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Il Fanciullino

RENATA CIARAVINO
Regia: Renata Ciaravino
Drammaturgia: Renata Ciaravino
Attori: Laura Pozzone, Camilla Barbarito, Alessandro Sanpaoli, Renato Avallone, con la partecipazione straordinaria di Martina Pontil e Osvaldo Tarelli
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: drammaturgia, anziani, balera

Sono stata tre anni ai bordi pista delle balere della mia città per intervistare e guardare i vecchi ballare. Ballavano, mi parlavano d'amore, facevano le acrobazie coi doppi sensi, facevano merenda coi biscotti, civettavano, cinguettavano, si dimenavano come i tori con la banderilla conficcata nel collo. All'inizio non capivo. "Tu vuoi parlare del passato ma noi vogliamo ballare!”
Mi sono dovuta buttare in pista se volevo avere qualche speranza di capirci qualcosa. E mentre li guardavo ballare, vedevo i bambini che erano stati, con le scarpe di cartone che si scioglievano se pioveva, che giocavano con le bombe inesplose, che lavoravano già a dieci anni, che giocavano tra le macerie, che poi si sono sposati con le persone sbagliate o che per sposare quelle giuste sono scappati di casa.
Corpi pieni di macchie, rughe, parrucchini e bigodini, cicatrici, dita storte per l’artrosi Che non smettono però di ballare. Un desiderio di ballare che racconta anche la nostra di vita: tutte quelle volte che, nonostante le cadute, decidiamo che non è ancora finita. “È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi, ma lagrime ancora e tripudi suoi. Noi cresciamo ed egli resta piccolo. Noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica serena meraviglia. Noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello.”
Da questi incontri e dalle interviste è nato un testo teatrale, in cui a Capodanno, in balera, con l’aiuto di un paio di bottiglie di spumante, Sandro Marisa Vincenzo e Irma – trecento anni in quattro - raccontano le storie che hanno segnato la loro esistenza, ma anche i loro progetti per il futuro, l’amore, il sesso, la felicità. Mentre nell’aria si diffonde la musica di una vita: tanghi, mazurche, balli di gruppo, Leonard Cohen, Raul Casadei, Adriano Celentano, Cha Cha, Dean Martin…
Poi è arrivato il Covid. E molte di quelle persone che ho intervistato sono andate via, un po’ uccise, svalutate, messe da parte come qualcosa che non funziona più. (È stato il nostro terrore lasciare andare via chi amavamo senza poterlo salutare. Dimenticheremo tante cose, ma questo no.)
“Il fanciullino” allora diventa per noi anche un saluto. Quello che non abbiamo potuto dare quando eravamo costretti a stare chiusi in casa.
A chi diceva "tanto sono vecchi, è normale che muoiano", io vorrei solo mostrargli una foto di quel signore timido di settantotto anni che un giorno mi ha detto:
"Sto cercando casa, perché ho trovato finalmente la donna della mia vita.
che importa se siamo vecchi. Meglio tardi che mai."
Renata Ciaravino

Altri crediti: Luci | Alice Colla
Assistente alla regia | Teresa Tanini

Testo e Regia | Renata Ciaravino

Organizzazione e collaborazione artistica Fabrizia Mutti


Produzione: Produzione | Dionisi con il contributo di Fondazione di Comunità Milano | Comune di Milano| Fondazione Cariplo – lacittàintorno | Municipio XI Milano.

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Si diploma alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” in Scrittura Drammaturgica. Subito dopo viene selezionata al Laboratorio internazionale di drammaturgia al Théâtre du Rond-Point di Parigi e a Le Centre des Arts Scéniques di Bruxelles dove lavora con Laura Betti, Stanislas Nordey, Michelle Kokosowski, Federico Tiezzi, Luca Ronconi.
Ha scritto e scrive per il teatro, il cinema, la televisione, la musica, la radio, collaborando tra gli altri con Serena Sinigaglia, Gianna Nannini, Elisabetta Pozzi, Arianna Scommegna, Franco Però, Laura Curino, Veronica Cruciani, Francesco Micheli. Al cinema ha scritto, tra gli altri, per Anna Foglietta, Lino Guanciale, Marina Rocco, Paolo Calabresi, Lucia Mascino. I suoi film sono stati prodotti da Indiana Production, Mare Mosso Film, Rai Cinema. I suoi testi teatrali sono stati tradotti in francese, tedesco, turco, polacco, inglese, valenciano, slovacco e sloveno. Ha insegnato all’Università di Pristina in Kosovo. Alla fine del 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo “Potevo essere io”.
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