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Padre d'amore Padre di fango

Teatro delle Donne
Regia: Cinzia Pietribiasi
Drammaturgia: Cinzia Pietribiasi
Attori: Cinzia Pietribiasi
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: tossicodipendenza, padre, figlia, memoria, cicatrici, percorsi, mappe, 1989, atto d'amore

La narrazione multimediale Padre d’amore Padre di fango ha debuttato il 23 luglio 2020 nell’importante cornice di Kilowatt Festival, a seguito della selezione “L’Italia dei Visionari”, davanti ad un pubblico commosso che ha cercato di rispondere alla domanda attorno a cui ruota tutto lo spettacolo: cosa vuol dire amare un padre?
Siamo nel 1989: l’atmosfera di disimpegno politico e sociale culmina nella caduta del muro di Berlino. La provincia veneta appare ferita dagli arresti politici e dal dilagare della tossicodipendenza. Sara è una bambina di 10 anni con la passione per il tennis e un amore spassionato per Andre Agassi e suo padre Sergio è un operaio trentenne, idealista ed eroinomane. Il 1989 è l’anno in cui tutto cambia anche per la famiglia di Sara.
Ad aiutare la protagonista nella lotta per la vita, importanti figure di donne: la nonna Teresa, macellaia e fan sfegatata di Casadei e la bisnonna Rina, operaia tessile da Marzotto e due guerre mondiali sulle spalle.
Sullo sfondo Schio, cittadina operaia in provincia di Vicenza. La piccola e industriosa città, che vede nascere e crescere grandi aziende tessili come la Lanerossi, negli anni ‘80 viene letteralmente sommersa dall’eroina, assistendo con indifferenza e paura all’annichilimento della generazione venti-trentenne dell’epoca.
La scrittura, dallo stile quasi cinematografico, procede per frammenti, immagini della memoria, odori degli ambienti abitati, eventi storici e copre un arco di tempo che va dal 1979 al 1992. La narrazione, asciutta e per niente patetica, è scevra da giudizi e commenti e rispecchia il punto di vista della bambina, che lentamente, ma inesorabilmente, diventa consapevole di ciò che sta accedendo a suo padre.
Attraverso l’occhio della webcam, gestita in tempo reale, il corpo, con i suoi segni e le sue cicatrici, diventa mappa di un percorso a ritroso nella memoria. Lo schermo restituisce una visione altra sia sul corpo che sulla cartina geografica, presente in scena, sulla quale si muovono dinosauri e paperelle ingigantiti e fuori scala. A completare la mappatura della memoria, un’installazione olfattiva che restituisce gli odori delle case abitate dai protagonisti.

Altri crediti: di Cinzia Pietribiasi e Compagnia Pietribiasi/Tedeschi

Selezione L’Italia dei Visionari 2020/Kilowatt Festival

Spettacolo vincitore del Primo Premio e del Premio della Critica Voci dell’Anima 2021

Con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia



performer Cinzia Pietribiasi

suoni Giorgia Pietribiasi

immagini Ayanta Noviello, Cinzia Pietribiasi

odori Marco Ceravolo

luci e scene Lidia Zanelli, Giulia Drogo, Andrea Narese

assistente alla regia Pierluigi Tedeschi

voci fuori campo Michele Zaccaria

foto di scena Luca Del Pia, Pietro Baroni, Andrea Narese

video teaser Ayanta Noviello



Si ringraziano:

Stefan Kaegi, Lola Arias, Alina Marazzi, Franco Ripa di Meana, Lorenzo Belardinelli



Produzione: Il Teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia di Firenze

