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Tirare la corda
Teatro OfficinaRegia: Enzo Biscardi
Drammaturgia: Enzo Biscardi e Beppe Stoppa
Attori: Margherita Roverselli e Pietro Versari
Anno: 2020
Generi: Teatroragazzi (14-25), Prosa
Tags: Comportamenti, rischio, giovani, alcol, bullismo
Tirare la corda è un progetto teatrale ed educativo rivolto ai giovani e realizzato con due attori ventenni della compagnia del Teatro Officina. Portano sulla scena i corpi e le storie di ragazzi che hanno intercettato, sfiorato, flirtato con comportamenti a rischio come l’abuso di sostanze, la guida in stato di ebbrezza, il balconing, i giochi estremi sul web, ecc.
La scrittura del testo e la messa in scena sono stati preceduti da un lavoro di ricerca e documentazione dal vivo tramite dei focus group realizzati con gruppi di ragazzi che frequentano i Centri di aggregazione giovanile gestiti da cooperative sociali del Comune di Milano.
Il progetto teatrale, ideato da Daniela Airoldi Bianchi, è divenuto uno spettacolo con regia di Enzo Biscardi, che è regista e operatore di teatro sociale. in scena due attori Margherita Roverselli (21 anni) e Pietro Versari (23 anni) che interpretano Sara e Snakie, due giovani cantanti che vengono selezionati per un concorso canoro; Sara ha studiato lirica e Snakie è un rapper, non si conoscono affatto ma il concorso li obbliga ad una collaborazione per produrre insieme una canzone che parli delle “notti di vetro”. In tre settimane. Lo spettacolo infatti è scandito da scritte proiettate che segnalano il trascorrere delle 21 giornate.
Il rapporto tra paura e rischio, fra legalità e il senso di responsabilità, le sfide e l’identità incerta, sostanziano la tessitura drammaturgica: entrambi i protagonisti hanno alle spalle un passato complicato, caratterizzato da comportamenti a rischio, e vincere questo concorso appare loro come un punto di svolta esistenziale.
Lavorano in studio di registrazione ma spesso si incontrano anche sul terrazzo di un palazzone accanto, dove si vedono le cose dall’alto: da lì si può vedere senza essere visti, c’è la giusta distanza, ed è più facile trovare ispirazione per creare canzoni e aprirsi …“tanto qui non ci sente nessuno”.
La canzone poi nasce (è stata scritta realmente dai nostri due giovani attori e cantanti) e Tirare la corda è il titolo che scelgono perché la corda si tira per
sollevare qualcuno e aiutarlo, ma è anche quella stessa corda con la quale ci leghiamo le mani.
Il concorso canoro funge da cornice per catturare l’attenzione del pubblico giovanile che si immedesima nei due protagonisti e nei loro sogni, nei racconti che emergono su alcune loro esperienze “al limite” .
Lo spettacolo, al quale segue un confronto con il pubblico sulle tematiche trattate, diviene strumento che permette ai ragazzi di incontrare tematiche profonde, delicate e intime come l’utilizzo di sostanze, l’abuso di alcol, il bullismo, l’isolamento estremo, le pratiche autolesioniste, la guida in stato alterato, i comportamenti pericolosi per sé e per altri, attraverso un’esperienza estetica che non parte dai “giudizi degli adulti” ma dall’empatia fra simili.
Altri crediti: Ideato da Daniela Airoldi Bianchi
Produzione: Teatro Officina
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Teatro Officina nasce nel 1973 a Milano in Viale Monza 140 entro l’esperienza di quello che allora si chiamava il “ decentramento teatrale” - che Paolo Grassi stesso sostenne con il Teatro Quartiere voluto a Milano dal Piccolo Teatro - mostrando di avere fin da subito nel suo DNA una vocazione al lavoro sociale sui territori. Nello specifico, Teatro Officina si occupa - soprattutto negli ultimi vent’anni - di contesti di fragilità attraverso la pratica del teatro sociale, mettendo in scena spettacoli che coinvolgono in prima persona i testimoni che ha incontrato e dai quali - attraverso il lavoro autobiografico realizzato tramite interviste e incontri - raccoglie materiale drammaturgico: i contadini della Lomellina (Memoria di terra contadina_ 1997), gli ex-operai di Sesto San Giovanni espulsi dalle grandi fabbriche (Cuore di fabbrica 1998), e dal 2005 ad oggi i migranti e rifugiati politici ospiti nei centri d’accoglienza. Costruisce poi eventi finali (spettacoli spesso fatti insieme ai testimoni) che diventano un’occasione di restituzione ai cittadini e che generano una nuova forma di coesione sociale (Voci dai quartieri del mondo_ 2006 Teatro dal Verme di Milano – Canto la lingua di tutti_ 2008 Teatro dal Verme Milano). Abbiamo lavorato tantissimo su Milano (che a riconoscimento di ciò ci ha assegnato l’Ambrogino d’oro), fin da gli anni 90 in cui organizzavamo Teatro nei cortili nelle case popolari per arrivare fino ad oggi, agli spettacoli realizzati nelle mense dei poveri. La nostra piccola sala teatrale sta - non a caso - in un cortile di case popolari sul Viale Monza, nel quartiere di Gorla; qui noi realizziamo una Stagione teatrale, teniamo da più di 40 anni una scuola di formazione teatrale e naturalmente i Laboratori di teatro sociale con diverse utenze, che vanno dagli anziani, ai senza dimora, ai facilitatori territoriali, fino ai giovani a rischio. Abbiamo la fortuna di avere un Direttore artistico di grande esperienza nel teatro sociale, Massimo de Vita, diplomato al Piccolo con Strehler, affiancato da una generazione intermedia di quarantenni/cinquantenni fatta di operatori e attori come Enzo Biscardi e Daniela Airoldi Bianchi, e poi parecchi giovani attori, che lavorano nelle nostre produzioni teatrali. Nel 2016 un gruppo di questi giovanissimi attori emergenti (di cui uno. Sebastian Luque Herrera è stato selezionato alla Scuola di Teatro del Piccolo Teatro di Milano e sta terminando quest’anno il suo percorso formativo al Piccolo sotto la Direzione di Carmelo Rifici) ha prodotto sotto il marchio Teatro Officina uno spettacolo sulla dislessia (di cui tre di loro sono affetti) dal titolo “Ci ho le sillabe girate_ Dramma per attori dislessici) su drammaturgia di Alberto Cavalleri e con la regia di Enzo Biscardi. Lo spettacolo ha girato tutta Italia realizzando una cinquantina di repliche, nelle scuole e nelle Università, spesso in collaborazione cin l’Associazione Italiana Dislessia.
Lo spettacolo che offriamo a InBox è in continuità ideale con questa bella esperienza dei giovani attori di “Ci ho le sillabe girate”: in scena Pietro Versari, già attore nel suddetto spettacolo e la regia è sempre curata da Enzo Biscardi.
Lo spettacolo che offriamo a InBox è in continuità ideale con questa bella esperienza dei giovani attori di “Ci ho le sillabe girate”: in scena Pietro Versari, già attore nel suddetto spettacolo e la regia è sempre curata da Enzo Biscardi.