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Amore di chi?

Elisa Bottiglieri
Regia: Elisa Maria Bottiglieri
Drammaturgia: Elisa Maria Bottiglieri
Attori: Elisa Maria Bottiglieri
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: Madre

(Sinossi) In uno stabilimento balneare, tra sdraio e ombrelloni, si alternano attorno a un misterioso bambino diverse figure. Chi si prenderà cura di lui?
La piccola comunità del bagno si troverà costretta a confrontarsi per capire e trovare delle soluzioni.

Una riflessione sulla maternità e sulle capacità della nostra società di prendersi cura del prossimo.

(Note) 'Ho iniziato questo lavoro quando è nata mia figlia. L’esperienza della maternità, la solitudine, la tenerezza, la stanchezza mi hanno spinto a confrontarmi. Ho intervistato parecchie madri, qualche padre, ho raccolto storie, opinioni, esperienze diverse . La percezione di una forte pressione sociale mi è sembrata essere uno dei punti in comune più interessanti.
Ne è nato il progetto ‘Madre snaturata’ in collaborazione con la Corte Ospitale di Rubiera. Qui all'interno del progetto ho condotto un laboratorio teatrale rivolto alle scuole materne. Con i bambini e con le insegnanti abbiamo creato una narrazione che aveva come protagonista un bambino solo sulla spiaggia.
Ho deciso, dopo un' apertura al pubblico al termine della prima residenza, che oltre a provare a raccontare alcuni lati più 'indicibili' della maternità mi interessava soprattutto mettere in luce l’enorme contraddizione tra il singolo, per lo più la madre, e quello che da questa ci si aspetta in termini di cura, e la collettività che sembra aver smesso di interrogarsi sul bene comune e sul bene del prossimo.
Ogni bambino non è anche un nostro bambino? I bambini oggi sono solo della loro mamma?
Nasce da questo percorso ‘Amore di chi?’. Lo spettacolo non ha ancora debuttato. Il lavoro sul testo è terminato (anche se nel video ci sono diverse sporcature e sento necessario rivedere alcune cose soprattutto dell'inizio). Manca l'allestimento relativo alle luci, per ora ho ipotizzato alcuni controluce su alcuni cambi e sul finale (quando il bambino viene lanciato in acqua), una luce da accendere e spegnere a mano dentro l'ombrellone. Ho coinvolto un paio di colleghi per aiutarmi in questa ultima fase, Maria Paola Di Francesco per le scenografie e il regista Fulvio Vanacore per consulenza a testo, regia e suono (anche su quest'ultimo per ora sono state fatte solo alcune ipotesi).
In scena ci sono un ombrellone, una sdraio (quelli del video) un tavolino e un grande tappeto (ancora da inserire). Il palco dovrà essere nudo, non quintato.
Attorno all’ombrellone, nella parte del fondo del palco avvengono i cambi, da un personaggio all’altro. Non si tratta di cambi ma più di passaggi, ancora da approfondire, anche in questo caso le luci dovrebbero accompagnarmi in questo lavoro.

Altri crediti: Aiuto regia e consulenza testo Fulvio Vanacore
Scenografie Maria Paola Di Francesco
Suono Fulvio Vanacore


Produzione: 7607 e la Corte Ospitale hanno dato un sostegno a questa autoproduzione attraverso l'offerta di spazi prova

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ELISA BOTTIGLIERI:

Dopo la laurea in storia e critica del cinema con Gianni Canova, mi diplomo attrice di prosa prima nella scuola di Kuniaki Ida a Milano e poi a Bologna presso l'accademia di Alessandra Galante Garrone. Lavoro e studio con Elena Bucci, Vittorio Franceschi, Lorenzo Salveti, Fabio Sonzogni, la compagnia Babygang, Effetto Larsen, Paolo Rossi, Milena Costanzo, Gianmarco Pozzoli.
Ho lavorato anche nel teatro ragazzi con Claudio Autelli, Maria Pia Pagliarecci.
Studio danza negli anni con Christine Perrot, Aida Vaineri e con Lara Guidetti. Insegno presso l'università Iulm dal 2009.
Nel 2012 realizzo il mio primo spettacolo da solista dal titolo 'Milena' con il drammaturgo Raffaele Rezzonico, lo spettacolo nel novembre 2013 vince la rassegna 'INTRANSITO' che premia i giovani artisti under 35 in Italia. Tra il 2012 e il 2013 'Milena' prima di debuttare a teatro (maggio 2013 a CRT) viene portato in scena in più di cinquanta luoghi extrateatrali, quali case, circoli culturali, gallerie d'arte. Lo spettacolo cerca di adattarsi di volta in volta allo spazio che ha davanti e crea un contatto con il pubblico intimo, speciale. L'esperienza del teatro in casa mi ha permesso di mettere alla prova il progetto e insieme di incontrare in maniera nuova il pubblico. a maggio del 2014 sarò in scena con questo spettacolo al Franco Parenti di Milano.
Attualmente sto lavorando al mio secondo progetto, la messa in scena de 'Le Serve' di Genet, con le attrici Chiara Verzola e Marta Zoboli. Ho scelto questo testo perchè mi interessava continuare a indagare il femminile. Presenteremo il lavoro al festival IT di Milano a maggio. Anche questa volta l'intenzione è quella di portare questo progetto nei luoghi off e quindi di renderlo adattabile a spazi diversi e insieme di continuare a creare un rapporto intimo, speciale con il pubblico.
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