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ZIO LUPO
AidoruRegia: Roberta Magnani
Drammaturgia: Roberta Magnani, testo liberamente tratto da Italo Calvino
Attori: Valentina Donati (attrice e cantante) e Dario Giovannini (attore e musicista in scena)
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti
Generi: Teatroragazzi (3-9)
Tags: sensorialità, infanzia, fiaba contadina, paesaggio
Zio Lupo è una produzione di teatro sensoriale e partecipativo per l'Infanzia. La fiaba è quella contadina (tipica del territorio romagolo) trascritta da Italo Calvino in "Fiabe Italiane" nel 1956 e viene da noi ri-abitata, ri-scritta in un'atmosfera site-specific.
In questi anni, abbiamo portato la nostra pratica teatrale in scuole, palestre, grotte, rocche, case come anche strade, giardini e piazze (sia in in-door che out-door). La scena è, per noi di Aidoru, un luogo da scoprire e che aiuta a raccontare la meraviglia racchiusa in una fiaba, un mondo da visitare camminando e interagendo. In scena un’attrice/cantante e un attore/musicista. Vi accolgono nella loro casa: vi fanno accomodare in un piccolo letto con una calda coperta e dai piedi di quel giaciglio vi conducono per mano addentro alla storia: annusare, toccare, gustare, ascoltare e chiudere gli occhi quasi fin al principio del sonno.
La storia racconta di una bambina golosa che, per non aver dato la giusta importanza al patto con Zio Lupo, deve essere punita. Nella nostra riscrittura di questa fiaba “casalinga”, il Lupo prende forma come figura doppia: tenebrosa, sinistra, paurosa e allo stesso tempo amorevole, carezzevole, generosa. Zio Lupo, quindi, raccoglie in sé i due estremi di un’antichissima morale popolare. La storia racconta di una bambina golosa che, per non aver dato la giusta importanza al
patto con Zio Lupo, deve essere punita.
Ma, il nostro lupo compie il rituale del castigo in modo totalmente inatteso.
Volendo, è possibile organizzare (antecedentemente allo spettacolo) un piccolo laboratorio per l'infanzia chiamato "Prime Radici. Nuovi Alfabeti".
A partire dallo sguardo dei piccoli partecipanti e dai loro corpi, troveremo azioni interattive e giocose da inserire, insieme, nelle repliche pomeridiane/serali. Rifletteremo con a loro - protagonisti e primi destinatari dello spettacolo - su come poter stabilire una interazione e un contatto pieno e significativo (anche in un periodo dove mantenere la distanza di sicurezza è un gesto d'amore e di cura). Maggiori info nella scheda in allegato.
N.B: il video caricato al momento non è integrale, in questa situazione emergenziale con i teatri chiusi non siamo riusciti a provvedere a questa mancanza, nella speranza di farlo al più presto.
Altri crediti: Sponsor: Romagna Iniziative, Camac srl
Residenza creativa: Arena Plautina, Comune di Sarsina e Villa Silvia Carducci, Cesena
Un ringraziamento a Rocca Malatestiana di Cesena Bene Comune, Teatro Palazzo Dolcini
Produzione: Aidoru.org, Regione Emilia-Romagna, Emilia Romagna Creativa
File scaricabili:
Prime.radici..Nuovi.alfabeti” .laboratorio.e.pratiche.interattive.pdf
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Aidoru è un’impresa attiva in ambito culturale, nasce nel 2002 a Cesena, in Romagna.
Lavora per produrre e promuovere progetti musicali e performativi, paesaggistici e sensoriali legati al mondo della produzione artistica contemporanea e delle nuove forme d'arte nel segno dell'innovazione intorno al tema del paesaggio urbano e delle sue mutazioni.
Si contraddistingue per la contaminazione delle discipline e per il concetto che l'arte debba al giorno d'oggi riflettere sempre di più sul rapporto occasionale con il pubblico e sull'utilizzo di luoghi non necessariamente deputati alla sola attività di spettacolo. In ambito produttivo agisce nel mercato delle creazioni per adulti e legate al mondo dell’infanzia e adolescenza [pubblico scolastico e famiglie].
Aidoru mette in opera interventi di valorizzazione di luoghi in stato di “abbandono”, attivando processi di rigenerazione attraverso azioni culturali; producendo, così, riflessioni che mettono in relazione passato, presente e nuove e inedite prospettive per il futuro. Si muove con la necessità di innescare un processo di riflessione e di riconquista da parte dell'arte degli spazi cittadini e del vivere quotidiano. Attraverso l’arte si possono suggerire e inventare nuove modalità per intervenire negli spazi, per renderli visibili e vivibili; si può trasformare il luogo di transito in spazio d’indugio, scardinare dalle fondamenta l’uso statico dei luoghi, permettendo a chi li abita di sperimentare forme altre di vissuto urbano e di percepire tutti i differenti livelli del reale, compreso l’invisibile. Lo sviluppo della città, in senso ampio, oggi dipende dalla capacità di reinventare l’uso dei territori mettendo a sistema interessi e opportunità di diversa natura: raccogliere e conservare la memoria di un luogo e farlo diventare patrimonio di una comunità è fra i principali obiettivi di Aidoru, questo perché il luogo non è solo fisico, ma soprattutto è culturale.
