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Peter Pan

Febo Teatro
Regia: Claudia Bellemo
Drammaturgia: Claudia Bellemo
Attori: Alice Centazzo, Massimiliano Mastroeni, Nicola Perin
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (5-11), Prosa

Tags: Educazione all'affettività, immaginazione, ludicità, narrazione, musica dal vivo

I cugini Moira e Paul, stanno entrando di nascosto a casa del Signor James, un vecchio burbero e incattivito che sequestra tutti i giocatoli finiti per sbaglio nel suo giardino: sono infatti alla ricerca della palla del loro amico Tommy, quando ecco entrare il Signor James che li scopre, minacciando di chiamare le guardie.
Moira riesce a farsi lasciare del tempo per trovare l’oggetto smarrito, così cercando nel baule della stanza trova una sagoma di un’ombra che ricorda quella del famoso Peter Pan: infatti poco dopo ecco apparire il libro delle avventure all’Isolachenonc’è, ma il signor James non ne vuole sapere e fa per cacciarli.
Moira supplica Paul di restare a fare compagnia a quel vecchietto tanto solo, magari proprio leggendo assieme il libro.
Così i tre, dapprima con qualche difficoltà, poi sempre più divertiti, evocano le vicende degli Sperduti, Wendy e di Capitan Uncino.
Il signor James sembra prendere sempre più confidenza coi ragazzi, tanto che si lascerà andare ai ricordi della sua infanzia, in cui i genitori lo avevano abbandonato.
Terminato il racconto, i ragazzi devono tornare a casa ma stavolta è il signor James a trattenerli, uscendo dalla stanza per recuperare una sorpresa per loro.
Paul allora rivela a Moira i suoi dubbi: e se il signor James fosse in realtà proprio Peter Pan? Quando il vecchio rientra
con un costume che ricorda proprio quello di Peter e che gli calza a pennello, i due non posso far altro che rivelargli la loro ipotesi, ma il signor James reagisce in modo inaspettato: ci ride su e li ringrazia del pomeriggio passato assieme, invitandoli a tornare.
Appena usciti, ecco il Signor James rivolgersi a Campanellino e dichiarare di aver finalmente recuperato la memoria: è lui Peter Pan e vuole, dopo tanto tempo, ritrovare Wendy.
Questa particolare versione della storia vedrà i tre attori coinvolti in un’infinità di giochi che partono sempre dall’utilizzo creativo degli oggetti della stanza che man mano assumeranno valenze magiche e fantastiche, poiché riteniamo importante sottolineare la matrice ludica del teatro in cui, grazie all’immaginazione, ogni cosa è possibile, come dice lo stesso Peter
creando vivande e leccornie semplicemente immaginandole.
E’ importante dare uno stimolo ai piccoli spettatori nel riflettere sulla bellezza della fantasia che, in questi tempi, è fin troppo a servizio di un immaginario solo cinematografico.
L’intera colonna sonora è suonata live dagli attori e si basa su cover riarrangiate e riscritte dei Beatles.
Abbiamo scelto questa storica band poiché ci interessava creare un ponte immaginario tra il mondo “reale” in cui si trova a vivere il Signor James (avvolto da colori scuri, tipici dei primi anni del '900, in cui l’opera è scritta e ambientata) e quello psichedelico anni ’70 adatto ad un mondo più fantastico, come l’Isolachenonc’è.
Lo spettacolo presenta forti legami con la Commedia dell’Arte e quindi su un impianto del ritmo fortemente musicale.

Altri crediti: Costumi: Federica Bugin;
Scene: Enrico Patechi;
Disegno Luci: Daniele Schio.

Produzione: Febo Teatro

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Febo Teatro APS è un’impresa di produzione under 35 non profit, riconosciuta dal Ministero della Cultura e dalla Regione Veneto, fondata nel 2017 e che si occupa prevalentemente di teatro per famiglie. Febo Teatro si occupa della creazione di laboratori teatrali, gestione di spazi culturali, ideazione, organizzazione e programmazione di festival, rassegne ed eventi in dialogo con ogni territorio.Tra le specificità delle attività di Febo Teatro segnaliamo la produzione di nuovi spettacoli, sempre accessibili, coinvolgenti e ricchi di tematiche sociali, offrendo occasioni di lavoro a tanti giovani professionisti dello spettacolo. Una delle finalità principali dell’APS Febo Teatro è colmare il vuoto registrato in alcuni territori riguardo la mancanza di una diffusione/fruizione teatrale professionale. Partendo da questo presupposto e dal continuo ascolto dei territori, Febo Teatro nel tempo ha raccolto richieste (ad es.: corsi di teatro e teatro con le scuole), sviluppando velocemente produzioni, rassegne, eventi e letture, facendone da necessità opportunità concrete creando un bacino di pubblico appassionato e sensibile alle proposte culturali.Febo Teatro crede in un Teatro di Cittadinanza che sia strumento di crescita sociale ed individuale, stimolando spunti di dibattito negli ambienti scolastici, domestici e pubblici. Ecco perché dialogare con il territorio diventa parte indispensabile del processo artistico che da sempre perseguiamo.Attraverso il potenziamento di una fitta rete territoriale già in essere, Febo Teatro persegue il coinvolgimento dei giovani e giovanissimi cittadini europei attraverso: metodologie di peer education, empowerment giovanile, valorizzazione dell’autostima e contrasto alla povertà educativa, ripresa dello spirito comunitario, apprendimento informale, solidarietà e partecipazione, intergenerazionalità. Particolare attenzione viene rivolta alle tematiche di cura delle fasce di pubblici più giovani, andando a sviluppare una nuova consapevolezza verso l’impegno giovanile nell’indagare tematiche sociali. Nell’ottica invece di un coinvolgimento attivo delle nuove generazioni Febo Teatro si impegna nell’attività di ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie dedicate allo spettacolo dal vivo (come il video mapping, proiezioni immersive).Al suo quinto anno di attività, Febo è sostenuto finanziariamente dal Mic tramite il FUS, i Progetti Speciali ExtraFus, da Antenore Energia, Despar, Fondazione Cariparo, dal Dipartimento delle Politiche per la Famiglia, dalla Provincia di Padova e dalla Regione Veneto. Inoltre collabora con oltre 30 istituti comprensivi scolastici; realizza 7 rassegne teatrali mettendo in rete più di 20 comuni delle province di Padova, Venezia e Vicenza; coordina e organizza più di 150 repliche con un totale di più di 25.000 spettatori l’anno; infine offre lavoro a più di 40 collaboratori, di cui 6 dipendenti contrattualizzati.La Direzione Artistica di Febo Teatro nasce da due spinte primarie: la concezione dell’impiego artistico come un lavoro organizzato, strutturato ed imprenditoriale; la convinzione del Teatro come motore sociale necessario per stimolare autoconsapevolezza e crescita emotiva, soprattutto nelle nuove generazioni. Questa dualità è riscontrabile in ogni aspetto di Febo Teatro, anche negli stessi direttori artistici: Nicola Perin e Claudia Bellemo, diplomati attori nell’odierna Accademia Carlo Goldoni del Teatro Stabile del Veneto ma con esperienze organizzative e gestionali cresciute col tempo nel lavoro di compagnia.Punto di forza di Febo è la profonda convinzione che il lavoro di gruppo sia indispensabile al Teatro e non solo: una solida base in cui diversi talenti sono messi a servizio di un obiettivo comune, un’occasione di confronto e di crescita, un sostegno fondamentale nelle difficoltà e un nuovo modello di welfare culturale come per altro dimostrato dal periodo pandemico.
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