Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

La Buona Novella

Khorakhane
Regia: Matteo Scheda
Drammaturgia: Sandro Luporini
Attori: Fabrizio Coveri Matteo Scheda
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Altro
LA BUONA NOVELLA di Fabrizio De Andrè
La buona novella è una tra le più significative e importanti raccolta di racconti in versi di Fabrizio De André, uscita nel 1970, rielaborata e interpretata per band, due voci e coro. Parole e musica. Poesia recitata, cantata, suonata. Con quasi cinquant’anni di vita alle spalle, senza dimostrarli. “La Buona Novella” di Fabrizio De Andrè approda a Teatro, emozionante come fosse la prima volta, restituita dal talento di Fabrizio Coveri.
“Io, nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore”. A queste parole de Andrè affidava la propria poetica, la concezione di un Cristo fratello, che aveva incontrato nei Vangeli Apocrifi. E i testi rivelano subito tutta la propria attualità, l’urgenza e la forza, la bellezza, con istantanee di pura poesia capaci di raccontare la storia antica e moderna. E da questi registri, quasi ricercando una consonanza filologica di timbri e cadenze con quelli di De Andrè, Coveri imbastisce la sua prova di cantante. Un omaggio teso ed emozionante ai testi e alla musica del “poeta” di Via del Campo.
Brani eseguiti: Laudate Dominum, Linfanzia di Maria, Il ritorno di Giuseppe ,Il sogno di Maria, Ave Maria, Maria nella bottega dun falegname, Via della croce, Tre madri, Il

Produzione: DeepSide Records MPL

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Gruppo rivelazione del 2007 al 57° Festival di Sanremo, secondo premio della critica nella sezione giovani, premio MEI come miglior gruppo 2007 Indie POP e molti altri riconoscimenti, i KHORAKHANE’ nascono nel 2001 come tribute band a Fabrizio de André sviluppando però parallelamente un repertorio di brani originali. Il loro sound deriva da una frammentazione di diversi stili che hanno indirizzato negli anni il genere ad uno stile musicale molto personale. Se a tutto ciò si aggiunge la grande attenzione alle liriche, per la ricerca del messaggio più diretto e trasversale, oltre che sociale, troviamo la miscela giusta che descrive il “mondo della canzone” secondo i KhoraKhané.
Nell’ottobre 2008 hanno inoltre rappresentato l’Italia assieme a Negrita e Modena City Ramblers nell’Italian Night, concerto tenuto nell'ambito del POPKOMM 2008 a Berlino. Il POPKOMM è una delle più importanti fiere europee dedicate alla discografia.
Il 29 maggio 2010 hanno ritirato all'Arena di Verona il Wind Music Award, premio assegnato a seguito dell'uscita del nuovo album e del video di "Non ho scordato", brano estratto dall'album dedicato alle vittime delle stragi terroristiche degli anni di piombo. L'esibizione viene in seguito trasmessa su Italia 1.
Nel novembre 2010 esce il brano "Ma quale crisi", realizzato in collaborazione con il MEI (Meeting Etichette Indipendenti), per denunciare la difficile situazione delle operaie dell'OMSA di Faenza, costrette a lasciare il lavoro a causa della delocalizzazione dell'azienda in Serbia.
Il 19 giugno 2011 si esibiscono a Parigi assieme a Quintorigo, Nidi D'arac, ecc. all'evento MEIde in Italia, un grande live tenuto in Parc De Choisy in occasione della "Festa della musica Europea" e della "Settimana della cultura italiana". L'evento è organizzato dal MEI (Meeting Etichette Indipendenti) in collaborazione con l'associazione "Musica Italiana" di Parigi.
Hanno suonato inoltre all'estero in Polonia, Svizzera, Egitto, Svezia, Germania e Francia.
All'attivo hanno 3 album: La ballata di Gino (2007), L'esploratore (2010), Chilometri di nuvole (2019).
Fondamentali nel corso degli anni gli incontri con Massimo Bubola, con cui i Khorakhanè hanno condiviso più volte il palco accompagnandolo nei suoi concerti e proponendo suoi brani (anche inediti) nei loro live, e con Sandro Luporini, il grande co-autore di tanti brani di Giorgio Gaber.
Sandro ha onorato il gruppo concedendogli l'onore di musicare alcuni suoi testi inediti che fanno parte dello spettacolo teatrale “Lo Stallo” e contenuti nell'album “Chilometri di nuvole”, uscito nel 2019. Lo stesso copione dello spettacolo, che ha debuttato nel 2018, è scritto da Luporini con la regia di David Riondino. Sul palco, oltre ai Khorakhanè, anche Chiara e David Riondino. Da segnalare la rappresentazione dello spettacolo il 28 aprile 2019 nel prestigioso “Piccolo Teatro Strehler” di Milano, nell'ambito della manifestazione “Milano per Gaber” che ha visto in programmazione nei due giorni precedenti anche Paolo Conte e Cesare Cremonini.
In concomitanza con "Lo Stallo" i Khorakhanè continuano con le rappresentazioni in

teatro anche de "La buona novella", spettacolo di David Rondino basato sull'omonimo album di Fabrizio De Andrè. Sul palco, oltre a David e Chiara Riondino, i Khorakhanè col maestro Fabio Battistelli ai fiati.
E' uscito il 5 aprile 2019 “Chilometri di nuvole”, il nuovo album della band. Il nuovo lavoro contiene brani inediti firmati Khorakhanè, Massimo Bubola e Sandro Luporini.
“L’amico fragile”, il nuovo spettacolo dei Khorakhanè, in tour nel 2020 con la produzione di MPL Communication, ripercorre il repertorio di Fabrizio De Andrè dal punto di vista delle numerose collaborazioni di cui si è avvalso nel corso della sua carriera. Da Paolo Villaggio ad Ivano Fossati, passando per Fernanda Pivano, la PFM, Massimo Bubola e tanti altri artisti, che hanno saputo valorizzare il genio compositivo del grande cantautore. Una rivisitazione “insolita e originale” del repertorio di Fabrizio De Andrè, con canzoni intervallate da racconti ed aneddoti che ne ripercorrono la carriera.
Condividi