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Parla, Clitemnestra!

Barletti/Waas
Regia: Werner Waas
Drammaturgia: Lea Barletti
Attori: Gabriele Benedetti, Lea Barletti
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Clitemnestra, Barletti, Waas, Benedetti,

Perché Clitemnestra? Perché scrivere e mettere in scena un testo ispirato a questo personaggio in fondo “minore” della tragedia greca? Clitemnestra è uno dei tanti “danni collaterali” della gloriosa Storia degli uomini con i suoi eroi (maschi) perdenti o vincenti che siano, le sue vittime sacrificali (donne, bambini) che assurgono agli onori di quella stessa storia grazie al proprio sacrificio (Ifigenia, per esempio). Clitemnestra non merita che le si intitoli una tragedia, una storia a sé. Clitemnestra è nota prima come moglie fedifraga e assassina di Agamennone, poi in quanto vittima del matricidio che il figlio Oreste compirà per vendicare la morte del padre. E la sua storia? Non pervenuta. Abbiamo dunque scelto di far parlare Clitemnestra. Intrappolata in un ruolo, in un nome, in un personaggio, Clitemnestra cerca un'altra via, un'altra possibile rappresentazione di sé stessa come parte della società, un'altra storia. Cerca di cambiare la narrazione del (e dal) femminile. Il suo antagonista, Agamennone, è anche lui intrappolato in un ruolo, in un nome, in un personaggio. Fin quando Clitemnestra e Agamennone non deporranno definitivamente le maschere insite nei propri nomi, nessun dialogo sarà possibile: questa è l’unica certezza cui, nel nostro spettacolo, attraverso un percorso pieno di dubbi e domande, giungerà Clitemnestra. E Agamennone? (Lea Barletti)
Questo spettacolo ha avuto una lunga gestazione prima di approdare alla sua forma attuale. Quello che è rimasto uguale è il testo e proprio dalla forma del testo deriva la radicale riduzione di mezzi scenici alla quale siamo arrivati. È un testo in versi, in gran parte in rima baciata … non si scappa da una struttura del genere. Il testo, la Storia, i ruoli sono già scritti, e noi ne siamo i testimoni. È nella reazione a qualcosa di già scritto, nello scarto fra ciò che si pensa e ciò che si pronuncia che si articola il nostro spazio di libertà. Così è stato per duemila anni o più fra uomini e donne, sempre gli stessi versi, così nella gestione del potere, sempre gli stessi schemi, le stesse guerre, nell'utilizzo della religione, gli stessi stratagemmi. Ora noi siamo gli ultimi abitanti di questo antico e terrificante edificio e abbiamo il dovere morale di fare uno scarto. In questo scarto Clitemnestra ci guida attraverso un lento processo di presa di coscienza. Le parole si scostano pian piano dal tracciato, emergono a fatica dal buio della storia. Gli spettatori, una parte dei quali è munita di piccole torce, sceglie cosa vedere, scruta i dettagli, le minuscole reazioni dei corpi/statua dipinti di bianco e partecipa in questo modo alla narrazione: è responsabile di quello che vede e di quello che vedono gli altri. Questa è una storia di tutti, ognuno ne fa parte, nessuno è fuori. Ad un certo punto poi si fa luce e ci troviamo nel presente, nello stesso spazio, senza più maschere né altrove, senza eroi né profeti. Ci si guarda in faccia: è ora di cambiare. (Werner Waas)

Produzione: Barletti/Waas, con il sostegno di una residenza al Florian Espace, Pescara

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Lea Barletti e Werner Waas si sono conosciuti molti anni fa a Roma. Da allora vivono e lavorano insieme, prima a Roma, poi a Monaco di Baviera, quindi a Lecce e attualmente anche a Berlino. Insieme, hanno prodotto, diretto e interpretato un gran numero di spettacoli, fondato una compagnia teatrale (Induma Teatro), fondato un Centro Culturale Multidisciplinare (“Manifatture Knos”, a Lecce, tutt’ora attivo seppure ormai senza di loro), organizzato sette edizioni (tra il 2008 e il 2015) del Festival/Laboratorio di arti performative “K-now!” (sempre a Lecce), inventato un premio di drammaturgia contemporanea (“Il Centro del discorso”, tre edizioni tra il 2008 e il 2011), fondato un’altra compagnia (Barletti/Waas), con la quale hanno prodotto e interpretato diversi spettacoli, tra i quali “Selbstbezichtigung/Autodiffamazione” di P. Handke, “Kaspar”, sempre di P. Handke, “Arkadia” di H. Archtenbusch, ancora in repertorio, e i più recenti “Natura morta con attori” di F. Sinisi, “Monologo della buona madre” e “Ashes to Ashes” di L. Barletti.

All’attività di registi e interpreti, affiancano, ormai da anni, Waas quella di traduttore e Barletti quella di autrice.

Negli anni hanno fatto inoltre un gran numero imprecisato di altre cose, tra cui due figli (Rocco e Tobia). Attualmente girano e lavorano tra Germania e Italia.

www.barlettiwaas.eu
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