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La soffitta su Amsterdam
Vocazioni CreativeRegia: Gabriele Saurio
Drammaturgia: Piero Pepe - Gabriele Saurio
Attori: Piero Pepe Susanna Giordano Lello Muollo Gigi Longobardi Giulia Conte Giulia Matarese Vincenzo D'amora Maria Iuzzino
Trailer: Link
Anno: 2016
Generi: Teatroragazzi (10-14), Prosa, Performance
Tags: Teatro-ragazzi, Olocausto, Anna Frank , Commedia Musicale, Favola Nera
La soffitta su Amsterdam
Scritto e diretto da Gabriele Saurio
Con
Piero Pepe e Susanna Giordano
e con
Gigi Longobardi
Giulia Conte
Giulia Matarrese
Maria Iuzzino
Vincenzo D'amora
Direttore di scena :Domenico Pepe
Light Designers : Antonello de simone
Costumi : Studio 7
Scene : Stile/D'amora Lab
Sarta di scena: Teolinda Somma
Audio : Artistico Gianluca
Sinossi
Il sorriso di Anna Frank è il pretesto per descrivere la sua storia, musicandola, come fosse una favola nera
dove la lotta tra bene e male è quotidiana e purtroppo definitiva col male che vince. E chi esercita il male
spegne la musica leggera che accompagna i protagonisti di questo “dramma in musica” lungo tutta la loro
permanenza nella soffitta su Amsterdam.
La protagonista è costretta in questa soffitta con la sua famiglia, e la famiglia Van Pels. Una difficile
convivenza, in cui queste sette persone devono fare i conti con la propria umanità, il livello di
sopportazione e la difficile accettazione di una vita clandestina.
Raccontare la pagina più buia del novecento attraverso la musica, quella diffusa dalla radio, swing per lo
più, quella delle notizie del giornale radio, quella degli attori che con le canzoni prese in prestito dal
musical “La bella e la bestia”. Dove la bella è la nostra giovane scrittrice Anna, che nel suo quaderno ,
ricevuto in regalo per il suo tredicesimo compleanno, annota le emozioni di questa vita “reclusa”
osservando di nascosto gli altri compiere azioni quotidiane dall’alto della soffitta su Amsterdam. Mentre
il male è l’antisemitismo dapprima in piccole dosi, come punture innocue, e poi in dosi massicce con la
legge sulla cittadinanza e la successive deportazione. Anna vive da apolide, nell’achterhuis, la casa sul
retro, annotando di scuola e amici e avviando una immaginaria corrispondenza con le protagoniste di una
popolare serie di romanzi per ragazze.
Gli altri sette protagonisti che con Anna dividono l’ambiente, somigliano a delle pile elettriche I
personaggi cantano per sfogare la propria frustrazione, la paura, l’inadeguatezza di una vita relegata,
confiscata e ingiusta. Il canto che restituisce un barlume di libertà ad ogni canzone. Una nota per ogni
sorriso, una nota per ogni sospiro.
Gabriele Saurio
Produzione: Vocazioni Creative
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GABRIELE / 40 ANNI / Napoli
Gabriele Saurio classe 1980 cresciuto in periferia e già all’età di 12 anni sviluppa un’immensa passione per la recitazione, il canto , la musica.
Per alimentare la sua passione Gabriele si dà da fare: frequenta l’Accademia, vari corsi di formazione a Napoli, Milano e Roma. Appena uscito dall’Accademia ha la possibilità di entrare a lavorare al Teatro Stabile e al Bellini con Tato Russo, da subito come co-protagonista, attore e cantante di musical.
Dal 1997 al 2014 la sua formazione va dalla Recitazione alla Musica. Ha studiato, collaborato ed è stato diretto da vari maestri: Peppe Barra, Armando Pugliese,Teo Belia, Tato Russo, Manlio Santanelli, Antonio Ferrante, Antonio Romano, Marzio Honorato, Emma Dante, Vittorio Lucariello, Antonio Caporilli, Franco Dragone, Mario Messina, Bruno Garofalo, Giulio Baffi, Claudio di Palma , Luca de Fusco.
Nello Mascia l’ha voluto con sé per interpretare un ruolo nell’opera di Viviani “Festa di Piedigrotta” con le musiche di Eugenio Bennato; Tato Russo gli ha affida un ruolo da comprimario – Fra Savino – nel celebre musical “Masaniello”, con le musiche di Patrizio Marrone e Mario Ciervo, e le coreografie di Aurelio Gatti.
Grazie alle collaborazioni con il regista Giuseppe Sollazzo, Gabriele ha partecipato a numerosi Festival internazionali come il Napoli Teatro Festival con “Il Sangue”, “Qui Rido io” e “Il Museo delle Utopie”. È stato nel cast di Assunta Spina, al fianco di Enrico Loverso, per la regia di Errico Maria Lamanna. Ha Partecipato nel ruolo del Diavolo nel Musical “Maria di Nazareth”, con la regia di M. Pia Liotta e con le musiche del Maestro Stelvio Cipriani. Con Peppe Barra è stato chiamato ad interpretare il ruolo dell’ostricaro in “La Musica dei ciechi”, con la regia di Claudio di Palma. Nel curriculum c’è anche Giudizio Universale per la regia di Armando Pugliese e con le musiche originali dei Negramaro. A 21 anni è stato invece diretto da Maurizio Fiume in “E io ti seguo”, film dedicato alla vita di Giancarlo Siani.
