Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Fuga

lorenzo montanini
Regia: Lorenzo Montanini
Drammaturgia: Gao Xingjian
Attori: Diego Venditti, Carlotta Piraino, Riccardo Marotta
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa, Teatro-danza, Performance

Tags: Nobel, Gao, Xingjian,

Una ricerca sull’animo di chi fugge
(senza mai nominare il presente)
tradotta in movimento astratto,
videoinstallazioni e testo.

Gao Xingjian (Premio Nobel per la letteratura, 2000) scrive Fuga su commissione di un teatro americano che, nel 1989, gli chiedeva un testo sui fatti di piazza Tiananmen accaduti pochi mesi prima; nel testo non sono presenti riferimenti a fatti storici, né a luoghi geografici. I personaggi non hanno nome, scappano e si rifugiano in un luogo buio che non riescono a vedere. L'unica informazione che abbiamo è che sono un giovane studente, uno scrittore, e una giovane donna. Il teatro che aveva commissionato il pezzo lo rispedisce all’autore dicendo che il testo non rispecchia le richieste della commissione. Gao rifiuta ogni cambiamento.

I fuggiaschi non hanno volto, possiamo ascoltare soltanto le loro voci e intravederne i corpi in movimento. Così il desiderio di vedere la tragedia - lo stesso che anima giornali e televisioni che in questi anni ci rimandano continuamente le immagini tragiche dei migranti in fuga - rimane inappagato. L'attenzione si sposta invece sul conflitto interiore, intimo e irrisolvibile, che anima chi fugge: la scelta impossibile tra difendere i propri cari e la propria terra o salvare sé stessi, tra il desiderio di riscatto, la forza di combattere per un ideale e l'istinto di sopravvivenza, tra l'uomo pubblico insomma e quello privato. I tre protagonisti quindi si muovono quasi incessantemente sulla scena come animali in gabbia e nella compressione del luogo nel quale si rifugiano e dal quale non possono più uscire, le passioni assumono dimensioni troppo grandi per essere trattenute e le relazioni tra i tre diventano lo specchio di quello che avviene fuori.
La scena è allagata e riflette i corpi in costante movimento, senza tregua e senza scampo.
La parola e il gesto si fondono in un dittico mai rappresentativo, realistico. La ricerca per la costruzione di questo pezzo è stata rivolta verso una partitura di movimento stilizzata, extra-quotidiana, su cui apporre le parole di questo testo politico ma mai giornalistico.
Lo specchio d’acqua è l’unico rifugio che rimane quando non abbiamo più scampo: è l’universo interiore, lo slancio, il sogno, la vastità della nostra immaginazione che ci libera dal peso della realtà ma che a sua volta è la prigione dell’individuo che fugge dal mondo per rifugiarsi in sé stesso. È l’immagine di una filosofia di vita fatta di opposizioni “quantistiche” che convivono e coesistono riflettendo un mondo dalle sembianze più complesse e profonde della mera apparenza che governa la nostra attualità. Mentre fuori in strada l’uomo combatte per avere più giustizia ed eguaglianza, dentro alla cantina di Fuga è l’uomo privato a rivelare i segreti nascosti in fondo alla propria anima, dove il brusio della vita sociale arriva soltanto come un rumore ovattato e lontano e dove ci si può rivelare perché protetti dall’oscurità.
(il video disponibile, purtroppo, è di bassa qualità)

Altri crediti: Video: Matteo Pizzolante, Scene: Francesco Felaco, Costumi: Federica Centore, Flicorno: Pasquale Buccarelli, Assistente alla regia: Jessica Granato

Produzione: MOOF - Maria Teresa Monda

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Lorenzo Montanini e’ un regista e attore romano. Si e’ formato con molti artisti internazionali ed italiani come M. Tarasco, B. Meyers, The Living Theatre, Milon Mela, E. Vargas, A. Bogart, ha studiato cinema alla New York Film Academy ed e’ stato il primo italiano ad essere selezionato per il programma di training della SITI Company a New York, con la quale ha studiato anche alla Columbia University e allo Skidmore College specializzandosi in teatro fisico.Dirige da più’ di 10 anni un laboratorio di sperimentazione teatrale di teatro cinese contemporaneo (bilingue) all’Università’ L’Orientale di Napoli, mettendo in scena ogni anno testi teatrali mai apparsi prima in Italia.Tra gli ultimi spettacoli: Fuga, Tramedautore Piccolo Teatro Grassi, Milano, Miss Julia, New York, Festival Iberoamericano de teatro de Bogota’, XXXVI Festival Internacional de teatro de Manizales, X Fiesta de las Artes Escenicas de Medellin, Festival Iberoamericano de Cadiz, Napoli Teatro Festival Italia, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - Bogota’ (regia), Petimus Rogamus, Teatro Studio Uno, Roma Fringe Festival, Roma (regia), say it and then leave, The Red room theatre, New York, (regia), The painted bird, La Mama Theater, Palissimo Dance Theater Company, New York (performer), il viaggio dell’uva, Festival Internazionale di Montalcino, Teatro de los Sentidos (performer), Polvere, Teatro Studio Uno/Teatro Furio Camillo, Roma (regia), un pasticciaccio, Teatro Studio Uno, Roma (regia), Mezzanotte all’Havana Cafe’, Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo, Napoli (Regia), Mika, United Nations, J. Duca, New York (performer).Attualmente vive a Londra dove lavora e insegna al Rose Bruford College e alla Queen Mary University
Condividi