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Donne

Tedacà
Regia: Simone Schinocca
Drammaturgia: Simone Schinocca
Attori: Valentina Aicardi, Francesca Cassottana, Costanza Maria Frola
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: donne, emancipazione, Novecento, Italia, eroine

Universo femminile specchio e anima della nostra società, femminilità vissuta nascosta nel tempo e nella storia. Donne che hanno combattuto guerre, fatto rivoluzioni, che sono state mamme, lavoratrici, eroine, campionesse e casalinghe. Azioni troppo spesso dimenticate.
Durante la resistenza più di 35.000 donne hanno preso parte a scontri armati, e ancora di più alla resistenza non armata, rischiando la vita per fare staffette, distribuire stampa clandestina, ospitare e assistere partigiani. Il ‘900 viene chiamato il secolo delle donne e questo spettacolo è un viaggio lungo il percorso di emancipazione e vittorie – come il suffragio universale del 1946.
Questo viaggio, che usa l’ironia come strumento di rappresentazione, s’incupisce quando affronta il tema della violenza. Violente sono le norme che davano ai tribunali il potere di decidere il grado dello stupro tramite aberranti spiegazioni, volte a misurare se il rapporto era completo o un semplice atto di libidine, senza considerare i danni psicologici della vittima. Oppure leggi come l’articolo 544 del Codice Penale che permetteva allo stupratore di non scontare alcuna pena grazie alle nozze riparatrici.
L’opera alterna piccole vicende di singole protagoniste a situazioni condivise, come la vita delle immigrate che lasciano il paese di origine per seguire i propri uomini. Ma anche delle lavoratrici che subiscono condizioni estenuanti e che hanno lottato per ottenere una vita più dignitosa: le gelsominaie, ricercate poco più che bambine per le loro dita capaci di cogliere questi fiori delicati; o le braccianti meridionali che con il “poscia” – una sorta di grembiule a sacco – arrivavano a raccogliere 15 chili di olive in un solo trasporto. Lo stesso poscia che le donne bruciarono in piazza perché definito strumento di tortura; o anche le mondine piemontesi, le prime donne a lottare per una giornata lavorativa di sole otto ore.
Donne è uno spettacolo che diventa racconto di piccole e grandi storie, si trasforma in partecipazione per traguardi raggiunti, lotte e sacrifici sopportati, terminando con il gioco delle “prime donne”: ovvero tutte le donne che sono riuscite ad abbattere un pregiudizio infondato. Da Alfonsina Strada, prima e unica donna a gareggiare con gli uomini nel Giro d’Italia ad Alessandra Germi, prima donna pubblico ministero, da Angela Gasparini prima donna vigile a Roma a Lella Lombardi, prima pilota di Formula Uno, da Tina Anselmi prima donna ministro, a Nilde Iotti prima donna presidente della Camera dei Deputati – ufficio che conservò per 13 anni, guadagnandosi il rispetto di tutti i partiti.
Lo spettacolo è il riallestimento totale di una produzione precedente. Nel 2020 la compagnia ne ha voluto riadattare in maniera sostanziale drammaturgia e messa in scena, aggiungendo conquiste recenti e dando un taglio più contemporaneo. Nonostante sia quindi una sorta di sequel, Tedacà ha deciso di mantenere inalterato il titolo per portare avanti l’obiettivo primordiale del progetto.

Altri crediti: Costumi Ombradifoglia, Scenografie Federica Beccaria, Coordinamento tecnico Giuseppe Venuti / Florinda Lombardi

Produzione: Tedacà

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Tedacà nasce nel 2002 come luogo di espressione e racconto dell’umano, di promozione del linguaggio performativo come forma di conoscenza di se stessi e del tempo presente, impegnandosi principalmente nella produzione artistica e nella conduzione di laboratori performativi.
Tedacà è composta da tre distinte compagnie (teatrale, coreutica e musicale) che lavorano in maniera indipendente e si contaminano in percorsi di sperimentazione linguistica, inserendosi negli ultimi anni nel circuito professionistico e vincendo molteplici premi su scala nazionale.
Tra le principali produzioni si citano: "Sotto lo sguardo delle mosche" (debuttato al Teatro stabile di Torino / Teatro Nazionale) e "il Sentiero dei passi pericolosi", entrambi dell'autore canadese Michel Marc Boucherd; "Alice, per adesso" di Sylvain Levey", che narra dell'adolescenza di una rifugiata politica cilena; Stavolta e mai più" e "Carillon", due monologhi sul tema del desiderio e dei limiti; “Donne” (precedentemente intitolato “D - ovvero la figura della donna nell'Italia del '900”), spettacolo pluripremiato e con oltre 100 repliche all'attivo; “Strani-ieri”, in collaborazione col Teatro Stabile di Torino; “Pari&Dis-pari”, spettacolo diretto da Irene Zagrebelsky per Biennale Democrazia; “Street Striit”, favola coreutica. Inoltre dal 2006 Tedacà organizza e gestisce la stagione teatrale presso il centro bellARTE di Torino, stagione ora organizzata da Fertili Terreni Teatro, progetto di diffusione e promozione del teatro contemporaneo e della nuova drammaturgia a Torino. Fertili Terreni è composta da quattro compagnie (Tedacà, ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Il Mulino di Amleto) e diffuso sui tre teatri torinesi gestiti direttamente dalla compagnie (Bellarte, San Pietro in Vincoli, Cubo Teatro).
Tedacà è una compagnia di produzione riconosciuta dalla Regione Piemonte dal 2009 e da Funder35 tra le giovani imprese culturali rilevanti del territorio nazionale.
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