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Riccardo III - Morire con l'oro addosso

Frattaglie Teatrali
Regia: Frattaglie Teatrali
Drammaturgia: Frattaglie Teatrali
Attori: Pietro De Nova, Chiara Alonzo, Giulia Di Sacco, Francesca Macci, Iacopo Modesto, Meredith Airò Farulla
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa
Il testo che abbiamo scritto è una traduzione/adattamento del Riccardo III di William Shakespeare.
Siamo partiti dall'originale in lingua inglese e abbiamo compiuto alcune operazioni di taglio e riscrittura,
in primis per risolvere l'impossibilità di mettere in scena, con i mezzi a nostra disposizione, il testo completo.
La scelta è stata ambiziosa e forse ingenua, ci ha spaventato, ma non ci ha impedito di provare a rendere il
testo nella sua essenza, sempre cercando di rispettarne il senso e la struttura.
Ci troviamo catapultati sull’orlo del baratro, all’apice della “guerra delle due rose (York e Lancaster)”.
La lunga quiete con gli oppositori esterni, che è stata raggiunta sotto il regno del vecchio Re Edoardo IV,
nasconde sotto la superficie decenni di falsità e rancori famigliari. Ed è proprio nell'avvicinarsi della morte del
Re Edoardo che esploderanno questi sentimenti viscerali incubati a lungo, dando vita alla tempesta che
spazzerà via per sempre un'intera stirpe. Questa circostanza fa sentire tutti più fragili e spaventati. Bisogna
correre ai ripari, l'instabilità politica è alle porte. Vediamo la vicenda narrata dal punto di vista di Riccardo di
Gloucester che sogna la corona e sfrutta i dissidi intestini per trarre il suo personale profitto, ma così fanno
tutti di riflesso, cercando come possono di mantenere/migliorare lo status, salvare la faccia e in ultima istanza
la pelle. Ed è proprio nell'avvento di questa circostanza che inizia il nostro spettacolo.
Tutti e sei gli attori in scena, lavorano coralmente per rappresentare realisticamente i conflitti al livello
spaziale e piscofisico.
Mai illustrativamente per immagini bidimensionali, ma attraverso connessioni reali e
conflitti realistici e palpabili, che impongono la tridimensionalità. Si muovono ognuno con il proprio
interesse/timore e le relazioni/fili che li legano agli altri.
Nella scena iniziale della celebrazione del Re Edoardo si innesca un danza “corale”. Con lo scorrere dello
spettacolo questa danza costretta e tesa esplode, come se esplodesse il nucleo di una stella.
La danza degenera in varie danze singole e solitarie. I detriti di quest'esplosione, i personaggi, proveranno a
rincorrersi ma arriveranno sempre tardi, troppo incapaci di riconoscere chi hanno di fronte; forse chi arriverà
primo sarà proprio colui che avrà lasciato indietro più cose. Ma se grazie alle parole, alla retorica, all'inganno,
alla farsa, alla manipolazione si riesce a sporcare la realtà, a distorcerla, a reinventarla, viaggiando veloci
come fulmini nella notte, volando sopra tutto e tutti, non bisogna dimenticare che primo o poi ritorna indietro
tutto come un boomerang: più l'ambiente davanti ai nostri occhi viene raso al suolo, più la pressione verticale,
la quarta dimensione non prevista, inizierà ad avere un peso insostenibile, schiacciando e ristabilendo una
quiete dopo il caos.

Altri crediti: Riccardo Marchesi (Musicista)

Produzione: Frattaglie Teatrali

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Siamo una giovane compagnia di attori neodiplomati in Accademie Italiane. (Accademia dei Filodrammatici, Accademia Teatrale Veneta e Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi)
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