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GUIDO SUONAVA IL VIOLINO

ARTEPO
Regia: Patrizia Camatel
Drammaturgia: Patrizia Camatel
Attori: Elena Formantici
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: teatro, narrazione, shoah, monologo, thriller storico

Un monologo teatrale tutto al femminile, che si dipana come un racconto giallo e assume le misteriose atmosfere di un thriller a carattere storico.
Un vecchio violino entra prepotentemente nella quotidianità di una donna, ricercatrice di professione, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine e chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio.
Quel violino uscito dalla polvere di una cantina pare dotato di volontà propria: stride, geme, chiama con veemenza e ottiene ascolto. E racconta la vicenda di una famiglia ebrea sfollata ad Asti al tempo delle leggi razziali e della guerra, con gli immancabili risvolti di sradicamento, discriminazione, deportazione.
Attraverso un sofferto percorso di ricerca, specialmente dentro se stessa, la ricercatrice comprenderà che ritrovare il nome del proprietario del violino è affermare la sua esistenza: un atto di resistenza contro il sistema concentrazionario nazifascista, progettato per annientare, spersonalizzare.
Chi sono i “sommersi”, chi i “salvati”, allora come oggi? Chi i complici? Quali i giusti? Dove si colloca la protagonista stessa, nel suo mettersi in gioco – donna ed essere umano prima ancora che investigatrice – per svelare la verità intorno a questa vicenda?
Una storia sulla Shoah, certamente, ma il nodo centrale qui non è il lager, piuttosto ciò che l’ha preceduto: la vita delle singole persone, con le loro gioie, miserie, speranze, scelte, legami. Cittadini italiani, perfettamente integrati nel tessuto sociale, da un giorno all’altro divenuti “senza Stato”, espulsi dalla loro patria senza avere colpe e senza ricevere spiegazioni, mandati alla morte senza fare rumore, se possibile.
In questo l’immane tragedia che ha colpito il popolo ebraico e non solo, continua ad essere tristemente attuale, benché - o poiché - altre tragedie dell’odio razziale o religioso, altri sterminii si siano susseguiti, da allora ad oggi. Segno che la vigilanza non può mai essere abbassata.

Altri crediti: Guido suonava il violino
Liberamente tratto dal racconto “Un violino” di Nicoletta Fasano
Testo e regia di Patrizia Camatel
con Elena Formantici
Luci e progetto sonoro Tiziano Villata
oggetti scenici Agnese Falcarin
Produzione: casa degli alfieri / ARTEPO (ARchivio TEatralità POpolare)
in collaborazione con ISRAT - Istituto per La Storia della Resistenza e della Società Contemporanea di Asti

Produzione: casa degli alfieri / ARTEPO / ISRAT

File scaricabili:
guido_suonava_il_violino_recensioni.pdf

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L’ARchivio TEatralità POpolare (AR.TE.PO.) nasce nel 2002 per volontà di Luciano Nattino.

È una sezione di lavoro della Casa degli alfieri, centro studi e ricerche teatrali situato in una casa per il teatro costruita sulla cima di una collina nel cuore del Monferrato, tra vigne, boschi e infinito, dove abita e lavora un gruppo di artisti con un ultra quarantennale patrimonio di arte comune, che ha realizzato innovativi spettacoli di rilievo nazionale e riconoscibilità internazionale.

AR.TE.PO. promuove e realizza spettacoli, azioni sui territori, eventi, ricerche, convegni di studio legati alle tradizioni popolari e alla loro rifunzionalizzazione nella società odierna, con il contributo della Regione Piemonte attraverso progetti tematici, fondazioni bancarie, enti locali ed in collaborazione con addetti ai lavori, università, istituti storici, la Rete Ecomusei Piemonte e il Laboratorio Ecomusei.
AR.TE.PO. è, fin dalla sua fondazione, uno staff di professionisti del campo culturale e accademico che coordina e mette in rete attività di artisti, studiosi, operatori e organismi culturali che si occupano di teatro e comunità, di socialità e comunicazione artistica.
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