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Zuppa di pietra

Teatro a Canone
Regia: Anna Fantozzi
Drammaturgia: Anna Fantozzi e Elisa Occhini
Attori: Anna Fantozzi e Cinzia Laganà
Trailer: Link
Anno: 2018


Generi: Teatroragazzi (5-14)

Tags: Pupazzi

“Zuppa di pietra” prende spunto dall’omonima fiaba popolare, conosciuta in diverse
culture.
In una notte di inverno un lupo bussa alla porta di una gallina e le chiede di farlo entrare per scaldarsi al caminetto e preparare la sua zuppa di pietra; la gallina è spaventata ma allo stesso tempo è curiosa e decide di farlo entrare. Il lupo le dice che la zuppa di pietra si prepara mettendo un grande sasso a bollire.
Il nostro lavoro prende spunto da questa fiaba, ma la arricchisce in maniera del tutto personale. Gli ingredienti che gli animali offrono per la buona riuscita della zuppa, non sono semplici ortaggi, ma storie. Una raccolta di favole intercalate, inserite una nell'altra, che si ispira alla celebre raccolta di apologhi di origine indiana “Kalilah e Dimna”. In attesa che la zuppa sia cotta, il lupo e la gallina si raccontano fiabe delle proprie tradizioni, mischiando culture e radici. Il lupo mette il sasso, porta con sé il peso di qualcosa che viene da lontano, di cui vuole forse sbarazzarsi, che fa paura, che non si riesce a pronunciare. La gallina ci mette le radici e mescolando gli ingredienti, scavalcando la paura del diverso, condividono esperienze, racconti e culture, la zuppa è pronta: il pregiudizio è superato, il sasso è tolto e forse non tornerà più.
Il progetto è una rielaborazione drammaturgica di diversi racconti popolari, tra cui le fiabe italiane di Italo Calvino, alcune fiabe della tradizione balcanica, la già citata zuppa di pietra. Le tecniche narrative utilizzate sono variegate. Alcuni personaggi sono rappresentati attraverso pupazzi e marionette, che incontrano subito l'immaginario infantile, altre storie si sviluppano attraverso il teatro d'ombra, più etereo ed evocativo. Le due attrici, d'altra parte, non sono delle semplici esecutrici degli effetti speciali, ma sono loro stesse di volta in volta personaggi della fiaba, narratrici, commentatrici. In scena, si declinano così teatro di figura e teatro d'attore, sfumando così i contorni tra il mondo dei pupazzi e quello degli umani, tra le ombre e la carne, tra il racconto e la realtà.

Altri crediti: Anna Fantozzi e Adrian Bruma

Produzione: TEATRO A CANONE, RASSEGNA "IL PAESE DI LEGNO"

