Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

L'eco della falena

Cantiere Artaud
Regia: Ciro Gallorano
Drammaturgia: Ciro Gallorano
Attori: Con Davide Arena, Sara Bonci
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Figura

Tags: Virginia Woolf, Tempo, Memoria, Morte

"L'eco della falena" è una ricerca sul tempo come ricordo, memoria felice dell'infanzia, memoria traumatica, che si fa assenza e mancanza, un tempo che scorre e porta via le persone care, che cura e invecchia il corpo, che trasforma le azioni in abitudine, un tempo che vorremmo possedere con violenza, gestire, ma che scivola dalle mani e si fa spesso paura del futuro in quanto ignoto. Anime in attesa, ispirate alla vita e alle opere di Virginia Woolf, si materializzano in scena svelandoci la loro melanconica natura.
Nei suoi testi la scrittrice britannica entra spesso in conflitto con l'entità tempo e si confronta con questo elemento meschino che deteriora i suoi personaggi dal punto di vista emotivo e fisico. In "Gita al faro" il tempo agisce in maniera inesorabile, morte e consunzione di uomini e oggetti fanno da sfondo al desiderio di raggiungere il faro visto come elemento di luce, di salvezza, di verità. Il tempo nelle opere della Woolf è anche inteso come estensione dell'attimo, in "Mrs Dalloway" viene descritto tutto d'un fiato un solo giorno. L'autrice riesce anche a prendersi gioco del tempo e a trattarlo con ironia in "Orlando", in cui un solo personaggio attraversa i secoli e più vite. Infine, l'autrice scrive un romanzo in cui il protagonista assoluto è il tempo, "Le onde", che ripercorre le storie di sei personaggi amici dall'infanzia nell’arco di tutta la loro vita.
Nonostante i riferimenti letterari, non ci sono personaggi né storia, ma figure e un luogo. Una donna ci guida nei meandri della sua camera, che sta a rappresentare il suo mondo interiore. Sul fondo della stanza ci sono due grandi porte chiuse, che rappresentano il futuro, uno spazio-tempo sospeso che ci invita a immaginare che cosa ci sia oltre. La donna è incapace di aprirle, forse per paura di ciò che non conosce, ma le porte si apriranno per portare alla luce la memoria. In scena ci sono pietre, strumento di punizione ma anche simbolo della costruzione, e acqua, sorgente di vita ma anche elemento di morte (Virginia Woolf si è suicidata annegandosi nel fiume Ouse) che con il tempo corrode e arrugginisce gli oggetti. L’obiettivo è evocare un clima, far identificare lo spettatore in un gesto, una parola, una musica o un rumore.

Altri crediti: Primo capitolo della “Trilogia della memoria”
Disegno luci Federico Calzini, Ciro Gallorano
Produzione Cantiere Artaud
Residenze artistiche Teatro Comunale di Bucine/Diesis Teatrango; Teatro Verdi di Monte San Savino/Officine della Cultura; MiBACT - Regione Umbria - CURA - Centro Teatrale Umbro
Con il sostegno della Regione Toscana - Settore Spettacolo; del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
Foto di scena Valentina Gnassi

Vincitore Bando Opera Prima 2020
Finalista Direction Under 30 2020
Selezione In-Box 2020 e 2021
Finalista CrashTest Teatro Festival 2021
Selezione “Differenti Sensazioni 2021/2022” International Performing Art Season XXXIV Edizione

Produzione: Cantiere Artaud

File scaricabili:
L.eco.della.falena...Cantiere.Artaud...Dossier.pdf

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Cantiere Artaud è una compagnia di ricerca teatrale fondata ad Arezzo nel 2016 da Sara Bonci e Ciro Gallorano. Nel 2020 è stata riconosciuta dalla Regione Toscana come giovane formazione di prosa. Quello di Cantiere Artaud vuole essere il luogo della riscoperta degli archetipi, dei valori catartici, secondo l’idea che la verità risieda nel simbolismo e nel rito. Allo spettatore viene chiesto di lasciarsi condurre dentro un labirinto fatto di silenzi magnetici e ombre, suoni primordiali e piccoli gesti che portano con sé una qualità poetica. Spettacoli più significativi: CRISALIDI (2023/2024), regia, luci, scene e suoni Ciro Gallorano, con Sara Bonci, Andreyna De La Soledad, Vincitore Biennale College Teatro 2023 per la Regia under 35, produzione La Biennale di Venezia 2024, coproduzione Cantiere Artaud; CENERI (2022), idea e creazione Ciro Gallorano, con Sara Bonci, Federica Lea Cavallaro, Andreyna De La Soledad, produzione Cantiere Artaud, coproduzione Città di Figline e Incisa Valdarno/Teatro Comunale Garibaldi; IL VOLTO DI KARIN (2022), produzione Cantiere Artaud, coproduzione Festival Opera Prima, residenze artistiche polo di Manfredonia (FG)/Bottega degli Apocrifi, Teatro Verdi di Monte San Savino (AR)/Officine della Cultura, Teatro Studio di Rovigo/Teatro del Lemming, Fratta Santa Caterina (AR)/Sosta Palmizi, con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese, con il sostegno della Regione Toscana - Settore Spettacolo, con il contributo di Fondazione CR Firenze; SARABANDA ONIRICA (2021), da "La vita è sogno" di Calderón de la Barca, Premio Giuria EstroTeatro 2020 a Fantasio Festival di Regia (debutto Teatro Comunale di Villazzano); L'ECO DELLA FALENA (2020), scene e regia Ciro Gallorano, con Sara Bonci, Filippo Mugnai/Davide Arena, spettacolo vincitore Bando Opera Prima 2020, finalista a Direction Under 30 2020, finalista CrashTest Teatro Festival, Selezione In-Box 2020 e 2021, Selezione “Differenti Sensazioni 2021/2022” International Performing Art Season XXXIV Edizione (debutto Teatro Studio di Rovigo, Festival Opera Prima).
Condividi