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Contro il progresso

Sutta Scupa
Regia: Giuseppe Massa
Drammaturgia: Esteve Soler
Attori: Glory Arekekhuegbe, Emiliano Brioschi, Salvatore Tringali
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: grottesco.mapping, drammaturgia, migrazioni

sinossi
Contro il progresso è composto da sette sketch che raccontano una realtà apparentemente innocua
che via via si rivolta contro se stessa. Dalle crepe affiorano dialoghi crudeli e irriverenti che mostrano il lato disumano della più umana normalità. Uno specchio che riflette le mostruosità della contemporaneità con un tono leggero e distaccato che affonda le radici nella tradizione surrealista spagnola, in particolare catalana.
Il presente di Contro il progresso è un presente assurdo ma possibile e proprio per questo ancora più spaventoso: la distorsione grottesca di un’umanità cinica, disumana per volgarità e distrazione. Una dis-umanità che rischia di farci ridere a denti stretti, ma che è in modo evidente lontana da noi solo qualche passo.

note di regia
«Contro il progresso disegna un mondo che va “oltre l’umano”: l’amore tra due persone è formalizzato da un contratto a tempo determinato, in un capovolgimento di crudeltà una foca uccide un neonato, gli ultimi non sono più persone ma un passatempo per la massa dei ben pensanti. Ricordando le atmosfere di Black Mirror, ho immaginato quindi una cornice estetica generale che potesse contenere i sette sketch, andando a delineare un contesto scenico ipertecnologico in cui la quotidianità si trasforma in un presente futuribile e spiazzante. Una sorta di gioco al massacro all’interno del quale viene risucchiata una giovane immigrata; l’incubo iper tecnologico di una “nuova europea” in cui in gioco non vi sono soltanto i sogni, le aspirazioni e la sua identità culturale ma noi stessi, le mutazioni in atto nella nostra comunità, la capacità di restare umani di fronte all’ignoto».



Altri crediti: dramaturg Margherita Ortolani
videografica Tommaso Arosio
scene e costumi Mela Dell’Erba
suono Giuseppe Rizzo
luci Michele Ambrose


Produzione: A.C. Sutta Scupa, Teatro Libero, Teatro Tina Di Lorenzo di Noto(Sr)

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BIO La compagnia esordisce con lo spettacolo omonimo che debutta nel 2006 al Rialto Sant’Ambrogio di Roma. Due momenti di SUTTA SCUPA vengono inseriti da Wim Wenders in The Palermo Shooting, il testo è Finalista ai Premi Ubu 2006. Nel 2008 debutta al Festival delle Colline Torinesi RINTRA ‘U CUORI(a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti), poi inserito all’interno del Festival dell’Unione dei Teatri d’Europa svoltosi in Romania. Successivamente collabora con l’UTE alla produzione di CHI HA PAURA DELLE BADANTI? che debutta alla Schauspielhaus di Graz e vince il premio “Miglior spettacolo 2014” al Festival Museo Fratelli Cervi di Gattatico(RE). Dal 2016 al 2018 vince il bando MigrArti indetto dal MiBACT e diventa compagnia multiculturale. Produce NEL FUOCO di Giuseppe Massa, ORLI di Tino Caspanello e ANTIGONE POWER di Ubah Cristina Ali Farah. Debutta a Palermo con MIRACOLO, ospite di Primavera dei Teatri di Castrovillari e dell’Italian Focus svoltosi in Grecia. Nel 2019 coproduce col Teatro Libero di Palermo Contro il progresso di Esteve Soler e coordina con l'Università di Melbourne un workshop su Antigone Power realizzato presso l’associazione per donne rifugiate Wellsprings for women. Due anni fa inizia un percorso di ricerca sul mito di Medea, attraverso delle riscritture dell'opera di Euripide realizzate da Ali Farah e Massa.
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