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Eisbolè, invasioni, strappi, visioni

Fa.R.M. Fabbrica dei Racconti e della Memoria
Regia: Marino Giuseppe Sanchi
Drammaturgia: Fiamma Negri e Giusi Salis
Attori: Fiamma Negri, Giusi Salis
Trailer: Link
Anno: 2017
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: narrazione, teatro civile, migrazioni,

IL CONCEPT
“Raccontare cosa accade nel mondo è fondamentale per ognuno di noi. Ci permette di capire e decidere. Ci regala libertà, perché il peggior nemico è il silenzio.”
Raffaele Crocco
Direttore Atlante delle Guerre e dei conflitti nel mondo

Chi subisce le violenze di guerre e conflitti di qualsiasi natura non è solo profugo, immigrato, povero, è una persona con progetti, desideri, affetti, emozioni, diritti.
La guerra può diventare banale, la quotidianità può dipanarsi in mezzo all’inferno: gioie, dolori, allegria, amore…
Dalle nostre case eventi lontani perdono complessità e si riducono a percezioni: invasione, lavoro rubato, pericolo, degrado, poverini, solidarietà, ci sono anche quelli bravi.
Mettere in scena una carta geografica, farla parlare attraverso diversi punti di vista, capire come, nel mondo, la realtà sia filtrata da sguardi e culture, come gli effetti vengano confusi con le cause, a volte per sbaglio a volte per scelta.
Eisbolè è emozioni, ironia, consapevolezza.
Eisbolè è una carta geografica che parla e diventa teatro.

LO SPETTACOLO
Sul palco due donne
Giusi Salis districa le difficili trame dei perché, un racconto quasi giornalistico che col leggero distacco dell’ironia fa vivere la mappa di Peters: le storie e i personaggi, le vittime e i carnefici, la montagna d’oro, la signora Maria, le multinazionali, casa nostra, casa loro, eventi che ai più sembrano scollegati ma che se scavi un po’ trovi che sono strettamente connessi.
Fiamma Negri interpreta tre personaggi, tre punti di vista: Nur, siriana, è una donna emancipata che ha gli strumenti per capire, Kimpa, è l’archetipo della donna africana, lo stupore di fronte ad eventi troppo grandi, e Amanda, di nazionalità indefinita, è assolutamente aderente allo stereotipo della donna d’affari senza cuore. Quelle che di scrupoli ormai non ne hanno più. Kimpa e Nur sono anche madri. Madri che sanno che i figli se ne vanno e tornano. Forse

Lo spettacolo ha debuttato nel 2017 a La città del Teatro a Cascina e tra le repliche RiaceinFestival nel 2018

NB:
Dello spettacolo esiste anche una versione in forma di “storytelling” che prevede solo due attrici: un allestimento leggero che ci permette di raccontare in spazi non prettamente teatrali e raggiungere pubblici che non frequentano abitualmente i teatri. (costo e modalità da concordare a seconda dell'intervento)

Lo spettacolo è stato realizzato grazie a:
CGILToscana , Fondazione Finanza Etica , SPI CGIL TOSCANA, Arci Toscana, col patrocinio del Consiglio regionale della Toscana .



Altri crediti: MUSICHE ORIGINALI DAL VIVO: Stefano Bartoli e Alessandro Berti
TRACCE ARTISTICHE: Loretto Ricci
voci off
Arno Peters: MARINO GIUSEPPE SANCHI
I bambini: VIOLA E GEMMA FERRARESE
Grafica: Caterina Zaccaria


Produzione: Fa.R.M.

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Fa.R.M. Fabbrica dei Racconti e della Memoria nasce dalla collaborazione tra Fiamma Negri e Giusi Salis dal 2011, nel 2016 viene costituita l’associazione che si occupa di scrittura e produzione, progettazione culturale e formazione. Intorno al progetto un team di professionisti e compagni di viaggio: videomaker, grafici, musicisti, tecnici, attori, registi che completano il nostro lavoro. Di volta in volta la rete di collaborazioni si apre all’esterno in un confronto continuo
Parallelamente un’intensa attività di formazione teatrale e di scrittura con un’attenzione alla comicità che ha radici nel percorso sviluppato dalla Lega Italiana Improvvisazione Teatrale della quale Fiamma Negri ha curato la direzione artistica dagli anni ‘90 che ha introdotto in Italia i Match di Improvvisazione Teatrale.
Improvvisazione e scrittura sono il mezzo per trasformare la creatività in ascolto, comunicazione, integrazione fra discipline.

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