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Piccoli crimini coniugali

Metró Ecate
Regia: Lodovico Maria Travaglia
Drammaturgia: Eric-Emmanuel Schmitt
Attori: Lisa: Valentina Alice Grecchi Gilles: Alessandro Conversano
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: matrimonio, coppia, crimine

Gilles torna a casa dopo aver perso la memoria in un incidente domestico. La moglie Lisa cerca in ogni modo di farlo ricordare. Tutto molto semplice. Sembra, ma non è così. La verità si nasconde dietro piccoli gesti e bugie che tentano di nascondere una realtà ben diversa da quella dipinta dalla moglie Lisa. Uno dei due ha cercato di uccidere l’altro: ma chi? Perché?

La coppia è un’entità psichica a parte, in cui, come vediamo nel testo, è possibilissimo perdere se stessi in favore dell’altro, oppure dimenticare l’altro perché non si sa più chi si è e via via questo porta la rabbia e il rancore a sommarsi all’ansia di perdere l’altra persona di cui non si riesce a fare a meno, ma lo si vorrebbe. Gilles e Lisa possono essere chiunque: anche noi stessi.
Lo spettacolo non si svolge in un salotto, come richiesto dall’autore, ma la regia porta questi due personaggi a confrontarsi su una scacchiera. Una partita fatta di inganni, di mosse sbagliate e di conoscenza del proprio avversario.
La coppia e la sua struttura vengono interpretate dal regista come una partita infinita in cui non esistono regole, in cui non si arriva davvero alla parola “Fine”, dove uno perde e l’altro vince, ma in un continuo giocare la prossima mossa, senza mai fermarsi, senza porre fine al gioco stesso dell’amore.



Altri crediti: Scenografie: Riccardo Villa

Produzione: Metró Ecate

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Metró Ecate nasce dalla fusione di due compagnie milanesi, Chajka Studio e Gli Alchimisti.
I primi con una ricca attività spettacolistica, che va da Cechov alle vicende dei fratelli Cervi fino ai Piccoli Crimini Coniugali di Schmitt; i secondi improntati alla formazione sia per adulti e bambini.
Formato da un gruppo eterogeneo di artisti, si occupa di spettacoli, workshop formativi, contenuti social.

Tra i prossimi progetti, lo spettacolo originale «Max», ispirato alla messinscena di «Risveglio di primavera» da parte di Max Reinhardt nella Berlino del 1906, e una collaborazione con l’autore Vittorio Mancuso e il regista Matteo Colombo per spettacoli e cortometraggi originali.

Nel settecentesimo anniversario della morte di Dante decide di dedicargli uno spettacolo ispirato al suo testo più famoso: con costumi semplici, una scenografia quasi inesistente, saranno i corpi degli attori i veri protagonisti, con l’arduo compito di rendere fisiche le terzine dantesche.
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