File scaricabili:
DOSSIER.PDAPDF.21.pdf

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IL TEATRO DELLE DONNECentro Nazionale di Drammaturgia30anniNasce nel 1991 da un’idea di Maria Cristina Ghelli l'Associazione Culturale Il Teatro delle Donne. La fondano o vi aderiscono da subito autrici, attrici, registe, operatrici e studiose del settore, fra cui Dacia Maraini, Barbara Nativi, Laura Caretti, Lucia Poli, Valeria Moretti, Donatella Diamanti, Lia Lapini. Il Teatro delle Donne è un centro di drammaturgia che si occupa della scrittura teatrale contemporanea promuovendo un teatro al quale oggi si devono senza dubbio alcuni fra i fermenti più interessanti del panorama della nuova drammaturgia e del nuovo fare ed immaginare teatro.E’ stato all’avanguardia nel creare un centro di produzione drammaturgica italiana, creando un archivio efficiente e molto ricco, che attualmente raccoglie più di 1000 testi di autrici italiane contemporanee ed è consultabile sul sito www.teatrodelledonne.com. Il Teatro delle Donne svolge un’ampia attività di documentazione, formazione e produzione.Riceve contributi dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana, da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, da Comune di Firenze, Città Metropolitana, etc.Gestione di teatri Dal 1993 al 1995 ha la direzione artistica del Teatro A. Boito di Greve in Chianti;nel 1994-'95 e 1995-'96 cura le stagioni del Teatro dei Ricomposti di Anghiari (Arezzo), in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo;per cinque anni, dal 1997 al 2001, gestisce il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (Lucca), in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, Provincia di Lucca, Regione Toscana;tra il 2002 e il 2004 collabora con il CEL-Teatro di Livorno, alle stagioni del teatro Goldoni e Goldonetta;nel 2002 vince la gara per la gestione del Teatro Comunale Manzoni di Calenzano che gestisce fino al febbraio 2021. Nel febbraio 2021 grazie alla Fondazione Teatro della Toscana e al Comune di Scandicci prende residenza presso il Teatro Studio Mila Pieralli (Scandicci-FI). Dal giugno 2022, grazie al Maggio Musicale Fiorentino, alla Fondazione Cassa di Risparmio e al Comune di Firenze, ha residenza presso lo storico teatro Goldoni di Firenze, con la Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale fondata insieme a Dacia Maraini nel 2004, con tutte le attività di formazione riunite sotto la sigla TDD_TeatroFormAzione adesso dirette da Silvia Calamai (autrice, docente di linguistica all’Università di Siena, vice-presidente del Teatro delle Donne).L’archivio dei testi delle autrici di teatro prende invece sede a Firenze insieme all’ufficio del Teatro delle Donne in via Baccio da Montelupo, 101. Rassegne e FestivalDal 1992 al 2009 "Autrici a Confronto” festival sulla drammaturgia contemporanea delle donne, 18 edizioni; dal 1992 al 2002 rassegna estiva di drammaturgia contemporanea per il Comune di Firenze (prima Chiostro di Santa Maria Novella, poi Teatro all’aperto di Villa Strozzi);"Streghe & Madonne", festival estivo, per quattro anni (1997-2000) a San Giuliano Terme (Pisa), poi dal 2001 a Firenze e Scandicci, rispettivamente al Teatro all'aperto di Villa Strozzi e al Castello dell'Acciaiolo, poi al Teatro Manzoni di Calenzano fino al 2009;dal settembre 2010 inaugura AVAMPOSTI -Teatro Festival e il premio di drammaturgia contemporanea AVAMPOSTI D’AUTORE. Il festival si svolge a Firenze e nell’area metropolitana (Sesto Fiorentino, Calenzano, Scandicci)Alcuni degli spettacoli prodotti:"Una" di Barbara Nativi 1992"La donna gigante" di Lidia Ravera 1993"Perla D'Arsella" di Katia Beni e Alessandro Benvenuti 1993"Manicomio Primavera" di Carlina Torta 1994"Recital" di Costanza Caglià e Lina Prosa 1995"Una tavolozza rosso sangue" di Valeria Moretti coproduzione Teatro Stabile di Parma 1996"Altri tempi" di Raffaella Battaglini 1997"Perchè John Lennon porta la gonna?" di Barbara Nativi da Claire Dowie 1998"La Viola di Prato" di Valeria Moretti 1999"Frida" di Valeria Moretti 2000"Piume di piombo" di Miriam Bardini 2000"Indovina da chi andiamo a cena?" di Donatella Diamanti 2001"Aracne" di Alberto Severi 2001“Trincea di signore” di Silvia Calamai coproduzione Laboratorio nove 2002“Piccole Mosse” di Valeria Moretti, regia di Stefano