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Novecento

Centro Teatro Studi
Regia: Franco Giorgio
Drammaturgia: Alessandro Baricco
Attori: Giuseppe Ferlito
Trailer: Link
Anno: 2018

Tags: Novecento

Il Virginian era un piroscafo: negli anni fra le due guerre faceva la spola fra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi.
Dicono che sul Virginian si esibisse, ogni sera, un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Dicono… dicono…
Dice Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento "...un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88... Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Ma, se io scendo da quella scaletta, davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi, che non finiscono mai... allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio."
Novecento è un personaggio assai complesso, che cerca di conciliare il desiderio di realizzare i suoi sogni con la paura del mondo sconosciuto che si staglia al di fuori del Virginian. Un personaggio unico ed indelebile: avvolto dall’aura intangibile del prodigio, e che racchiude in sé una profonda e struggente malinconia. Un essere “sovraumano”, fatto non di carne ed ossa ma della materia dei sogni e degli ideali e per questo solitario nella sua dimensione celestiale, incantevole ed inaccessibile. Un magico traghettatore di speranze umane che sulle onde del Virginian danzano per l’Oceano Atlantico verso la terra promessa dei desideri e dei miraggi. La sua vicenda prende vita attraverso il nitido e disperato ricordo di Tim Tooney, suo fraterno amico ma anche unico erede di questa sorprendente storia divenuta leggenda. Un ricordo che lo rende orfano nell’animo, ma di contro lo fortifìca e da valore alla sua esistenza.
“A me sembra una bella storia, che vale la pena di raccontare. E mi piace pensare che qualcuno l’ascolterà”, dice Alessandro Baricco.


Altri crediti: Musiche: Yann Tiersen – Scott Joplin – Randy Newman -
Scene: Daniela Antoci - Costumi: Daniela Dimartino

Produzione: Centro Teatro Studi

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Il Centro Teatro Studi nasce a Ragusa nel 1989, con l'obiettivo di formare dei giovani attori e creare una compagnia professionistica in un territorio completamente assente di tali realtà teatrali. Gli spettacoli prodotti, fin dai primissimi anni, "Il ballo dei manichini" di Jasienski, "Il giubbotto" di Stratiev, "Evviva la rivoluzione" di Boal, "Il suidìcida" di Erdman, "Uomo in mare" di G. De Chiara, "Gardenia" e "Spax" di Maricla Boggio, "Oscar e la dama in rosa" e "Variazioni enigmatiche" di E.E. Schimtt, "Novecento" di A. Baricco, "Le avventure di Giovannino Perdigiorno" e "Gli affari del signor gatto" di Gianni Rodari, "La gabbianella fortunata" da Sepulveda, e tanti altri, hanno posto in evidenza il lavoro compiuto e, seppure con mille difficoltà, si è stati inseriti in cartelloni teatrali.
Nel 2002 la compagnia Centro Teatro Studi è stata riconosciuta dal MiBACT e, qualche anno prima, dall'Assessorato al Turismo e Spettacolo della Regione Sicilia.
La compagnia si avvale di soli attori e personale professionistico.
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