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Icaro

Anomalia Teatro
Regia: Michele Mariniello
Drammaturgia: Debora Benincasa
Attori: Francesca Becchetti, Debora Benincasa, Marco Gottardello
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Icaro, disobbedienza, labirinto, mostruosità, carcere

“Vi siete inventati un mostro che potete tenere nascosto per farmi sussurrare
ma io voglio urlare.”

Il mito di Icaro occupa poche righe nelle Metamorfosi di Ovidio, eppure è un racconto così forte da rimanere impresso nel nostro immaginario collettivo: un ragazzino che vola verso il sole e poi precipita giù.
Questo spettacolo è la seconda incursione nel mito di Anomalia Teatro, la nostra ricerca è partita da una semplice domanda: da cosa vuole scappare Icaro?
Così ci siamo ritrovati in una storia molto più grande, la mitologia greca d’altronde è spesso una sequenza di personaggi rinchiusi uno nell’altro. Il nostro spettacolo inizia con un regno perfetto: Creta, governata dal re Minosse.
Nel racconto classico il re viene punito per non aver rispettato i patti con gli dei, il terribile castigo divino farà cadere la regina Pasife innamorata del toro sacro. Dall’unione della donna con la bestia nascerà il Minotauro. Dedalo, inventore geniale, costruirà un labirinto irrisolvibile per il mostro non sapendo che al suo interno verrà rinchiuso lui stesso insieme al figlio.
La nostra è una rivisitazione infedele della storia, eppure, pur modificando alcuni eventi, lasciamo intatto il nucleo potente del mito.
Il regno di Minosse è diventato specchio del nostro: una società in cui si viene costantemente costretti alla perfezione e alla performance. Un mondo in cui essere felici è un diritto ma anche un dovere. La storia ci permette metafore che possono sembrare distopiche: Minosse governa ogni aspetto della vita del suo popolo all’interno di una corte dove tutto è pubblico e ogni atto privato viene esposto. In realtà, noi ci concediamo esclusivamente simboli ma ciò che vediamo in scena e che può sembrarci eccessivo è esattamente il mondo in cui siamo immersi.
Il continuo proliferare di psicofarmaci, pillole per la felicità, corsi di mindfulness e di autoaiuto, podcast motivazionali sono uno dei sintomi di un mondo che ci vuole ingranaggi felici di stare al suo interno. Il disagio, la depressione (come quella che porta in scena Pasife) e la rabbia vengono sempre etichettati come difetti dell’individuo e mai responsabilità collettiva.
La nostra è quindi una riflessione sul prendere coscienza di ciò che abbiamo intorno, un invito alla disubbidienza e prima ancora a sentire ciò che realmente proviamo. Concederci emozioni che percepiamo come pesanti, offrici alla mostruosità e alla bestia.
Icaro, che nella nostra storia diventa ragazza adolescente, rappresenta la volontà di chi si rifiuta di partecipare al gioco del potere. In un mondo dove tutti sorridono Icaro fa le boccacce.


Altri crediti: Scenografia di Adele Gamba
Costumi di Simona Randazzo
Disegno luci di Andrea Gagliotta
Sound designer Massimiliano Semenzato

Produzione: Anomalia Teatro

File scaricabili:
Scheda.ICARO.pdf

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Anomalia Teatro è una compagnia nata a Torino nel 2016. È un gruppo di artisti che si prende cura di tutti gli aspetti creativi, produttivi e distributivi dei propri spettacoli, portando avanti ogni giorno un’idea di teatro che sia orgogliosamente popolare.

ANTIGONE – monologo per donna sola
Il nostro primo spettacolo, quello che ci ha fatto conoscere al pubblico e iniziare quest’avventura. La piccola Antigone ha visitato un po’ tutta l’Italia, tra teatri e licei, ed è volata oltreoceano grazie all’Italian Theatre Festival di New York. Il testo dello spettacolo è stato pubblicato dalla casa editrice SuiGeneris, e ha vinto il Premio Mauro Rostagno 2019 alla drammaturgia.

Theo – Storia del cane che guardava le stelle
Un altro monologo, a due anni di distanza dal primo, sta muovendo i primi passi nella stagione 2019/20, dopo un debutto col botto al Torino Fringe Festival. La storia di Theo Van Gogh, spalla silenziosa e fedele del fratello Vincent, ci ha dato lo spunto per per parlare di chi sta dietro agli eroi, relegati a poco più che semplici comparse, dimenticate dalla Storia.

Era meglio nascere topi
Quasi due anni di studio del popolo Rom, la minoranza più odiata e discriminata, per arrivare a scrivere uno spettacolo sul nuovo razzismo, su chi lo stereotipo lo porta avanti giorno per giorno. Iniziamo la creazione con il sostegno di Re.Te. Ospitale e del Teatro Studio Uno. Nel 2019 lo spettacolo vince l’ottava edizione del Premio CrashTest, e si prepara a debuttare a Torino nel 2020, all’interno della stagione del Teatro Stabile.

Oltre agli spettacoli la compagnia si dedica alla formazione con diversi corsi annuali di improvvisazione, teatro e scrittura scenica.

Questa piccola famiglia continua a lavorare a nuovi progetti e produzioni, per raggiungere sempre più spettatori, ed emozionarsi con loro.
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