Massini 2003“Norma ‘44” di Dacia Maraini, regia di Stefano Massini 2004“La gabbia 1-figlia di notaio” di Stefano Massini 2005“Congelata” di Silvia Calamai 2005“Donna non rieducabile-memorandum teatrale su Anna Politkovskaja” di Stefano Massini 2006“La gabbia 2 –zone d’ombra” di Stefano Massini 2007 “La gabbia 3 – versione dei fatti” di Stefano Massini 2008“Frankenstein” di Stefano Massini, coproduzione Metastasio-Teatro Stabile della Toscana 2009“Voci del verbo fare:donna-lavoro” di Silvia Calamai, 2009“L’Italia s’è desta” di Stefano Massini 2010“La porta” di Magda Szabo, riduzione di Stefano Massini 2011“In nome del popolo italiano” di Matteo Bacchini 2011“Lo schifo, omicidio non casuale di Ilaria Alpi” di Stefano Massini, coproduzione Metastasio-Teatro Stabile della Toscana 2012“Senza gioia” di Ilaria Mavilla, 2012“Balkan Burger” di Stefano Massini 2013“African Requiem: 20 marzo 1994 appunti di fine giornata” di Stefano Massini con Isabella Ragonese, 2014“Tale madre, tale figlia” di Laura Forti, con Amanda Sandrelli, 2015“Shenzhen significa inferno” di Stefano Massini, 2015“La Ribelle” di Giuseppe Manfridi, 2016“Maternity Blues” di Grazia Verasani, regia di Elena Arvigo, 2016“Donna non rieducabile” di Stefano Massini, regia di Elena Arvigo, 2016“Glory Hole” di Ilaria Mavilla, 2016“Il bambino sogna” di Hanoch Levin, 2017“ Trincea di signore” di Silvia Calamai, 2017“Monologhi dell’atomica” di Elena Arvigo da Svetlana Aleksievich e Kyoko Hayashi, 2017“Il Disobbediente: Don Milani a San Donato” di Eugenio Nocciolini, 2017“La donna fatta a pezzi” di Filippo Renda da Assja Djebar, 2017“Vivo in una giungla, dormo sulle spine” di Laura Sicignano, 2017”4:48 psychosis” di Sarah Kane, 2017“La cura” di Gherardo Vitali Rosati, 2017“Un piede in paradiso” di Virginie Thirion, 2017“Amy_storia di un naufragio”di Valerio Nardoni e Daniela Morozzi da Joseph Conrad, 2018“Come un fiume_l’ultimo viaggio di Tiziano Terzani” di Eugenio Nocciolini, 2018“Tutto il male che non ti ho fatto” di Filippo Renda, 2018“Wasted” di Kate Tempest, 2018“Circeo_il massacro” di Filippo Renda e Elisa Casseri, 2019”Nessuno_il mostro di Firenze” di Eugenio Nocciolini, 2019“La metafisica della bellezza_lettere dalle case chiuse”, di Elena Arvigo, 2019”La favola di Valibona” di Antonio Fazzini, 2019“Ritorni” di Fredrik Brattberg, 2019“Dalle Stelle” di Silvia Calamai, 2020“Amarti, che fatica!” di Andrea Muzzi, 2021“Padre d’amore, padre di fango” di Cinzia Pietribiasi, 2021“Frammenti coniugali” di Gabriele Giaffreda e Elena Miranda, 2021“Sul principio del precipizio” di Irene Petra Zani, 2021“L’ingrediente perduto” di Claudia Della Seta e Stefania Aphel Barzini, 2022“La teoria del numero perfetto applicata alle storie dell’utopia socialista” di Filippo Renda, 2022“Una storia al contrario” di Francesca De Sanctis, 2022“La Libertà” di Martin Bellemare, 2022“Due volte Tito – sopravvivere alla tragedia” di Virginia Landi, Francesca Mignemi, Eleonora Paris, 2022Laboratori, stage organizza laboratori e stage con le maggiori autrici e attrici italiane (Dacia Maraini, Valeria Moretti, Lucia Poli, Marisa Fabbri, Pamela Villoresi, Elisabetta Pozzi, Donatella Diamanti, Anna Meacci) in vari teatri della Toscana;nel 2004 Dacia Maraini fonda al Teatro Manzoni La Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale;Stefano Massini dà vita al Teatro Manzoni alla CalenzanoTeatroFormAzione attiva dal 2004.Dal 2016 le due attività di formazione sono unitamente dirette da Andrea Nanni, i corsi sono 6 i docenti 7. Vengono organizzati vari seminari con autori che partecipano alla stagione del Teatro delle Donne al Teatro Manzoni di Calenzano, con gli autori: Gianfranco Berardi, Elisa Casseri e Filippo Renda, Alessandra Bedino, Daniela Morozzi, Michele Di Giacomo.Nel 2020/2021/2022 i seminari vengono organizzati prevalentemente on line con gli autori: Silvia Calamai, Oscar De Summa, Saverio La Ruina, Katia Ippaso.ConvegniOrganizza convegni ed incontri sulla drammaturgia contemporanea delle donne ogni anno nell'ambito del festival "Autrici a Confronto": - dalla letteratura alla scena - 1994- la scena prigioniera: la drammaturgia delle donne dagli anni '70 ad oggi - 1995- nuove tendenze della drammaturgia delle donne: il teatro per le nuove generazioni-1996- in attesa della legge: quali spazi