fondato e gestisce diversi progetti consolidati, tra i quali:
- “L’Arlecchino Errante” festival e workshop internazionale dedicato all’arte dell’attore (ventiquattro edizioni dal 1997);
- “Teatro nel Giardino del Mondo” (dal 2013), rassegna di teatro di innovazione e di impegno civile;
- “Fresco Teatro Social” (dal 2000 al 2016), e “Sperimentali Allegri” (dal 2017 ad oggi) rassegna diffusa di teatro popolare di ricerca;
- “Le Primizie dell’Arlecchino Errante” (dal 2017), rassegna di valorizzazione degli spazi di comunità nei quartieri del capoluogo;
- “Verbum Caro” (dal 2001) atelier permanente per lo studio della voce e della parola;
- il “Progetto Sciamano”, percorsi di ricerca per il teatro delle diverse abilità (dal 1998);
- “Teatro Migrante”, percorsi di ricerca con i richiedenti asilo politico del territorio (dal 2013);
- “Laboratorio Permanente di Commedia dell’Arte”, per la specializzazione degli attori che desiderano lavorare con le maschere.
La Scuola Sperimentale dell’Attore è conosciuta da molti, in Italia e all’estero, anche per una delle più originali ricostruzioni della Commedia dell’Arte, dovuta, fino al 2016 all’apporto di Claudia Contin Arlecchino e alla sua collaborazione con lo stesso Ferruccio Merisi. In tale ricostruzione sono evidenti sia i ponti con i linguaggi più attuali e con la drammaturgia contemporanea, sia quelli con le grandi tradizioni teatrali di altre culture.
Le tournée della Scuola Sperimentale dell’Attore, in tutti i continenti, sono spesso coniugate con progetti di pedagogia, di documentazione e di scambio.
Sotto l’aspetto della produzione, per la propria Compagnia Internazionale, composta da attori formati al proprio interno tra cui spicca il socio anziano Lucia Zaghet, la Scuola Sperimentale dell’Attore come si diceva utilizza il il nome di Hellequin, in onore del mitico proto-Arlecchino “signore delle anime perdute e diverse”.
Oltre alla produzione, che misura in modo concreto il procedere delle ricerche, sul territorio di residenza, la Scuola Sperimentale dell’Attore pratica un importante lavoro di formazione, a diversi livelli: formazione di attori, di operatori e di pubblico. C’è una “Piccola Accademia”, dedicata ai fruitori del tempo libero, e una “Officina Competenze”, dedicata alla formazione professionale.
Per la Città e la provincia di Pordenone la Scuola Sperimentale dell’Attore ha fondato e gestisce diversi progetti consolidati, tra i quali:
- “L’Arlecchino Errante” festival e workshop internazionale dedicato all’arte dell’attore (ventiquattro edizioni dal 1997);
- “Teatro nel Giardino del Mondo” (dal 2013), rassegna di teatro di innovazione e di impegno civile;
- “Fresco Teatro Social” (dal 2000 al 2016), e “Sperimentali Allegri” (dal 2017 ad oggi) rassegna diffusa di teatro popolare di ricerca;
- “Le Primizie dell’Arlecchino Errante” (dal 2017), rassegna di valorizzazione degli spazi di comunità nei quartieri del capoluogo;
- “Verbum Caro” (dal 2001) atelier permanente per lo studio della voce e della parola;
- il “Progetto Sciamano”, percorsi di ricerca per il teatro delle diverse abilità (dal 1998);
- “Teatro Migrante”, percorsi di ricerca con i richiedenti asilo politico del territorio (dal 2013);
- “Laboratorio Permanente di Commedia dell’Arte”, per la specializzazione degli attori che desiderano lavorare con le maschere.