Dal 2002 a oggi ha collaborato con numerose organizzazioni, locali e nazionali, per la realizzazione di eventi e per la produzione di spettacoli e tour; curando, oltre la direzione progettuale e artistica, anche l’assetto e l’organizzazione di spazi transitori per l’accoglienza e/o il ristoro del pubblico, come a esempio il Festival Itinerario, lo Street Art Festival e Santarcangelo Festival.
Ha fatto parte, dal 2007 al 2009, di Officina Valdoca e dal 2010 ha avuto in affidamento da pubbliche amministrazioni luoghi d’interesse culturale e turistico come Teatro Dolcini [Mercato Saraceno] e il complesso Rocca Malatestiana [Cesena]. Ha collaborato/collabora con varie realtà come Teatro Valdoca, Santarcangelo dei Teatri, Collettivo Amigdala, Teatro Nucleo.
Nel 2019 prendono forma nuove avventure, la gestione di Volume, spazio sito presso il nuovo Campus Universitario di Cesena e al contempo inizia il processo di riqualificazione e ristrutturazione delle Ex Officine Piaggio adiacenti ai Giardini di Serravalle. Tra le sue produzioni eterogenee: TOPO, Soli contro Tutti, Carretti Musicali, GO GO MEGAFON, Zio Lupo, La Casa di Mino, KAKAWA, etc. Aidoru si occupa di produzioni e didattica per l’infanzia nell’ambito del teatro sensoriale e partecipativo, delle arti sceniche e delle pratiche di rigenerazione urbana con l’obiettivo di rinarrare e riabitare i patrimoni materiali e immateriali dei diversi territori che esplora.
Aidoru è sostenuta dal 2004 dal Comune di Cesena, dal 2007 dalla Regione Emilia Romagna, prima tramite la legge 37/94 e a partire dal 2009 attraverso la legge 13/99, e da una rete di sponsor privati e altri enti pubblici.
Lavora per produrre e promuovere progetti musicali e performativi, paesaggistici e sensoriali legati al mondo della produzione artistica contemporanea e delle nuove forme d'arte nel segno dell'innovazione intorno al tema del paesaggio urbano e delle sue mutazioni.
Si contraddistingue per la contaminazione delle discipline e per il concetto che l'arte debba al giorno d'oggi riflettere sempre di più sul rapporto occasionale con il pubblico e sull'utilizzo di luoghi non necessariamente deputati alla sola attività di spettacolo. In ambito produttivo agisce nel mercato delle creazioni per adulti e legate al mondo dell’infanzia e adolescenza [pubblico scolastico e famiglie].
Aidoru mette in opera interventi di valorizzazione di luoghi in stato di “abbandono”, attivando processi di rigenerazione attraverso azioni culturali; producendo, così, riflessioni che mettono in relazione passato, presente e nuove e inedite prospettive per il futuro. Si muove con la necessità di innescare un processo di riflessione e di riconquista da parte dell'arte degli spazi cittadini e del vivere quotidiano. Attraverso l’arte si possono suggerire e inventare nuove modalità per intervenire negli spazi, per renderli visibili e vivibili; si può trasformare il luogo di transito in spazio d’indugio, scardinare dalle fondamenta l’uso statico dei luoghi, permettendo a chi li abita di sperimentare forme altre di vissuto urbano e di percepire tutti i differenti livelli del reale, compreso l’invisibile. Lo sviluppo della città, in senso ampio, oggi dipende dalla capacità di reinventare l’uso dei territori mettendo a sistema interessi e opportunità di diversa natura: raccogliere e conservare la memoria di un luogo e farlo diventare patrimonio di una comunità è fra i principali obiettivi di Aidoru, questo perché il luogo non è solo fisico, ma soprattutto è culturale.
Dal 2002 a oggi ha collaborato con numerose organizzazioni, locali e nazionali, per la realizzazione di eventi e per la produzione di spettacoli e tour; curando, oltre la direzione progettuale e artistica, anche l’assetto e l’organizzazione di spazi transitori per l’accoglienza e/o il ristoro del pubblico, come a esempio il Festival Itinerario, lo Street Art Festival e Santarcangelo Festival.
Ha fatto parte, dal 2007 al 2009, di Officina Valdoca e dal 2010 ha avuto in affidamento da pubbliche amministrazioni luoghi d’interesse culturale e turistico come Teatro Dolcini [Mercato Saraceno] e il complesso Rocca Malatestiana [Cesena]. Ha collaborato/collabora con varie realtà come Teatro Valdoca, Santarcangelo dei Teatri, Collettivo Amigdala, Teatro Nucleo.
Nel 2019 prendono forma nuove avventure, la gestione di Volume, spazio sito presso il nuovo Campus Universitario di Cesena e al contempo inizia il processo di riqualificazione e ristrutturazione delle Ex Officine Piaggio adiacenti ai Giardini di Serravalle. Tra le sue produzioni eterogenee: TOPO, Soli contro Tutti, Carretti Musicali, GO GO MEGAFON, Zio Lupo, La Casa di Mino, KAKAWA, etc. Aidoru si occupa di produzioni e didattica per l’infanzia nell’ambito del teatro sensoriale e partecipativo, delle arti sceniche e delle pratiche di rigenerazione urbana con l’obiettivo di rinarrare e riabitare i patrimoni materiali e immateriali dei diversi territori che esplora.
Aidoru è sostenuta dal 2004 dal Comune di Cesena, dal 2007 dalla Regione Emilia Romagna, prima tramite la legge 37/94 e a partire dal 2009 attraverso la legge 13/99, e da una rete di sponsor privati e altri enti pubblici.