Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

ANCHE SE CI DOVESSIMO ESTINGUERE

Bonetti/Radice
Regia: Noemi Radice
Drammaturgia: Noemi Radice
Attori: Livia Bonetti
Anno: 2020


Generi: Prosa

Tags: comunità, solitudine, teatro contemporaneo

Una giovane donna qualunque, vittima dei propri fallimenti, cerca un modo per dare una svolta alla propria esistenza. Tra un trasloco e il libro che avrebbe sempre voluto pubblicare - ma che non ha mai scritto - per lei il tempo sembra non passare mai. Nei momenti in cui è sola, noi spettatori siamo compagni invisibili: ci ritroviamo a spiarla, senza che lei percepisca la nostra presenza o ci rivolga mai la parola. A noi parlano altri tre personaggi: la madre, preoccupata per il futuro della figlia; il barista, reso cinico dalla vita; la portinaia, perennemente in cerca di compagnia. Ci raccontano di lei, del suo trasloco, delle sue giornate, del suo carattere, di come un giorno abbia deciso di sconfiggere la solitudine fondando una comunità; scegliendo un gruppo di persone con cui condividere la propria casa, regole, valori, pensieri, stile di vita.

Solitudine o vita comune? Rispondere è complesso: a volte è più facile fermarsi e rimandare, rifugiandosi in passatempi ipnotici, come possono esserlo quei documentari sui pesci che, in fondo, parlano di noi.


Anche se ci dovessimo estinguere è un alternarsi di solitudini che non riescono a trovare un punto di contatto. Frammenti di vita si alternano nel grigiore della scena, nella monotonia della quotidianità di cui tutti i personaggi sono vittime inconsapevoli. Nessuno parla di sé, nessuno viene ascoltato: il pubblico, in silenzio e distante, è l’unico interlocutore possibile.

Altri crediti: registrazioni vocali Dario Sansalone, Noemi Radice
musiche originali Elena Radice
costumi Marilisa Cosello, Alessandra Marina
foto Matteo Colombo

