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TRA(ME)- Storie Orfane in Cerca di Voce

Collettivo LAN-DE-Sì
Regia: Collettivo LAN-DE-Sì
Drammaturgia: Irene Gandolfi, Sara Moscardini
Attori: Irene Gandolfi, Sara Moscardini
Anno: 2019


Generi: Teatroragazzi (8-12), Performance, Altro

Tags: teatro, clown, video, performance, narrazione

Questa è la storia di una racconta-storie che ha perso il gusto di
raccontare le storie che ha raccontato in tutti gli anni in cui ha raccontato
storie visitando piazze affollate e gremite.
Si riconosce, la narratrice, lei che con un teatrino con le ruote visita
piazze ormai deserte, attraversate solo da passanti distratti che vanno di
fretta, che non si fermano ad ascoltare, che salgono su automobili roboanti
e che sfrecciano via in una scia di fumo e nostalgia per un mondo che
non c’è più.
Se questo mondo c’è mai stato, sarà stato abitato dai personaggi più
bizzarri e colorati di tutte le fiabe del mondo. Personaggi con buffi baffi,
grandi teste per piccoli cappelli, col fez, in sandali, in costume da bagno e
occhiali fuori misura, dalle lunghe gambe, con braccia corte, con gli occhi
a mandorla e capelli blu, oppure in calzamaglia appesi a testa in giù.
Ma si sa, i personaggi non hanno un indirizzo o una casa a cui far loro
visita, non hanno una buca delle lettere, una dimora, un giaciglio su cui
riposare.

Che cos’è un personaggio di una storia se non un insieme di voci,
ricordi e sussurri senza tempo e spazio, che qualcun altro s’incarica di
portare alla luce ogni volta che ne parla come se fosse la prima volta, per
sempre?

Sì, ma dove se ne sono andati tutti? Vale la pena rimanere, se sono qui
da sola a parlare al vento?
Perché nessuno si ferma più a sentire che fine ha fatto la fanciulla col
drappo rosso o il toro dalle grandi corna?
-Perché a nessuno importa più!-
Se a nessuno importa, vuol dire che non è importante, taluni diranno.
Talaltri ribatteranno che non è vero: qualcuno a cui importa ancora c’è.
Qualcuno che (r)esiste, che non si vede, che non è di qua, che è un
forestiero, come me. Forse sono più di uno, forse sono una moltitudine!

-Perché a nessuno importa più- taluni diranno
-Importa!- talaltri ribatteranno.
-A nessuno importa più- i taluni insisteranno
-Importa a me!- rispondo io.


Altri crediti: Immagini e Scenografia: Marta Lonardi
Voce off: Tomàs Acosta
Con le musiche di: Domenico Mannelli
Costumi: Laura Castioni
Allestimento scenografico e tecnico: Piero Bonatti

Produzione: Collettivo LAN-DE-Sì

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Il Collettivo LAN-DE-Sì è un’associazione con sede a Mantova, che propone attività artistiche e culturali creando nuovi linguaggi capaci di dialogare con l’aspetto pedagogico e performativo del teatro e dell’immagine.Come spesso accade, Il Collettivo LAN-DE-Sì nasce grazie a una serie di incontri fortuiti. Nell’estate del 2018, un gruppo di giovani attori e attrici – Tomás Acosta, Irene Gandolfi e Sara Moscardini – si unisce a Mantova per dar vita a un training dell’attore condiviso e a una sperimentazione registica e drammaturgica collettiva. Nel 2019, si unisce al gruppo l’illustratrice e arteterapeuta Marta Lonardi. Il carattere multidisciplinare del gruppo indirizza i LAN-DE-Sì verso un approccio alla creazione artistica che mescola il linguaggio teatrale con l’illustrazione e il video e che rimane sempre aperto alla contaminazione con discipline e influenze differenti. A ottobre 2019, debutta lo spettacolo per bambini TRA(ME) – Storie orfane in cerca di voce presso lo Spazio Studio Sant’Orsola di Mantova di ARS – Creazione e spettacolo. In un secondo momento, il Collettivo ha occasione di sviluppare ulteriormente la performance in una residenza presso il Teatro Il Piccolo di Forlì, ospitato da Accademia Perduta / Romagna Teatri.Nella primavera del 2020, il Collettivo sperimenta una serie di video-racconti dal titolo Racconti a filamento positivo, che mescolano filastrocche e illustrazioni originali alle musiche del compositore Domenico Mannelli. Il format viene apprezzato da Assitej Italia, Associazione Nazionale del Teatro per l’Infanzia e la Gioventù, che chiede al Collettivo una nuova animazione per rilanciare l’alleanza fra scuola e teatro per l’anno 2020-21, contro gli effetti della pandemia da Covid-19.A settembre 2021, il Collettivo LAN-DE-Sì si costituisce APS e rafforza il suo legame con il territorio mantovano, grazie alle diverse attività svolte in città e in provincia. Partecipa alla tavola rotonda “ARC3A”, che si occupa di sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale tramite la realizzazione di eventi culturali e vede come partner Festivaletteratura, Caravan SetUp, Alkémika, Palazzo Te, Palazzo Ducale, Segni d’Infanzia, Pantacon e altri. In quanto membro di Arc3a, il Collettivo partecipa al C-change Festival 2022 realizzato nella splendida cornice di Palazzo Te e organizzato in collaborazione con il Comune di Mantova. In quell’occasione, debutta sotto forma di reading teatrale Quattro tempora, un viaggio narrativo che parte da una piccola azienda agricola e segue le tracce di storie, ricordi, parole delle campagne mantovane.In parallelo all’attività spettacolistica, il Collettivo continua a promuovere attività come laboratori artistici e progetti per giovani e giovanissimi. Nell’autunno del 2021, partecipa al progetto “E se diventi farfalla” realizzato da MantovaPlayGround con il laboratorio artistico La forma delle storie, che coniuga i linguaggi teatrali, con quelli dell’illustrazione e dell’audiovisivo. Il progetto ha coinvolto le scuole dell’infanzia Ettore Berni di Lunetta e Odoardo Pacchioni di Cittadella, quartieri multietnici della città di Mantova, e ha portato alla realizzazione di brevi animazioni basate sui disegni e le storie inventate dai bambini; i dodici cartoni animati sono stati proiettati presso il Cinema del Carbone di Mantova.Infine, in collaborazione con la compagnia teatrale torinese Nonsoloteatro e il Comune di Quistello, il Collettivo LAN-DE-Sì coordina il progetto “Incursioni emotive”, rivolto ad un pubblico di adolescenti e realizzato presso l’Hub Oltrepò di Quistello. “Incursioni emotive” è una rassegna di quattro narrazioni teatrali dedicate alle fragilità emotive dell’adolescenza, a cui fanno seguito degli incontri di approfondimento col giovane pubblico incentrati sui temi trattati dalle narrazioni.I progetti che porta avanti nascono sempre dall’idea che occorre “vedere”, “fare esperienza” e “imparare” con ogni parte del nostro corpo, con ogni nostro pensiero e con ogni nostra idea.
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