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Icaro e Dedalo_ovvero non sono un angelo

Compagnia Arearea/Marta Bevilacqua
Regia: Marta Bevilacqua
Drammaturgia: Marta Bevilacqua
Attori: Andrea Rizzo, Daniele Palmeri, Alessandro Maione
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (8-99), Danza

Tags: danza, mito, mitologia

Il mito di Icaro e Dedalo è un’impresa coraggiosa, è una fuga verso la libertà, è un
affondo sulla relazione padre e figlio, è un esempio classico della differenza tra temerarietà e coraggio. Calcolare i rischi, sostenere il limite, trovare la giusta distanza - eumetria - è ciò che preserva la vita.
Con un primo movimento verticale, improvviso e rapido, Icaro e Dedalo abbandonano
ciò che è loro familiare per intraprendere un viaggio tra le stelle. Sulla scena vivono come esploratori bambini e sono attratti continuamente da tutto ciò che non conoscono.

"Mi interessa parlare di questa differenza, di questo tempo d’analisi.
Lo farò ancora una volta con la danza e tre personaggi potenti: Icaro, Dedalo e Minosse,
Re di Creta. Lo spettacolo declina le grandi azioni del mito e le rende scrittura motoria: orientarsi, scappare, costruire, inventare, volare, cadere.
Il lavoro si snoda attorno ad una metafora: uscire dal labirinto che noi stessi abbiamo
costruito. A metà tra un cantiere edilizio e il cielo, tra il concreto e l’aereo, il mio Icaro non è un angelo ma un ragazzo che ama il gioco inteso in senso ampio, come pratica legata all'infanzia, ma anche come percorso che apre a uno sguardo critico sulla realtà.
Il mio eroe fanciullo vivrà sulla scena una trasformazione che lo condurrà ad una morte simbolica e gli permetterà l'accesso a una nuova dimensione.
Il volo è il punto di partenza e il mezzo attraverso il quale Icaro realizza la sua volontà di trasgressione."
Marta Bevilacqua

Altri crediti: Luci: Daniela Bestetti, Stefano Bragagnolo
Illustrazione: Nancy Rossit
Produzione: Compagnia Arearea
Sostegno progettuale: teatroescuola – Ente Regionale Teatrale Fvg
Con il sostegno di: Regione autonoma Friuli Venezia-Giulia, MiC

Produzione: Arearea

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Coreografa e danzatrice collabora con ricci/forte in qualità di coach di compagnia per La Ramificazione del Pidocchio (2016) e firma i movimenti scenici dell’opera Turandot che apre la stagione dello Sferisterio - Macerata Opera Festival (2017) e de La Mano Felice_Il Castello del Principe Barbablù: dittico per il Teatro Massimo di Palermo (2018) e Nabucco per il Festival Verdi del Teatro Regio di Parma (2019).
E’ co-direttrice artistica della Compagnia Arearea realtà con cui collabora dal 1998. Si forma all’Accademia Isola Danza a Venezia diretta da Carolyn Carlson (2001). Il suo tratto coreografico si contraddistingue per la combinazione di ricerca gestuale e necessità tematiche. Le sue creazioni si nutrono di riferimenti filosofici espressi in chiave contemporanea e autorale. Tra le sue coreografie più premiate Nec Nec (Network Anticorpi Explò - Ravenna), Organon_sull'ingombranza del pensiero (Premio Equilibrio - Roma), Innesti_il corpo tecnico (Danza Estate – Bergamo), Ruedis_ruote di confine (Mittelfest – Cividale del Friuli). Duttilità e fascino per il rischio, fanno sı̀ che venga coinvolta in progetti educativi e sociali che affondano nella realtà di tutti i giorni. E’ docente di danza contemporanea in centri di alta formazione come l’Accademia d’Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine, l’Accademia delle Diversità di Bolzano, Lo Studio di Udine. E’ docente tutor della sezione Performance nel Master in Comunicazioni e Linguaggi non Verbali – Università Cà Foscari di Venezia. Lavora con passione nella doppia dimensione del teatro e della danza urbana. Ha danzato come interprete per Adarte, Aldes, Balletto Civile, Ersilia Danza, Naturalis Labor, TPO, CSS Teatro stabile d’innovazione, Versilia Danza. Le sue creazioni di respiro internazionale sono: Dafne_per una mitologia urbana Lieux Publics (Marsiglia 2011), è invitata al progetto Writing site by site (Graz) piattaforma internazionale IN-SITU per la quale ha creato Panta Rei_per una filosofia urbana (2012), co- prodotto dalla Reggia della Venaria Reale (Torino). Il suo progetto Oltre La Luna (2012), è stato prodotto da Dance Channels piattaforma europea di sostegno a nuovi coreografi (Saragoza, Manchester, Genova). Tra le sue ultime produzioni figurano: Schnurrbart_Fritz secondo Lou, Play With Me, Le Quattro Stagioni (selezionato per Nid Platform 2017), Morfeo (Network Anticorpi XL – CollaboraAction Kids 2018. Per il triennio 2018/2020 la sua ricerca è sostenuta dal Festival per la nuova scena contemporanea HangartFest (Pesaro).
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