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Il TEATRO A CANONE è un gruppo di ricerca e creazione teatrale che opera attraverso
una continua dialettica tra ricerca e spettacolo. E’ stato fondato nel 2008 e ha sede a
Chivasso (Torino) dove gestisce un suo spazio all’interno del Campus Associazioni. Dal
2011 è diretto da Luca Vonella, attore, regista e pedagogo.
Il nucleo artistico attuale è formato da Luca Vonella, Anna Fantozzi, attrice proveniente
dai Marcido Marcidorjs - che si occupa anche delle scenografie e di teatro di figura - e
Laura Prono che collabora su progetti specifici. Dal 2018 si aggiungono al gruppo Cinzia
Laganà, attrice e scenografa e Giuliano Signorelli. Dal 2017 Chiara Crupi collabora come
consulente drammaturgica e film maker.
Il lavoro quotidiano consiste nel training fisico e vocale secondo i principi
dell’Antropologia Teatrale, lo studio delle danze classiche dell’India (Orissi e Kathakali),
ed il lavoro sulle azioni fisiche in rapporto alla musica. Parallelamente, la creazione di
spettacoli conduce il gruppo al confronto con le tecniche di composizione. Tra il lavoro di
pedagogia interna e la realizzazione di spettacoli esiste un insieme di attività sui territori
intesi come spazio geografico con il quale il Teatro a Canone, attraverso la dimensione
del laboratorio, tesse nuove relazioni culturali, ma anche territori sociali in cui il disagio è il
luogo privilegiato per elaborare drammaturgie in grado di dialogare con il proprio tempo.
Il Teatro a Canone ha condotto seminari presso il DAMS dell’Università di Roma Tre e
l'Università di Genova. Ha collaborato con il Teatro Tascabile di Bergamo, il Comune di
Chivasso, con Altamira Studio Teater presso il Nordisk Teaterlaboratorium
(HolstebroDanimarca).
Nel 2011 Luca Vonella realizza Orazio - vite nude, uno solo che raccoglie in una sorta di
“testimonianza danzata” il frutto di un progetto teatrale nei servizi psichiatrici di Trento.
Insieme ad Alice Laspina, Simonetta Ainardi e Alessandra Deffacis, il gruppo realizza, nel
2013, La pioggia dura - studio per una tempesta, basato su La Tempesta di Shakespeare
con la regia di Luca Vonella . Lo spettacolo, vincitore di un bando del Fondo Sociale
Europeo, ricrea storie e scenari dal Terzo Mondo. Viene presentato all'interno del
“Kaleidoscope International Youth Festival of Contemporary Art” a Tuzla (Bosnia-
Erzegovina). Dal 2013 si avvia collaborazione, tuttora attiva, con il Centro anti-violenza di Chivasso, che
diventa motivo di aggregazione sociale e permette al gruppo di aprirsi alla città di
Chivasso formando un nuovo pubblico, collaborando con le scuole, il Comune e i Servizi
sociali.
Nel 2015 Il gruppo partecipa, insieme al Teatro Tascabile di Bergamo, allo spettacolo di
inaugurazione dell'Accademia Carrara, Pinacoteca di Bergamo.
Nel 2016 realizza lo spettacolo per bambini Greta, la Bambola e la Betulla. Lo spettacolo
intreccia tre fiabe est europee, ambientandole in un ipotetico villaggio della Romania,
ricreato cogliendo suggestioni della pittura naïf.
Sempre dal 2016 il gruppo organizza e dirige, con il sostegno della Fondazione Piemonte
dal Vivo e dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Chivasso, la rassegna teatrale per
ragazzi “Il paese di legno”, che ha ospitato, tra gli altri, il TTB - Teatro Tascabile di
Bergamo, Bustric, Compagnia Tardito/Rendina.
Nel 2018, con l’inserimento di Cinzia Laganà come attrice, il gruppo realizza lo spettacolo
di strada Pinocchio nella città di acchiappa-citrulli e di sala Fuga da Mozart- divagazioni di
un direttore d’orchestra, con un ensemble di musicisti dal vivo.
Dal 2017 il Teatro a Canone fa parte del Third Theatre Network, una rete internazionale
coordinata dal prof. Patrick Campbell, Manchester Metropolitan University.
Dal 2018 propone e organizza ARTERIE - un festival di teatro diffuso a Chivasso e
dintorni. Un esperimento per guardare la città in un modo trasversale, per esplorare la
periferia, spiazzare il centro e mettere in circolo nuove esperienze culturali. Dallo
spettacolo in luoghi non convenzionali alle lezioni pubbliche sui Padri Fondatori del
Teatro del Novecento, passando per le proiezioni video sul teatro e sulla sua capacità di
affascinare. Il festival ha ospitato professori e studiosi del calibro di Franco Ruffini e Nicola
Savarese, e spettacoli di giovani artisti di respiro internazionale.
Risale al 2018 la collaborazione con Kai Bredhldt (Odin Teatret), per un progetto
emergente di contaminazione artistica fra Subiaco e Campaegli (RM).
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