Con Stefano Amatucci ha portato in scena diversi lavori: “Van Gogh” di Luciano Natoli , “Se devi dire una bugia dilla grossa” con P. Rispo, M. Porfito e M. Esposito; da segnalare anche il testo di Davide Morganti “Caina”, con cui è arrivato al Festival di Benevento ed in alcuni Teatri Napoletani, riscuotendo grandi consensi per l’interpretazione di Nahiri, un ragazzo Tunisino.
Con Marisa Laurito ha portato per due anni in teatro “La Signora delle Mele”, spettacolo liberamente tratto dal film “Angeli con la pistola” di Frank Capra e con la regia di Bruno Garofalo e le musiche di Nicola Piovani. Da circa quattro anni lavora presso il Teatro Nazionale Mercadante di Napoli.
Ha partecipato a diverse fiction televisive: La Squadra, la docu-fiction “Pozzuoli città sommersa” di Geo&Geo, dove ha interpretato il ruolo del protagonista San Paolo.
Tra i film al cinema, si segnalano “L’era legale”, “E io ti seguo”, “No” di G. Giacomini, finalista al Giffoni Film Festival. Nel 2016 Caina diventa lungometraggio e S. Amatucci gli affida un ruolo da comprimario.
Ultimamente si è avvicinato anche alla regia, sta lavorando con Piero Pepe, che ha collaborato con Eduardo de Filippo.
Nella carriera artistica di Gabriele non manca l’impegno del teatro sociale, visto che ha sostenuto laboratori teatrali nei territori cosiddetti a rischio: Scampia presso Casa Arcobaleno o nella casa circondariale di Nisida.
Gabriele Saurio classe 1980 cresciuto in periferia e già all’età di 12 anni sviluppa un’immensa passione per la recitazione, il canto , la musica.
Per alimentare la sua passione Gabriele si dà da fare: frequenta l’Accademia, vari corsi di formazione a Napoli, Milano e Roma. Appena uscito dall’Accademia ha la possibilità di entrare a lavorare al Teatro Stabile e al Bellini con Tato Russo, da subito come co-protagonista, attore e cantante di musical.
Dal 1997 al 2014 la sua formazione va dalla Recitazione alla Musica. Ha studiato, collaborato ed è stato diretto da vari maestri: Peppe Barra, Armando Pugliese,Teo Belia, Tato Russo, Manlio Santanelli, Antonio Ferrante, Antonio Romano, Marzio Honorato, Emma Dante, Vittorio Lucariello, Antonio Caporilli, Franco Dragone, Mario Messina, Bruno Garofalo, Giulio Baffi, Claudio di Palma , Luca de Fusco.
Nello Mascia l’ha voluto con sé per interpretare un ruolo nell’opera di Viviani “Festa di Piedigrotta” con le musiche di Eugenio Bennato; Tato Russo gli ha affida un ruolo da comprimario – Fra Savino – nel celebre musical “Masaniello”, con le musiche di Patrizio Marrone e Mario Ciervo, e le coreografie di Aurelio Gatti.
Grazie alle collaborazioni con il regista Giuseppe Sollazzo, Gabriele ha partecipato a numerosi Festival internazionali come il Napoli Teatro Festival con “Il Sangue”, “Qui Rido io” e “Il Museo delle Utopie”. È stato nel cast di Assunta Spina, al fianco di Enrico Loverso, per la regia di Errico Maria Lamanna. Ha Partecipato nel ruolo del Diavolo nel Musical “Maria di Nazareth”, con la regia di M. Pia Liotta e con le musiche del Maestro Stelvio Cipriani. Con Peppe Barra è stato chiamato ad interpretare il ruolo dell’ostricaro in “La Musica dei ciechi”, con la regia di Claudio di Palma. Nel curriculum c’è anche Giudizio Universale per la regia di Armando Pugliese e con le musiche originali dei Negramaro. A 21 anni è stato invece diretto da Maurizio Fiume in “E io ti seguo”, film dedicato alla vita di Giancarlo Siani.
Con Stefano Amatucci ha portato in scena diversi lavori: “Van Gogh” di Luciano Natoli , “Se devi dire una bugia dilla grossa” con P. Rispo, M. Porfito e M. Esposito; da segnalare anche il testo di Davide Morganti “Caina”, con cui è arrivato al Festival di Benevento ed in alcuni Teatri Napoletani, riscuotendo grandi consensi per l’interpretazione di Nahiri, un ragazzo Tunisino.
Con Marisa Laurito ha portato per due anni in teatro “La Signora delle Mele”, spettacolo liberamente tratto dal film “Angeli con la pistola” di Frank Capra e con la regia di Bruno Garofalo e le musiche di Nicola Piovani. Da circa quattro anni lavora presso il Teatro Nazionale Mercadante di Napoli.
Ha partecipato a diverse fiction televisive: La Squadra, la docu-fiction “Pozzuoli città sommersa” di Geo&Geo, dove ha interpretato il ruolo del protagonista San Paolo.
Tra i film al cinema, si segnalano “L’era legale”, “E io ti seguo”, “No” di G. Giacomini, finalista al Giffoni Film Festival. Nel 2016 Caina diventa lungometraggio e S. Amatucci gli affida un ruolo da comprimario.
Ultimamente si è avvicinato anche alla regia, sta lavorando con Piero Pepe, che ha collaborato con Eduardo de Filippo.
Nella carriera artistica di Gabriele non manca l’impegno del teatro sociale, visto che ha sostenuto laboratori teatrali nei territori cosiddetti a rischio: Scampia presso Casa Arcobaleno o nella casa circondariale di Nisida.