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Be it moon, or sun, or what you please

Polveri di Scena
Regia: Nino Faranna e Karin Rossi
Drammaturgia: tratto da "La bisbetica domata", adattamento di Nino Faranna e Karin Rossi
Attori: Nino Faranna e Karin Rossi
Trailer: Link
Anno: 2018
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (10-14), Prosa

Tags: Shakespeare, la bisbetica domata, violenza sulle donne, riscrittura

"And be it moon, or sun, or what you please: an if you please to call it a rush-candle, henceforth I vow it shall be so for me.”

Queste sono le parole che Shakespeare utilizza per sancire il momento in cui, finalmente, la Bisbetica accetta di essere domata dal proprio marito. “Sia la luna, il sole, o quello che volete voi” è la dichiarazione di una donna che sceglie di non combattere più, ma di aderire alla vita del suo uomo e di condividerne in tutto e per tutto le scelte. È letteralmente la quiete dopo la tempesta.

La vicenda della shakespeariana Bisbetica domata è universalmente nota: un padre, esasperato dall’indomabile carattere della figlia maggiore, decide di non concedere la secondogenita a nessuno, senza aver maritato la prima. E così, mentre la dolce e mansueta Bianca viene corteggiata da molti pretendenti e vive momenti di puro e assoluto romanticismo con il giovane Lucenzio, la bisbetica Caterina deve sopportare il corteggiamento brusco e poco appropriato di Petruccio, uno spaccone deciso a sposarla e a sottometterla ad ogni costo.

Ma che cosa dice Shakespeare a noi, adesso, con questo testo? E cosa possiamo rispondere, noi, a lui? Da un lato, Bianca e Lucenzio ci portano ad interrogarci su che cosa sia davvero l’amore, se ci sia del sentimento sotto le tipiche esternazioni da innamorati. Dall’altro lato, ai nostri occhi, questa commedia assume dei toni cupi; il tono brillante delle uscite spavalde di Petruccio si tinge di inquietudine; il lento, ma inesorabile cedimento di Caterina ci porta ad accostare questa vicenda alle tante che avvengono tra mura domestiche di oggi, dei nostri giorni. Le bisbetiche devono essere domate?
In un gioco di specularità e opposti tra le due coppie, cerchiamo di sviscerare l’amore nei suoi risvolti inusuali, sbagliati, falsi, pretenziosi o malati, e di aprire una porta a un’inversione di rotta: non è mai troppo tardi per cercare l’amore autentico.

Altri crediti: Assistenza alla regia: Lorenzo Capineri
Luci: Emanuele Cavalcanti
Make-up: Martina Corno
Materiale fotografico: Irene Raschellà
Materiale video: Michele Mostacci
Locandina: Sergio Rossi

Produzione: Polveri di Scena

File scaricabili:
Locandina.jpg

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Polveri di Scena inizia a sognare a Milano nel 2015.

Il sogno nasce tra i pensieri di Lorenzo Capineri – neodiplomato attore del Centro Attivo di Milano - e tra le parole di Pasquale di Salerno, giovane drammaturgo. Acquisisce un corpo dalla creazione di Schiavi della violenza, testo che esplora il genere pulp a teatro e indaga nel mondo criminale dell’Italia degli anni del terrore. Il sogno si anima per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Edi Barrio’s nel 2016.
È da questo momento che Polveri di Scena inizia la sua esplorazione nel panorama milanese, rimanendo fedele - tramite sia la riscrittura che l’elaborazione di spettacoli inediti – a una ricerca drammaturgica rivolta a temi sociali, con uno sguardo particolarmente attento al presente. Fanno parte della compagnia artisti under 30 del mestiere teatrale: tramite la contaminazione dei diversi linguaggi performativi (il cinema, la danza, la musica) il sogno cresce.
E diventa sempre più reale.
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