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A Capofitto

Stralunò Teatro
Regia: Silvia Grande e Stefania Umana
Drammaturgia: Silvia Grande e Stefania Umana
Attori: Silvia Grande e Stefania Umana
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (4-99), Figura
Due anziane signore, Erminia e Annunziata, cuciono insieme una coperta per il nipotino che sta per nascere. È il tempo dell’attesa, e, dalla quotidianità delle loro azioni, si ritroveranno a vivere loro stesse le avventure che augurano al nipotino, in un gioco che le trasporta dal mondo della realtà a quello della fantasia. Le due nonnine intraprenderanno, così, un viaggio nel profondo del mare, per risalire e perdersi nel mondo delle fiabe e poi in quello di una notte buia illuminata solo dalla luce delle lucciole. Seguendo la tradizione del patchwork, che è l’arte del cucire raccontando, le protagoniste dello spettacolo, durante la preparazione della coperta, raccontano storie per lasciarle impresse nella stoffa, cosi che, il loro, non sia solo un regalo materiale, ma un augurio per una vita piena di stupore e di meraviglia. Lo spettacolo si snoda attraverso le varie fasi della giornata (mattina, pomeriggio e sera) e della preparazione della coperta (scelta delle stoffe, taglio e cucito). Ciascuna azione porta le nonne a raccontare una storia. Ogni storia è narrata utilizzando una tecnica teatrale diversa: teatro delle ombre, dei burattini, teatro d’attore e oggetti. La giornata volge al termine e la coperta è pronta. Con l’arrivo della notte il mondo della fantasia e della realtà, non sono più così separati. La coperta, illuminata dalle lucciole, diventa il simbolo di questa fusione. Il “Paese delle Meraviglie” non è poi così lontano dalla realtà.
Il nostro progetto è stato ispirato dalla poetica di Gianni Rodari. Le storie raccontate nello spettacolo sono tratte dai racconti di Alice Cascherina dal libro “Favole a telefono”. Sono favole che puntano lo sguardo sulla curiosità e la spontaneità attraverso la quale i bambini osservano il mondo che li circonda. La vista magica e originale che rivolgono alle cose li porta a cadervi dentro. Il “cadere” assume così un significato importantissimo: permette al bambino di guardare dentro all’evento, scoprire ciò che è giusto o sbagliato, riconoscere le sfumature delle emozioni. Le avventure di Alice sono quelle di tutti i bambini, quelle che li conducono sempre un po’ più vicini al mondo e a sé stessi, una caduta dopo l’altra. Le favole scritte da Rodari su Alice Cascherina sono tante e noi ne abbiamo scelte tre: Alice casca in mare, Alice cade nelle favole e Alice cade in una lucciola. Ciascuna di queste favole evoca messaggi ed emozioni che sono quelli che Erminia e Annunziata vogliono regalare al nipotino: Coraggio, voglia di scoprire, amore, meraviglia e fantasia. Sopra ogni cosa, vivere una vita piena di avventure, buttandosi “a capofitto” dentro le cose e, mattone dopo mattone, costruire la propria identità. L’auspicio è così allettante che si perderanno in questo viaggio anche loro!

“Cadon le stelle dal firmamento, cadon le foglie portate dal vento, cade l’asta del tranvai, ma il cascherino non casca mai.”
(G. Rodari)


Altri crediti: Scenografie Andrea Croci
Musiche originali Nico Maraia

Produzione: Stralunò Teatro

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Silvia Grande, nasce a Roma nel 1979. Nel 2005 si diploma, come attrice, alla scuola del Piccolo Teatro di Milano. Partecipa a diverse produzioni teatrali, televisive a cinematografiche, diretta da vari registi, tra i quali Luca Ronconi, Andrea Baracco, Giorgio Marini, Luca Ribuoli, Monica Vullo, Samad Zarmandili. Nel 2010 comincia a collaborare con la compagnia del Teatro Accettella di Roma. Stefania Umana nasce a San Remo, 1978, nel 2005 si diploma, come attrice, alla scuola di Teatro “Quelli di Grock” di Milano. Prosegue i suoi studi con vari registi, tra cui: Gabriele Vacis, Serena Senigallia, Danio Manfredini, Nicolay Karpov, Paolo Rossi, Emma Dante. Insegna recitazione in diverse scuole teatrali milanesi e romane. Dal 2012 collabora con la compagnia teatrale degli Accettella. Nel 2015 Silvia e Stefania si incontrano e iniziano a collaborare scrivendo e mettendo in scena spettacoli di teatro per l’infanzia. Il primo frutto di questa collaborazione è Susina nel 2015 e nel 2017 debutta I segreti di Pollicino prodotti entrambi da Accettella Teatro Mongiovino di Roma. Nel 2020, sempre di loro produzione, è la volta de La gallinella rossa, che mette in scena anche la musica iniziando così, una nuova collaborazione con Nico Maraja, musicista e cantautore di origini venete, che vive a Roma e che si destreggia fra il mondo del teatro e della musica. Dall’incontro fra Silvia, Stefania e Nico nasce la compagnia Stralunò Teatro. A capofitto 2020 è la loro prima produzione con il sostegno del teatro Accettella Teatro Mongiovino che le ha ospitate in residenza. Dal 2016 Silvia e Stefania hanno un'associazione "Cromaticamente" che si occupa di teatro e di corsi e laboratori per bambini.
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