uno spettacolo di Bonetti/Radice
con il sostegno di MiBAC - Regione Umbria - URA

Produzione: Bonetti/Radice

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

••• BONETTI/RADICE ••• è una compagnia indipendente, un duo di attrici-drammaturghe che si forma nell’estate del 2017 dopo un incontro fulminante a un laboratorio per attori-autori tenuto da Lucia Calamaro presso il Centro Teatrale Umbro. ••• Il nostro teatro vuole essere essenziale: che nasca dalla parola; che sia concreto; che parli dell’oggi alle persone di oggi. ••• Il nostro primo lavoro insieme è il monologo “Anche se ci dovessimo estinguere” (2019): testo e regia di Noemi Radice; con Livia Bonetti; realizzato con il sostegno di MiBAC - regione Umbria - URA. Uno spettacolo sulla vita comunitaria come tentativo di trovare una risposta alla solitudine che caratterizza l'epoca contemporanea. ••• Nel 2023 debutta "CUORE DI CRISTALLO", uno spettacolo teatrale dedicato ai bambini dai 7 ai 10 anni, di e con Livia Bonetti e Noemi Radice, vincitore del bando Cariplo Cultura all'interno del progetto "Reclaim our future" presentato dall’associazione LopLop di Milano. È frutto di un lavoro di ricerca e sperimentazione sui linguaggi contemporanei della scena teatrale, a prova del fatto che questo tipo di ricerca possa essere anche a misura di bambino se sfruttata per comunicare in modo diretto, efficace e al passo con i tempi. L’idea nasce dall’esperienza di entrambe come formatrici teatrali per l’infanzia in scuole e laboratori teatrali. ••• Il prossimo progetto della compagnia è la realizzazione dello spettacolo “CARI PICCIONI”, testo scritto da Livia Bonetti e Francesco Bianchi (2023); regia di Noemi Radice; scene e costumi di Marina Conti; con Livia Bonetti e Luca D’Addino. Per questo spettacolo la compagnia intende avvalersi di collaboratori esterni, aggiungendo un tassello di complessità al proprio percorso. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• LIVIA BONETTI ••• Si laurea nel 2006 in Lettere Moderne e studia al Centre Georges Pompidou di Parigi.Si diploma nel 2008 presso la Scuola Internazionale di Teatro Kuniaki Ida di Milano. Studia, tra gli altri, con Danio Manfredini, Serena Sinigaglia, Arianna Scommegna e ATIR, Carrozzeria Orfeo; selezionata per il progetto triennale di perfezionamento per attori e registi diretto da Maria Consagra; studia inoltre con Milena Costanzo, Lucia Calamaro, Giuliana Musso, Musella/Mazzarelli, Michele Sinisi, Lisa Ferlazzo Natoli. Viene selezionata nel 2017 da Milena Costanzo per Fabulamundi – Playwrithing Europe e nel 2018 da Danio Manfredini per REPERTORIO Scuola Permanente di Alta Formazione presso La Corte Ospitale; da Filippo Timi per Laboratorio per attori presso Teatro Franco Parenti.Tra i suoi lavori come attrice: “Cabaret delle Piccole Cose”, regia e drammaturgia di Filippo Timi; “Il rito sospeso”, regia di Serena Sinigaglia; “Parlami ancora, dài”, regia Lia Gallo; “Le Madri”, regia Delia Rimoldi; “Mi fanno male i capelli”, regia Delia Rimoldi; “Anche se ci dovessimo estinguere”, regia Noemi Radice; “Occhi aperti”, di e con E.D. Gonzalez. Lavora inoltre come attrice nello spettacolo per famiglie: “I Giallastri”, selezionato per il Premio Scenario Infanzia e per il Premio Otello Sarzi, e nello spettacolo “Contaminata”, che vince il bando XXI in Scena, e in “Kitchen Stories - Tragicommedia in 8 portate”, di cui è anche autrice, della compagnia Teatro alla Coque, vincitore del bando Giovani Direzioni 2015. Con il libro “Ricette Scottanti X Lingue Roventi” vince il bando Play With Food Torino, dal libro nasce la performance teatrale “Menù Gastrofonici”. Si occupa di teatro sociale, con particolare attenzione all’emersione, raccolta e restituzione di storie eccellenti o sconosciute legate a specifici quartieri e territori, con il sostegno di Fondazione Cariplo, e vari municipi della città di Milano. Vince il Premio miglior attrice 2016//Festival Nops – Roma. Si occupa di scrittura, in particolare di poesia e porta avanti dal 2018 il progetto indipendente “Quaderni delle Periferie”. Nel gennaio 2021 pubblica con Arcipelago Itaca Edizioni la sua prima raccolta di poesie “Cosa ci vuole a prendere fuoco”. Pubblica inoltre per la Lettura del Corriere della Sera la graphic novel “Cronaca di un ottimo inizio” in collaborazione con Anna Resmini. Si occupa di speakeraggio e podcast (“Carla, una ragazza del Novecento”; “Mi dica tutto”, “Evolve”). ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• NOEMI RADICE ••• Studia arte drammatica all’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel biennio 2013-2015, formandosi come attrice e vedendo nascere il desiderio di ricercare una personale forma di espressione teatrale, anche in ambito drammaturgico e registico. Da qui, collabora con Eleonora Cicconi alla scrittura di “In qualunque posto mi trovi” (2017), spettacolo selezione in-box verde 2018, vincitore del festival La giovane scena delle donne 2018, di cui è regista e co-autrice. Prosegue il proprio percorso nel teatro indipendente con lo spettacolo “Anche se ci dovessimo estinguere” (2019), di cui è regista e drammaturga. Collabora con la compagnia di Lugano Teatro d’Emergenza: è assistente alla regia per Luca Spadaro in “Finale di partita” di S. Beckett (2016), “Il Calapranzi” di H. Pinter (2019) e “Ceneri alle ceneri” di H. Pinter (2023); è attrice in “Si vive una vita sola” (2021), regia Luca Spadaro. Dal 2017 collabora stabilmente con Compagnia Oyes, per cui è aiuto regista di Stefano Cordella e collaboratrice alla drammaturgia in “Io non sono un gabbiano” (2017), “SCHIANTO” (2018), “MAI generation” (2019), “Vivere è un’altra cosa” (2020), “Oblomov Show” (2021). È co-regista e co-drammaturga in “La coscienza di Zeno” (2022) produzione Teatro Metastasio di Prato, Teatro Stabile del Veneto, LAC Lugano, Oyes. Dal 2016 insegna teatro in vari contesti, collaborando con scuole di teatro e conducendo laboratori per associazioni che operano in ambito socio-educativo.
Condividi