per un teatro delle donne? - 1997- Quale scenario per il teatro italiano con l'istituzione del nuovo ministero per i beni e le attività culturali? - 1998- per un teatro delle donne del terzo millennio - 1999- il cuore e la scena e il corpo di sabbia/il corpo della donna, l'immagine, il teatro - 2000- incontri sulle scritture contemporanee - 2001nel 1998 presso il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo e nel 2003 presso il Teatro Manzoni di Calenzano promuove due convegni sulla gestione dei piccoli teatri e sulle residenze artistiche, in collaborazione con la Regione Toscana, a cui partecipano gli Assessori alla Cultura e i direttori artistici dei piccoli teatri di Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Lazio.nel febbraio 2001 è fra le strutture organizzatrici della prima Convention Nazionale "Donne nelle Arti" promossa dal Ministero delle Pari Opportunità e dal Ministero per i beni e le attività culturali e ne cura il settore teatro proponendo uno workshop con le maggiori autrici, registe, attrici, organizzatrici, direttrici di teatro e operatrici a livello nazionale, che segue come coordinatrice, riportandone i risultati in un intervento conclusivo che è pubblicato negli atti della Convention; Nel 2007 organizza al Teatro Manzoni di Calenzano il convegno “la gabbia-le gabbie” riflessione sul teatro d’impegno civile;nel 2008 l’iniziativa “drammaturgia e violenza alle donne” a cui partecipano moltissime autrici italiane;sempre nel 2008 il Teatro delle Donne è all’Università di Parigi (Centre de Recherches en Linguistique, Littératures et Civilisations Romanes - Université Paris 8);nel 2009 e nel 2010 il Teatro delle Donne promuove due convegni con la rete 4D – TEATRI.2010-2021 Nel corso delle stagioni del Teatro Comunale Manzoni di Calenzano promuove incontri con gli autori e autrici dei singoli spettacoli presso la biblioteca comunale CIVICA e presso il teatro.Altre iniziativeDal 1997 cura diverse manifestazioni per la Regione Toscana, come la serata per la consegna al poeta Mario Luzi del premio Pegaso D'Oro al Teatro Romano di Fiesole, presentata da Corrado Augias o nel 1998 la giornata dei diritti umani delle donne e presentata da Pamela Villoresi; nel 1999 quella dedicata ai diritti dell'infanzia presentata da Red Ronnie;nel 2000 quella dedicata ai diritti dei paesi poveri "Battere la povertà" presentata da Anna Meacci e Carmine Fotia;Nel 2007, 2008, 2009 il Teatro delle Donne partecipa ai Meeting di San Rossore sui diritti umani promossi dalla Regione Toscana proponendo in reading tre testi di Stefano Massini; tra il 2008 e il 2011 sviluppa un’intensa attività sul tema della violenza contro le donne. Organizza per la Regione Toscana molte iniziative nell’ambito della campagna “Mai più sola!” fra cui per tre volte in Piazza della Signoria sotto la Loggia dei Lanzi gli spettacoli “Violenza negata” 14 dicembre 2008, “Violenza femminile, singolare” 12 dicembre 2009 e 14 febbraio 2010.Negli anni scolastici 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011, propone nelle scuole della provincia di Firenze un progetto di sensibilizzazione contro la violenza domestica “Radici della violenza-la macchina del tempo” che ottiene clamorosi consensi.nel 2011 con Unicoop porta il tema anche nei centri commerciali.Dal 2009 il Teatro delle Donne promuove la rete 4D – TEATRI fra i quattro teatri d’innovazione dell’area metropolitana fiorentina (Teatro della Limonaia, Teatro di Antella, Teatro Studio di Scandicci e Teatro Manzoni di Calenzano) di cui il Teatro delle Donne è capofila. Insieme realizzano alcune particolari iniziative produttive, come per il 20° anniversario della caduta del muro di Berlino o per il 150° dell’unità d’Italia e l’iniziativa 4D-drammaturgia in 4 dimensioni, percorso nella drammaturgia contemporanea.L’Archivio dei testi Le donne hanno vissuto una lunga e storica esclusione dalla scena. Quando il teatro diventa luogo della parola religiosa o politica le donne ne vengono estromesse.Prima del '500 ci sono soltanto rari casi di autrici per il teatro; si tratta in genere, come per l'ormai famosa Rosvita di Gandersheim, di religiose che fra le mura del convento si dedicano allo studio e alla scrittura. Mettono così in scena delle pièces che vengono rappresentate, sempre nell'ambito del convento. All'epoca del Rinascimento alcune famose cortigiane scrissero dei drammi. Ma è solo con la Commedia dell'Arte che le donne diventano per la prima volta protagoniste sulla scena, scrivono il "canovaccio", hanno ruoli rilevanti in compagnia (molte furono le capocomiche).In seguito la drammaturgia delle donne ha vissuto fasi alterne, legate alla situazione sociale in cui le donne sono vissute: ha conosciuto momenti di grande vivacità in periodi di maggiore libertà di pensiero, come la Rivoluzione Francese, è scomparsa dalla scena nei periodi di restaurazione. In Italia le donne ottengono il diritto di voto solo nel '45; le due grandi guerre e l'insorgere del fascismo rimandano e bloccano la proposizione della questione femminile.Dal dopoguerra in poi, nel generale risveglio culturale e con la nuova partecipazione delle donne alla vita sociale e politica, hanno iniziato a confrontarsi con il teatro alcune importanti autrici come Natalia Ginsburg, Alba De Cespedes, Elsa Morante.Negli anni '70, con il movimento femminista, le donne trovano un interesse più ampio per la scrittura teatrale. Significativa l'esperienza del teatro "La Maddalena" a Roma che vedrà coinvolta in prima persona come autrice e regista Dacia Maraini e molte altre, impegnate a portare in teatro le battaglie sociali e il "privato" delle donne.Ma è solo dalla fine degli anni '80 che i frutti di queste esperienze possono dirsi maturi per un confronto a livello nazionale e non solo. Le autrici sono sempre più numerose, fenomeno rilevato dagli stessi annuari della SIAE, vincono premi per la drammaturgia contemporanea, s'impongono sulle scene con testi nuovi e interessanti, con una ricerca che riguarda sia il linguaggio che i temi trattati.E' da allora che emerge la novità di una drammaturgia delle donne che affronta la scena da un'angolazione diversa, quella delle donne appunto.I testi non sono più diversi solo perché affrontano problematiche specificamente femminili: la maternità, la vita domestica, ma perché affrontano argomenti sociali e di attualità dal loro punto di vista, che è un punto di vista nuovo e che proprio per questo riscuote un meritato riscontro dalla critica e dagli organismi specializzati.L'archiviazione, la documentazione, il rendere visibile il lavoro delle donne in teatro sono strumenti perché le donne, anche in ambito culturale, non continuino a "vincere battaglie, ma perdere la Storia".Abbiamo realizzato un archivio che mette a disposizione informazioni esaurienti sui testi e sulle autrici che può essere facilmente consultato da chi vuole mettere in scena un testo o fare una ricerca sulla drammaturgia contemporanea delle donne.Una Commissione è stata all’inizio incaricata di stabilire i criteri di inserimento in archivio dei testi e le linee generali dell'attività del nostro centro. Della Commissione hanno fatto parte le autrici: Dacia Maraini, Barbara Nativi, Lucia Poli, Valeria Moretti, Donatella Diamanti. I criteri stabiliti perché un testo venga inserito in catalogo sono:- l'opera deve essere scritta da una donna;- l'anno d'inizio dell'archiviazione è il 1945;- l'opera se non rappresentata o pubblicata deve essere stata almeno oggetto di una pubblica lettura;(delle autrici che hanno avuto almeno un'opera rappresentata si raccolgono anche testi inediti).L'archivio comprende oggi circa 1.000 testi; è il risultato di una schedatura realizzata inizialmente da un gruppo di documentariste della rete Lilith e in seguito continuata in forma autonoma.L'archivio grazie al Comune di Calenzano ha una sua sede in via Mascagni, 16 presso l’ex scuola elementare Mascagni-scale dove possono essere consultati i testi che possono anche essere richiesti tramite e.mail o via posta.Da anni abbiamo affiancato al catalogo dei testi un altro strumento che crediamo utile sia alla promozione delle autrici che per le necessità degli operatori, un Dizionario delle autrici, dove si possono reperire informazioni dettagliate sulle donne che scrivono per il teatro, sapere quali sono i testi che hanno scritto e in che periodo. Uno strumento d’integrazione al catalogo dei testi in progressivo aggiornamento. Catalogo dei testi e Dizionario delle autrici di teatro sono scaricabili dal sito www.teatrodelledonne.com
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